Jardín {1488}

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Raimundo era andato a trovare Francisca dopo aver affrontato Garrigues, aveva bisogno di parlare con lei, non sapeva più come riuscire a scoprire le intenzioni di lui e soprattutto non sapeva come proteggere le due persone per lui più importanti: Francisca ed Emilia. Mentre si dirigeva a La Villa gli venne in mente il bacio che si erano scambiati solo qualche giorno prima. Ancora gli veniva da ridere ripensando a come fosse riuscito a coglierla di sorpresa.

Era da un po' che stavano parlando di Cristóbal e alla fine lei gli disse - "Vorrei che questa mattina rimanessi qui con me a farmi compagnia, non voglio restare sola..."

"Conta su di me" - le rispose sorridendole e si avvicinò al suo viso per baciarla ma ad un millimetro dalle sue labbra lei lo fermò - "Non qui, dopo, quando saremo soli" - lui allora le diede un bacio sulla guancia che la fece sorridere. Raimundo la osservò andar via per qualche minuto per fare alcune chiamate per verificare le intenzioni di Garrigues e nel frattempo bevve la tazza di caffè e alcuni pasticcini che Francisca aveva fatto preparare per lui.

"Andiamo in giardino che c'è il sole? Ci darà il caldo di cui tanto abbiamo bisogno" - gli chiese tornando dopo non aver scoperto niente - "Sì così magari la leggera brezza porterà via le nostre preoccupazioni" - lei lo prese sottobraccio e chiese a Fe due tazze di tè. Arrivati in giardino chiacchierarono un po' aspettando la loro merenda, rimasti soli, Francisca si appoggiò col gomito al bracciolo della sedia per poter appoggiare la sua testa sulla mano e rimanere a fissarlo - "Sei meraviglioso sai... Mi mancava poter rimanere a fissarti così"

"E tu?" - le chiese avvicinandosi con la sedia per poterle sfiorare il contorno del viso con un dito - "Con questo naso che sembra disegnato? E con questi occhi dorati? Per poi non parlare delle tue favolose labbra..." - Francisca arrossì - "Ho detto qualcosa di male?"

"No.. è solo che era tanto tempo che non mi dedicavi parole così"

"E di baci?" - le chiese sollevandole di poco il mento e dandole un bacio sulle labbra - "Da quanto tempo non te ne do uno?"

"Non saprei.. Temo di non essere in grado di collocare temporalmente i tuoi baci..."

"Allora vediamo se ti posso aiutare..." - si avvicinò e le morse le labbra baciandola - "Un istante fa, il primo" - la baciò di nuovo più lentamente - "Ora, il secondo" - le sussurrò per avvicinarsi di nuovo - "Tra un attimo il terzo..." - si sporse ancora di più dalla sedia per poterla baciare a suo piacere e passarono così alcuni minuti - "Ti vorrei per sempre qui, accanto a me" - gli disse sfiorandogli le labbra con un dito e lui le sorrise - "Amo questi momenti, amo vederti sorridente e felice" - la baciò di nuovo - "e amo ancora di più essere io la causa della tua felicità"

"Non ti credere così importante"

"Non è che mi creda importante, è che lo sono"

"Ah sì?"

"Sì" - le rispose convinto - "e posso dimostrartelo in qualsiasi momento" - insinuò guardandola - "Fallo" - lo sfidò - "Con piacere" - le rispose impossessandosi nuovamente della sua bocca ed iniziando ad introdurre la sua mano sotto il suo vestito. Dopo poco spostò i suoi baci sul collo di lei e la sua mano iniziò ad accarezzarle l'interno coscia - "Mi devo fermare?"

"Nemmeno per sogno" - gli rispose facendo scendere la sua mano fino alla chiusura dei suoi pantaloni. Pochi istanti dopo Francisca si trovò seduta sul tavolo del giardino mentre il suo perfettissimo amante la stava facendo sognare.
Appena arrivarono al massimo del piacere Raimundo rimase lì fermo ad abbracciarla e tempestarle il collo di baci mentre a lei scappò involontariamente un sorriso - "Vedi che avevo ragione... Questo sorriso lo dimostra"

"Questo sorriso..." - tentò di dire - "Non ti sforzare a cercare scuse e goditi il momento; devi smetterla di voler avere sempre ragione" - la rimproverò teneramente rubandole vari piccoli e morbidi baci.
Mentre Francisca terminava di aggiustarsi l'acconciatura che Raimundo le aveva distrutto, togliendole le forcine per poter accarezzare i suoi lunghi capelli, e lui finiva di allacciarsi i pantaloni; continuarono a fissarsi sorridenti - "Guarda che se continui a sorridere così poi sospettano" - le disse stringendola a sé prendendola per la vita - "Che lo facciano, non mi importa" - gli assicurò baciandolo - "mi importa solo di te" - gli confessò baciandolo di nuovo tenendogli il collo con una mano. Raimundo si lasciò baciare a lungo fino a che non sentì che avrebbe ceduto di nuovo se non se ne fosse andato subito - "È tardi" - le sussurrò all'orecchio - "devo andare" - lei fece un'espressione triste e lo tenne stretto a sé afferrandolo per i lembi della giacca - "Devi proprio andartene?"

"Sì amore mio"

"Domani tornerai?"

"Può essere" - le rispose ridendo per l'espressione di lei - "Un ultimo bacio me lo dai?" - gli chiese - "Devo fare la scorta per stasera"

"Dove lo vuoi?" - le chiese sensualmente - "Sugli angoli delle labbra" - lui l'accontentò regalandole due teneri baci e poi la sorprese dandogliene un ultimo sulle labbra - "A domani"

"A domani" - Francisca con un'aria sognante tornò in casa ma fu bloccata da Fe - "Vi vedo molto bella signora, la visita di Raimundo vi ha fatto bene"

"Non posso negarlo" - rispose sorridendo - "Ma tu non parlare di questo con nessuno!"

"Starò muta come un pesce!" - le promise sorridendole.

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