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"Matt, per l'amor del cielo! Per l'ultima volta, me lo dici o cosa?!" Gridai mentre seguivo Matt che passeggiava intorno alla casa, respirando pesantemente e passandosi ripetutamente una mano tra i suoi capelli scuri.

Durante il viaggio di 30 minuti verso casa è stato sempre zitto mentre io morivo dalla voglia di sapere perché conoscesse Jorge e cosa fosse successo tra di loro visto che sembrava così scosso appena lo vide da lontano di fronte a Tommy alla fine degli allenamenti.

''Matt dimmelo! Voglio sapere e ho il diritto di sapere!" Urlai battendo il pugno contro la sua porta con tutta la mia forza.

"Martina, vai via! Non posso dirtelo." -Disse dall'altra parte.

"Ugggh." Sbattei il piede sul pavimento come una bambina che fa i capricci. Odio mio fratello. Ora, come faccio a scoprirlo? Non è che posso andare a chiederlo a Jorge.

Andai nella mia stanza e lasciandomi cadere sul letto entrai su twitter.
''ODIO PROFONDAMENTE MIO FRATELLO.'' scrissi per poi postarlo.
Nonostante fosse un comportamento da bambini, speravo che Matt vedesse il tweet. Pochi secondi dopo, sentii bussare alla porta.

"Avanti!" Gridai, sedendomi sul mio letto con le gambe incrociate e lasciando l'iPhone bianco sulla scrivania.

La testa di Matt spuntò dalla fessura della porta facendomi ridere. Entrò e si sedette ai piedi del letto. Sembrava molto più tranquillo, così dissi a me stessa che non dovevo in alcun modo farlo arrabbiare.

"Guarda Marty, vorrei davvero dirti quello che è successo ma non posso, quindi devi solo avere fiducia in me. Stai lontana da quel ragazzo. 'Guaio' è il suo secondo nome." Mi disse sembrando veramente sincero.

''Ma perché non puoi dirmelo?" Piagnucolai stritolando uno dei miei cuscini tra le braccia. Non dubitavo che Jorge non fosse il tipico "cattivo ragazzo", aveva totalmente quell'aspetto ma cosa potrebbe aver fatto di così brutto?

"Perché è pericoloso e non voglio che tu sia in pericolo!" Bella spiegazione...

"Come potrei essere in pericolo? Ti prometto che non lo dirò a nessuno." Feci la faccia da cucciolotto, sporgendo il mio labbro inferiore.

"Non si tratta di quello Martina. Ma è meglio se non sai. Non avvicinarti a quel tipo, ok? Devi promettermelo."

Mi fissò ma non riuscii a prometterglielo, almeno non sinceramente. Jorge mi intrigava e volevo sapere di più sulla sua misteriosa vita. In più lo avrei visto abbastanza regolarmente visto che dovevo andare a prendere Tommy agli allenamenti di calcio.

"Lo prometto." Mormorai, guardando le mie dita incrociate.

Sì, ho mentito a mio fratello e mi sento in colpa per questo, ma non posso promettere qualcosa che non "Bene." Mi si avvicinò e mi baciò dolcemente sulla fronte, era una cosa che non faceva da anni.

"Ti voglio bene sorellina."

"Ti voglio bene anche io." Sorrisi e lui chiuse la porta.

***

"Sono felice che tu non sia più tornata lì Marty. Pensavo che la mia migliore amica fosse diventata pazza!" ridacchiò Hannah mentre cercava di aggiustare tutte le borse che portava sulle braccia.

Avevamo fatto spese per tutto il pomeriggio e anche se io avevo solo comprato un paio di stivali e una giacca, Hannah aveva praticamente bruciato la sua carta di credito. Non che sia importante dato che la sua famiglia è ricca sfondata, spendere $ 2500 in abiti firmati in un solo giorno non era un grande novità per lei.

Decisi di cambiare argomento perché cominciavo a stancarmi di tutti quelli che mi dicevano di non andare nel Bronx. Non sapete che quando dite ad un adolescente di non fare qualcosa, quello tende a farla? Bhe, fate attenzione. Non ho intenzione di tornarci per ora, ma chi sa.. magari più avanti.

"Allora, vuoi sapere di me e Diego?" Chiesi, riuscivo a sentire me stessa sorridere come una demente solo al pensiero di lui. Corrugò la fronte e la sua espressione cambiò drasticamente, ma subito dopo fece un falso sorriso.

"Certo."

"Bhe, siamo usciti l'altro giorno e ci siamo divertiti molto. E' stato un gentiluomo." Sospirai felicemente.

"E indovina un po'?" Dissi fermandomi e girandomi verso di lei.

"Mi ha baciata!" strillai.

"Aspetta, stiamo parlando di Diego il ragazzo che ti piace? Sul serio?" Mi chiese Hannah. Sentivo un po' di fastidio nella sua voce, ma la ignorai.

Sorrisi senza smettere neanche un secondo.

"Perché non me lo hai detto prima?" Disse strillandomi contro.

"Eh, non riuscivo a trovare il momento giusto." Se magari smettessi di parlare di te stessa, magari. Questo era il brutto di Hannah. Potrebbe passare ore e ore a parlarti di sé stessa senza nemmeno chiederti come stai.

"Sono felicissima per te! State già insieme?" Mi chiese con tono di una a cui non le importa, ma sapevo che era il contrario.

Non sapevo come mai le desse fastidio, non ha mai mostrato interesse per Diego quindi non c'è modo che possa essere gelosa.

"Penso sia presto per definirci una coppia, ma.." Feci una pausa.

"Siamo sulla strada giusta." Dissi esaltata.

"Fantastico!" urlò sarcastica Hannah.

***

Uno squillo.
Due squilli.
Tre squilli.

"Martina!" La voce di Sam echeggiò attraverso il cellulare.

"Ciao Sam! Mi chiedevo se ti piacerebbe venire alla prima partita di calcio di Tommy. " Chiesi mordendomi il labbro inferiore, in attesa della sua risposta.

"Perché dovrei venire? Voglio dire, mi piace passare del tempo con te, ma vedere sei bambini di 7 anni correre dietro ad una palla non è il mio hobby preferito. "
Ridacchiai.

"Ci sarà Jorge." urlai ridendo.

"Jorge il Ragazzo Figo, intendi?!" Urlò, facendomi automaticamente staccare il telefono dall'orecchio.

"Sì." Sorrisi, sapendo di averla convinta.

"Okay puoi venirmi a prendere..quando vuoi." Disse esaltata. La immaginavo saltare per tutta la sua stanza.

"Sarò a casa tua fra un'oretta." Con questo attaccai, e mi andai a preparare.

Vediamo un po'. Cosa si indossa in queste occasioni? Starò seduta su una panchina sporca circondata da persone che mangeranno e berranno. Ma potrebbero esserci ragazzi carini. Non che io stia pensando a Jorge.

Misi un paio di pantaloncini di jeans e una magliettina rossa perché quello era il colore della squadra di Tommy.

Presi un elastico e mi feci una coda di cavallo. Dopo essermi truccata, presi le chiavi e il mio telefono e li gettai nella bora nera.

"Mamma, vado a prendere Sam, ci vediamo alla partita." Gridai a mia madre che annuì dalla cucina.

"Va bene cara, fai attenzione!" Gridò di rimando.

Il ragazzo del BronxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora