Gli inganni e le manipolazioni di Isabel de Los Visos e della sua domestica Antoñita stavano minando la sicurezza di Francisca che iniziava a sentire paura di uscire di casa. Chiusa come al solito, da mesi, in quel padiglione de La Habana la Montenegro ingannava il tempo leggendo un libro.
Antoñita era nel salone principale a spolverare quando sentì il campanello, qualche secondo dopo si voltò e vide davanti a sé Raimundo Ulloa. Impallidì.
"Cosa desiderate?"
"Buonasera, vorrei parlare con" - iniziò a dire lui ma guardando bene la ragazza si ricordò di averla già vista - "Con chi dicevate di voler parlare?"
"Non ti ricordi di me, ragazza?"
"Beh no" - mentì - "Credo che il tuo nome sia Antoñita. Ci siamo visti qualche settimana fa, avevi appena raccolto dei fiori in un prato qui vicino"
"Accidenti è vero! Dovete scusarmi è che la mia memoria ha più buchi dei calzini di un pellegrino"
"Beh è normale che tu non ricordi i nomi di tutta la gente che incontri" - le rispose accennando una risata - "ma io mi ricordo del tuo perché... avevi dei fiori rosa e bianchi, i preferiti di mia moglie"
"Siete riuscito a trovarla?" - finse interesse - "No, ancora no" - rispose lui amareggiato - "Oh mi dispiace"
"Comunque non voglio intrattenerti oltre, avrai molto da fare. Puoi dire alla signora marchesa che Raimundo Ulloa desidera vederla? Per favore" - aggiunse con un sorriso e la domestica dopo un po' di esitazione lo lasciò solo.
Passò una decina di minuti e lui iniziava ad insospettirsi ed irritarsi per il ritardo della marchesa de Los Visos - "Forse non vuole ricevermi ma... ma per quale motivo?" - si chiese - "È diventato tutto confuso da quando non sei con me, Francisca. Mi manchi tanto..."
Nel frattempo a pochi metri dal salone Isabel e la sua domestica si stavano accordando per distrarre Francisca e allo stesso tempo occuparsi di Raimundo, contemporaneamente si separarono e si diressero nelle due opposte direzioni. Così Isabel fece finalmente atto di presenza - "Don Raimundo Ulloa, benvenuto in casa mia"
"Signora marchesa"
"Dovete scusare il mio ritardo, potrò dedicarvi solo qualche minuto del mio tempo. Sono molto occupata oggi"
"Non voglio disturbarvi più del dovuto" - le assicurò - "Accomodatevi. Non vi credevo qui in paese. Avevo sentito che eravate partito da Puente Viejo"
"Sì, in effetti ero partito per cercare mia moglie"
"Mm, con qualche risultato?"
"No, è stato tutto inutile" - quanto gli pesava dover continuare a ripetere quelle parole, l'unica cosa che voleva era poterla riabbracciare - "Non immaginate quanto mi dispiaccia, signor Ulloa. Ma non avete neanche una pista su dove possa trovarsi?" - gli chiese ancora, ben sapendo quale sarebbe stata la sua risposta - "No, nessuna. Anche se ho ottenuto una nuova informazione che potrebbe fare un po' di luce su questo mistero" - Isabel tremò a quelle parole - "Ah. E... di cosa si tratta, se posso chiedere?"
"Beh vedete, in modo casuale sono venuto a sapere che voi e Francisca siete imparentate" - Isabel perse ancora più colore - "a quanto ho sentito siete stata sposata con un cugino del primo marito di Francisca"
"Sì, con Simón Castro ma non è un segreto" - gli rispose con un sorriso, fingendo tranquillità - "Perché non me lo diceste quando ci presentarono?"
"Davo per scontato che ne foste al corrente"
"Ah..." - annuì Raimundo per niente convinto dalla sua spiegazione - "come vedete lo ignoravo"
STAI LEGGENDO
Pasión Prohibida
RomansaQuest'opera raccoglie tante piccole storie su Francisca Montenegro e Raimundo Ulloa. Saranno per la maggior parte finali alternativi di scene andate in onda. È possibile che alcune di queste contengano scene di passione.