Huimos - 1

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L'ultima settimana era stata un inferno per Francisca, aveva mangiato e bevuto ciò che non avrebbe mai immaginato, le veniva da vomitare solo al ricordare, per non parlare di tutte le botte che Garrigues le aveva dato; andava da lei ogni giorno ed ognuna di quelle volte le faceva sempre più male. Sapeva di non poter resistere ancora a lungo, a mala pena si teneva in piedi ma decise di tentare l'impossibile. Se fosse rimasta e avesse opposto resistenza sarebbe morta di fame, se avesse accettato il loro ricatto sarebbe morta per l'impotenza di non poter far nulla e se fosse scappata sarebbe morta ugualmente; quindi decise di scappare.

Erano due settimane che non aveva sue notizie, iniziava davvero a preoccuparsi per lei ma aveva promesso a sua figlia che non si sarebbe avvicinato a Francisca per nessuna ragione al mondo; stava compiendo la sua promessa ma era così difficile mantenerla, specialmente dopo ciò che gli aveva raccontato Mauricio...

Cristóbal era uscito per andare a fare delle commissioni e toccava ad Eulalia tenerla sorvegliata a vista senza permetterle di mangiare o bere, Francisca faceva finta di recitare il rosario insieme a lei per poter pensare al piano da mettere in atto, avrebbe agito quel giorno stesso. Calò la sera ed Eulalia si ritirò nello studio per attendere una telefonata che la teneva occupata sempre per almeno mezz'ora e a Francisca quel tempo sarebbe bastato per poter scappare. Si mise l'unico paio di pantaloni che aveva comprato tempo fa e che le andava ancora bene, sorprendentemente, si guardò e si sorrise tristemente. Scese di nascosto dalla sua camera e andò verso le stalle per prendere uno dei tanti cavalli, gli salì in groppa con molte difficoltà e tra le lacrime si diresse verso Puente Viejo. Il caldo che le facevano i vestiti le rendeva ancora più insopportabile il non aver potuto bere per più di un giorno ma soprattutto le era davvero difficile riuscire a sopportare tutto il dolore che le provocava andare a cavallo, specialmente perché non lo faceva da più di cinquant'anni ma fortunatamente era notte e nessuno l'aveva vista scappare a cavallo in abiti da uomo. Lasciò il cavallo appena fuori dal paese e lo fece tornare a casa mentre lei si colò nella pensione cercando di non farsi notare dalle poche persone che erano lì; senza dubitare un istante, ma tremando come non mai dalla paura, entrò nella stanza di Raimundo e si nascose. Il suo profumo impregnava la stanza e riusciva a calmarla ma un secondo dopo era di nuovo terrorizzata all'idea di mettere in pericolo Raimundo solo per salvare la sua vita. Piangeva e ormai non aveva più acqua in corpo, si decise a versarsi un bicchiere ma in quel momento sentì dei rumori e si nascose di nuovo dietro al letto.

Raimundo aprì la porta come sempre ma sentì un odore strano entrando, le sembrava quello di Francisca ma era anche odore di cavallo... - "Chi c'è?" - chiese allora - "Sono io" - gli rispose lei in lacrime, alzandosi con fatica, e gettandosi tra le sue braccia - "Francisca cosa ti è successo?" - gli chiese preoccupato - "Perché sei vestita da uomo? Perché piangi? Perché sei qui?"

"Aiutami vita mia, sono scappata"

"Da casa tua?"

"Tra poco non sarà più casa mia. È un Castro Raimundo! È figlio di Salvador e si comporta come lui, lui mi..." - sfinita dallo sforzo fatto, e senza riuscire a completare la frase, svenne e Raimundo la stese sul letto per farla riprendere - "Francisca... Francisca..." - la chiamò fino a che non aprì di nuovo gli occhi - "Acqua ti prego" - lui gliela portò e lei, bicchiere dopo bicchiere, finì la caraffa - "Da quanto non bevevi?"

"Da ieri"

"Come da ieri?!"

"Raimundo non dormo da vari giorni e a mala pena mi lasciano bere o mangiare e quando lo fanno..." - lei smise di parlare per non ricordare ma nel frattempo aveva perso anche l'ultimo filo di colore che le rimaneva, lui inorridì a quelle parole ma capì immediatamente il pericolo che stavano correndo - "Perché sei venuta qui? Ti troveranno subito!"

"Perché muoio di paura ogni volta che Garrigues si avvicina a me e perché tu riesci a farmi sentire protetta in ogni situazione, ti prego proteggimi amore mio" - le disse tornando a tremare - "Ad ogni costo vita mia, te lo giuro!" - le promise abbracciandola e mandando al diavolo tutto quello che aveva promesso ad Emilia, non c'era niente più importante della sua piccola.

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Alla Villa, Eulalia, aveva appena finito di telefonare, aveva impiegato più tempo rispetto al solito così si diresse immediatamente in camera da Francisca senza nemmeno bussare ma non la trovò, la cercò in bagno, in cucina, nella cappella, in giardino, ovunque - "Fe! Fe! Vieni immediatamente"

"Eccomi donna Eulalia" - le rispose non appena arrivò - "Dov'è mia nipote? L'ho cercata ovunque ma non si trova"

"Non lo so io non l'ho vista"

"Tu sai qualcosa!"

"No signora, ve lo giuro su ciò che ho di più caro! Io non vedo la signora da giorni"

"Dove si sarà cacciata?!" - si chiese - "Vattene" - ordinò poi a Fe che sparì all'istante. Si versò un bicchiere di vino e aspettò con impazienza l'arrivo di Cristóbal per metterlo al corrente del problema.

Pasión ProhibidaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora