Reclusión {1775}

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"È stato Larraz che ha permesso che tornassimo a casa"

"Sempre e quando rimaniate chiusi nella vostra camera da letto sotto custodia" - gli ricordò uno dei ribelli.

Francisca e Raimundo salirono le scale brontolando con due fucili puntati nella schiena. Arrivati davanti alla porta della camera gliela fecero aprire, si fecero consegnare la chiave e li chiusero dentro rimanendo a guardia della porta, armati. Non avrebbero permesso un secondo tentativo di fuga.

Francisca si tolse il cappotto gettandolo a terra con rabbia - "Rinchiusa nella mia stessa casa, senza poter far niente ed essendo controllata a vista e minacciata con dei fucili!" - urlò le ultime parole perché chi faceva da guardia potesse sentirla - "Avanti Francisca, presto arriverà l'esercito e questo incubo finirà" - la rassicurò raccogliendo il suo cappotto sistemandolo poi nell'armadio - "Inizio a dubitare che riesca ad arrivare in tempo... E poi questa situazione mi esaspera! Cosa facciamo confinati qui?!" - a Raimundo passò un pensiero per la testa che lo fece sorridere maliziosamente - "Io una proposta ce l'ho" - le disse sensualmente ma lei era troppo arrabbiata per coglierlo - "E quale?" - Raimundo le accarezzò delicatamente la parte laterale della schiena e poi la abbracciò da dietro. Non ebbe bisogno di una sua risposta, le erano fin troppo chiare le sue intenzioni - "Raimundo non sono dell'umore adatto per..."

"Oh, non importa, presto cambierà il tuo umore..." - le assicurò baciandole il collo. Francisca si girò tra le sue braccia per fermarlo ma quando lo ebbe a dieci centimetri dal suo volto, ed il suo sguardo cadde sulla sua camicia parzialmente sbottonata, che fino a quel momento non aveva notato, immediatamente la rabbia le passò - "Interessante..." - commentò lui divertito - "Pensavo mi ci volesse di più per convinc..." - si interruppe sentendo i baci di sua moglie sul suo collo - "..erti.." - completò la parola sussurrando.

Dopo quella breve, ma piacevole, tortura cercarono la bocca dell'altro per baciarla con estrema passione.

Si spogliarono velocemente; lei gli tolse il cappotto e la giacca mentre lui le sciolse i capelli. Tornarono a baciarsi per alcuni secondi poi ripresero a spogliarsi finché entrambi non rimasero in intimo.
Senza avvisarla la prese in braccio, lei gli avvolse le gambe intorno al bacino, e la portò sul letto tornando a baciarle il collo. Si baciarono a lungo, ripetutamente, fino a non aver più fiato; allora si accarezzarono e ad un tratto Raimundo rise - "Non avrei mai pensato che la reclusione potesse essere così piacevole" - scoppiò a ridere anche lei e ripresero a baciarsi. Si tolsero gli ultimi pezzi di stoffa che avevano addosso e approfittarono al meglio di quel momento di intimità.

Un'ora dopo erano ancora avvolti dal piacere; erano abbracciati e si godevano la reciproca compagnia - "Non ricordo di aver mai fatto l'amore con te in modo così passionale..." - gli confessò passando l'indice per tutto il petto di suo marito scendendo poi sui suoi fianchi - "Trovo sempre il modo di sorprenderti..." - percorse a sua volta con l'indice il corpo di lei - "Sempre" - concordò.

Francisca si alzò ed indossò velocemente solo il vestito che indossava prima, Raimundo la guardò senza capire ma lei gli chiese di tacere e far finta di dormire. Dopo che le diede ascolto bussò alla porta, il ribelle la aprì e con il fucile puntato le chiese - "Cosa volete?"

"Dell'acqua calda"

"Cosa dovreste farci con dell'acqua calda?"

"Farmi un bagno e lavarmi, non sono sudicia come voi!" - l'uomo la minacciò ancora con il fucile ma poi accettò, non avrebbe creato problemi - "Tornatevene dentro, ci penseranno i miei uomini ad avvisare una domestica e quando l'acqua sarà pronta ve la porterà"

"Molte grazie" - rispose ironicamente facendo un inchino e lui le sbatté la porta in faccia. Non le importava. Aveva ottenuto ciò che voleva.

Tornò da suo marito, stendendosi sopra le coperte, ma rimanendo appoggiata ad un gomito - "Tra qualche minuto la nostra reclusione riprenderà ad essere molto piacevole" - gli assicurò e lui, accarezzandole una gamba dalla caviglia alla coscia passando sotto al suo vestito, le rispose - "Sei pazza"

"Pazzamente innamorata di te" - lo corresse sporgendosi verso di lui per prendergli il volto e baciarlo mentre Raimundo la teneva stretta con la mano che era ancora sotto al suo vestito.

"E pensare che prima eri infuriata..." - ragionò vedendo come si era piacevolmente adattata alla loro situazione - "E lo sono ancora! Quei maledetti non hanno nessun diritto di tenerci rinchiusi in casa nostra!"

"Quando vuoi però lo sai nascondere bene e devo ammettere che reciti alla perfezione"

"Tra poco mi vedrai recitare ancora" - gli assicurò ridendo.

Sentirono bussare alla porta, lui tornò a far finta di dormire e lei scese dal letto - "Signora, come avevate chiesto, ecco a voi" - le disse la domestica riempiendole la vasca da bagno - "Puoi ritirarti" - le rispose e la seguì fino all'uscita - "Godetevi il vostro bagno signora" - la prese in giro l'uomo di guardia - "Puoi contarci" - gli rispose sorridendogli in modo palesemente finto -"Tu hai mai visto una vasca da bagno, eh? Quand'è l'ultima volta che ti sei cambiato questi vestiti?" - gli chiese guardandolo dalla testa ai piedi inorridita - "Non tentate la sorte, signora, ci metto due secondi a togliervi quel sorriso per sempre" - la minacciò - "Piantala di dire sciocchezze, non ne saresti capace" - gli rispose risoluta chiudendo la porta prima che lui potesse risponderle. Dopo alcuni istanti la chiuse a chiave e tornò a fare la guardia - "Francisca li stai provocando troppo" - le disse preoccupato alzandosi dal letto - "Lasciami divertirmi! Noi avevamo una questione in sospeso, no?" - gli chiese cambiando discorso ed accarezzandogli la schiena sensualmente - "Non ricordo di aver iniziato nessuna conversazione con te..."

"A no? Allora vieni con me" - lo prese per mano e lo condusse in bagno facendolo immergere nell'acqua calda. Lentamente gli massaggiò le spalle ed il collo poi si fermò per qualche istante per togliersi il vestito. Passò le sue mani sulla parte alta della sua schiena, scese sulle braccia e pian piano si appoggiò con il suo corpo al quello di Raimundo e ne approfittò per seguirlo immergendo le sue mani in acqua - "Ah... tu parlavi di questa conversazione..."

"Esattamente" - gli sussurrò all'orecchio mordendogli poi il collo delicatamente - "Parlami un po', fammi capire bene di cosa stiamo parlando così so come risponderti"

"D'accordo, procedo ad illustrarti il tema" - disse accarezzandogli il corpo e riempiendogli di baci prima il collo e poi la bocca.

"Mmm Francisca... credo di aver capito"

"Allora dimostramelo"

"Però devi venire qui con me, amo guardare negli occhi le persone quando parlo con loro"

"Non mi opporrò" - gli assicurò facendo il giro e, prima di entrare, lo provocò ancora immergendo prima una gamba poi l'altra ed infine abbassandosi molto lentamente - "Sai che provocare l'avversario comporta dei rischi?"

"Non vedo l'ora di affrontarli. Uno ad uno" - sottolineò - "Partiamo dal primo allora, che guarda caso è anche il primo punto del mio discorso"

"Sono pronta" - gli assicurò - "Molto bene" - le rispose accarezzandole la caviglia e salendo fino ai suoi fianchi. Si trattenne lì per qualche minuto, disegnando forme astratte e poi, prendendola per la parte laterale della schiena, la portò su di sé passando al secondo, terzo e successivi punti del discorso.

L'acqua era fredda già da vari minuti ma erano troppo impegnati a ridere e baciarsi per accorgersene.

A tarda notte finalmente tornarono nel letto e si addormentarono abbracciati. La loro era stata una reclusione forzata ma almeno l'avevano resa piacevole.

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