Exilio - 2

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Non riusciva più a mostrarsi forte come aveva fatto davanti ad Emilia e Francisca, sulla barca che lo stava portando a Fuerteventura si lasciò prendere dallo sconforto. Era grande la tristezza che aveva dentro, partiva con la consapevolezza di non rivedere i suoi cari, i suoi amici, il suo grande amore prima di quindici anni, o forse mai. Questo lo fece rendersi conto di quanto tempo prezioso aveva perso discutendo con Francisca invece di renderla la donna più felice del mondo e lui al suo fianco. Con questi pensieri si addormentò e fece un sogno, per lui da tempo ricorrente:

Una tempestosa sera di agosto del 1903, Francisca vagava per i boschi. Era ubriaca e completamente bagnata, Raimundo camminava in direzione contraria alla sua, quando la notò le corse incontro.

"Francisca cosa fai qui?"

"Cammino Ulloa"

"Da sola, a quest'ora della notte, sotto la pioggia e ubriaca?"

"E a te che importa?"

"Tu mi importi e lo sai"

"Ah sì? Dimostramelo!" - in quel preciso istante uno dei rami sopra alle loro teste si ruppe e Raimundo la spostò velocemente, quando riaprì gli occhi la vide sotto di sé con gli occhi chiusi e una ferita sul braccio.

"Francisca, tutto bene?"

"Sì! Per chi mi hai presa? Non mi spaventa di certo una ferita..." - cercò di alzarsi ma un giramento di testa la fece quasi cadere e di conseguenza finì tra le braccia di Raimundo già pronte a sostenerla.

"Forza Francisca, appoggiati a me e raggiungiamo quella piccola capanna, hai bisogno di riposarti e in più non possiamo rimanere a lungo bagnati, ci ammaleremo" - Francisca alzò gli occhi al cielo e lo seguì.
Una volta dentro Raimundo iniziò a sbottonarsi la camicia - "Avanti, inizia a spogliarti. Non restare lì immobile a fissarmi"

"Mi vergogno..."

"Ti vergogni a spogliarti davanti a me?" - chiese ridendo e abbracciandola dalla cintura - "Devo ricordarti quante volte sei stata nuda tra le mie braccia?"

"Cosa c'entra?" - disse mettendo le sue mani sul petto di lui per allontanarlo - "ora n..." - quando fu cosciente del suo gesto si immobilizzò, incapace di distogliere l'attenzione di tutti i suoi sensi da quel punto di contatto. Raimundo sorrise e spostandole le mani sulla schiena, le prese il viso e la baciò appassionatamente. Poco dopo entrambi iniziarono a spogliarsi a vicenda e si amarono in quella casetta con la luna come unica testimone. Una volta tranquilli Raimundo le sussurrò all'orecchio ridendo - "Vedi? Fai tanto la difficile e poi ti spogli sempre"

"Mmm.. Solo per te però" - disse assonnata, facendo una smorfia e girandosi su un fianco dandogli la schiena - "Se non fosse così sarei geloso!" - Francisca sorrise appena prima di cadere in un sonno profondo. Raimundo ne approfittò per coprirla e asciugarle un po' i capelli con un piccolo fazzoletto, poi, guardandola incantato, le accarezzò il braccio pulendole la ferita ed infine la strinse completamente a sé e si addormentò con lei.

Si svegliò di colpo quando sentì una mano toccargli la spalla - "Siamo arrivati, dobbiamo scendere" - gli disse bruscamente una guardia e lui la seguì.

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Nel frattempo Francisca, nel suo studio, pensava a qualsiasi scusa possibile per allontanarsi da Puente Viejo e andare da lui. Questa separazione forzata la faceva soffrire oltremodo, aveva fatto di tutto per lui ma non era abbastanza, voleva renderlo di nuovo un uomo libero e stare al suo fianco. D'improvviso le venne un'idea! Avrebbe fatto credere di ricevere in eredità una casa a Malaga e di dover recarsi sul posto di persona per comprovarne lo stato e sistemare quanto fosse necessario e invece avrebbe comprato una casa a Nuevo Horizonte, sull'isola di Fuerteventura. Iniziò a telefonare a molti dei suoi contatti e nel giro di tre giorni riuscì a comprarne una molto carina.

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