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Martina Pov.
"Oh mio Dio, ho appena visto il ragazzo più carino del mondo entrare nell'altra stanza." Strillò una ragazza, correndo verso una sua amica con un'espressione eccitata dipinta in viso. Avevo appena lasciato Jorge da solo per andare a vestirsi e ora stavo cercando tra gli scaffali qualcosa che potesse piacermi. Essere la figlia della designer aveva i suoi vantaggi e potevo scegliere da sola quel che volevo indossare. "Non sembrava essere di qui. Era vestito in modo strano, come se fosse povero o qualcosa del genere." Continuò la ragazza, catturando la mia attenzione. Un ragazzo carino vestito in modo diverso da tutti gli altri. Era chiaro come il sole che stesse parlando di Jorge. Tuttavia, quei commenti sui suoi vestiti m'infastidirono. "Ma era cosi bello."  Quella ragazza iniziava a farmi incazzare.

"Hey ragazze, se siete pronte, potete uscire." Utilizzai il tono piu gentile che potei, sentendo quelle due sfigate sbuffare, ma si allontanarono comunque. "Mia mamma dice sempre che i soldi sono molto più importanti degli sguardi di un uomo, sempre." Si allontanarono, ma potei sentire comunque le solo stupide risate. Sarebbero andate davvero molto lontante con quella mentalità. per favore, notate il mio sarcasmo.

Sospirai annoiata, prendendo un vestito dallo scaffale ed entrando nel camerino. Mi sfilai il vestito rosa e tolsi le ciabatte. Il vestito che avevo scelto era giallo ed era colmo di fronzoli dalla vita in giu, mentre il corpetto era liscio e le maniche davvero molto corte. Infilai un paio di scarpe e ritoccai il trucco quando sentiii che le ragazze ritornarono nella stanza, continuando a parlare di quel ragazzo come se si fossero appena intrufolate nell'altra stanza e fossero state bellamente beccate. Quanti anni hanno, cinque?

Trovai un paio di scarpe dal tacco sottile nere, con un fiocco sul retro e le indossai, cercando di ignorare le loro voci stridule "Non riesco a credere che tu sia così sciocca, Mary!" sbuffò la mora, rivolta alla sua amica bionda. Non potei fermarle. "Ti ha visto di sicuro mentre lo spiavi e io non ho potuto vedere come stava con i vestiti nuovi." Sbatté il piede contro il pavimento come una bambina ed incrocio le braccia al petto. Continuai ad applicare il trucco sul viso come se non le stessi ascoltando, ma le osservavo dal riflesso dello specchio. Una volta posato il pennello, portai le mani tra i capelli per dargli un po' di volume, prima di voltarmi a guardare la scollatura sul retro del vestito. "Non posso farci niente, sembra un Dio." la guarda imitando la posizione della sua amica. "Ovvio che lo e!" gridò la ragazza sconosciuta, sbattendo ancora una volta il piede.

Mi stavano irritando. "Ragazze, quel ragazzo ha una fidanzata, per cui girate al largo." Mi avvicinai a loro con l'intenzione di lasciare la stanza e cercare Jorge. "E tu come lo sai?" sbottò  Mary, sollevando un sopracciglio e guardandomi con aria Superiore.

''Perché la conosco. E, fidatevi, non vorreste avere niente a che fare con lei. E' mooooooolto gelosa" Scuotendo velocemente i capelli, m'incamminai verso l'uscita, assicurandomi di sbattere la porta alle mie spalle.

La sala principale era gremita di persone gia pronte, dal momento in cui lo show sarebbe iniziato tra dieci minuti. Il mio stomaco era in subbuglio, ma era un buon segno mi sentivo come se avessi avuto davanti un ragazzo che aveva intenzione di baciarmi perché io amavo fare cose del genere. M'intrufolai nell'altra stanza, salutando alcune delle persone che incrociai sul mio cammino, per poi avvicinarmi a Jorge. Ma non era solo. Merda. Mi precipitai accanto a lui, cercando di non far rumore con i tacchi.

"Mamma." esclamai, cercando di mantenere un'espressione seria cosi da non lasciarle opportunita di iniziare a pensare a varie cose. Gli occhi di Jorge si spalancarono ed io gli lanciai un'occhiata, intimandogli a non dire una sola parola.

"Tesoro, sei stupenda." Si complimentò con me mia madre, apprezzando la scelta che feci per il vestito ed i vari accessori.

"Grazie." Le sorrisi, cercando di restare composta. "Allora, hai conosciuto Jorge?"

Il ragazzo del BronxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora