"Allora, abbiamo la casa tutta per noi." mormorò Jorge, baciandomi tutta la mascella fino a quando non arrivò alla bocca.
"E tua mamma?"
Aprì gli occhi e li bloccò con i miei attraverso lo sguardo. Era intenso, tanto da farmi stare male dentro."Tornerà verso l'ora di cena, quindi ..." Si interruppe con una voce seducente sapendo l'effetto che aveva su di me.
Cande aveva portato i bambini al parco vicino dopo che avevamo cantato ' buon compleanno ' a Daniel e avevamo mangiato la torta. Quindi sì , Jorge ed io eravamo soli..
Dopo alcuni tentativi falliti di baciarmi in cui avevo malignamente preso in giro Jorge, lo lasciai fare. Eravamo seduti sul divano del suo soggiorno, le nostre gambe erano impigliate l'una con l'altra. Cercò di tirarmi in grembo a cavalcioni su di lui, ma rifiutai ridacchiando nel bacio. Jorge sembrò infastidito, cosi alzò gli occhi e io iniziai a focalizzarmi sul gioco dei pompieri Playmobil.
"Sei proprio una stronza." Si lamentò nel mio orecchio facendomi ridere.
"Mi ricorda i miei genitori." Dissi dopo alcuni istanti. Gli occhi di Jorge attraversarono la stanza e si focalizzarono sul giocattolo poggiato sul pavimento e sugli omini sparsi intorno ad esso.
"Come?" Aggrottò le sopracciglia in interesse.
"Si sono incontrati a causa di un incendio." Dissi, giocando con le dita di Joge. Non fraintendetemi, ma Jorge ha delle dita lunghe e le sue mani sono cosi sexy. Ok, sto zitta adesso.
"Davvero?"
"Già. Mia mamma si era appena trasferita in una piccola città del Tennessee , alla ricerca di fortuna nel mondo della moda. Così un giorno, la cucina del suo appartamento prese fuoco e intervennero i vigili del fuoco."
Raccontai."Chiamarono anche la polizia ed è così che incontrò mio padre." Finii sorridendo.
"Carino, non è vero?"
"Tu trovi tutto carino." Disse mentre era appoggiato sul divano, il che mi permise di mettere una gamba sopra la sua.
"Trovo che tu sia più carino."
"Ma comunque, non è carino tanto quanto la storia della ragazza che incontra il suo fidanzato nel Bronx." Alzò gli occhi giocosamente, accarezzandomi la gamba con una mano, mentre l'altra era poggiata sotto la sua testa.
"Non è stato molto carino quando sei venuto alla mia auto con quell'atteggiamento da tosto, mi hai spaventata a morte." Gli diedi un pugno al braccio scherzosamente.
"Tu ami la mia parte da cattivo ragazzo." Lui sbuffò scherzosamente.
"Non illuderti."
"Devo ammettere che è piuttosto sexy ." Sussurrai seducente, ricollegando le nostre labbra per un bacio veloce. Sentire Jorge sorride contro il bacio era stata una delle sensazioni più belle di sempre.
"Cosa posso dire? Sono sexy." rispose poco dopo, mentre io mi trovavo ancora in bilico su di lui. Scossi la testa alla sua sfrontatezza, subito dopo poggiai la testa sulla parte superiore del suo petto.
"Perché i tuoi genitori ti hanno chiamata Martina?" Lui sbottò dopo qualche minuto di silenzio confortevole.
"Perché mia nonna si chiama Martina." Sorrisi.
"Aw." Disse facendomi ridere. Non so se è consapevole di quanto è adorabile quando mi guarda con quel sorriso infame e i suoi occhi si illuminano divertiti. Mi sento felice in quei momenti.
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Il ragazzo del Bronx
RomanceIN REVISIONE. COMPLETATA. Cosa succederebbe se un ragazzo Bad Boy proveniente dal quartiere più pericoloso di New York si innamorasse di una ragazza viziata di Manhattan? Martina e Jorge, la coppia che definiscono: "Gli opposti si attraggono."