"Sei seria, Martina?" restò a bocca aperta Sam quando finii di dirle del graffito di Jorge e del nostro bacio.
Chiusi lo sportello del mio armadietto e sorrisi sognante, confermando che non mi stessi inventando nulla."Deve essere stata la cosa più romantica che ti è mai successa!" Disse mellifluamente, coprendosi la bocca con una mano.
Risi, non era che avessi mai avuto ragazzi che avevano fatto cose poi tanto romantiche per me prima. Aspettai che Sam prendesse il suo libro di matematica dal suo armadietto prima che entrambe ci incamminassimo verso lezione. Tutti mi stavano fastidiosamente guardando e bisbigliando. Dannati gossip.
"Ma non so, Sam." Aggrottai la fronte e le dissi della conversazione del giorno prima con mio fratello Matt.
"Jorge non sembra il tipo di ragazzo che farebbe cose simili. In realtà, penso che tu gli piaccia molto. Xabi ha detto che non l'ha mai visto comportarsi così per una ragazza." Disse cercando di risollevarmi ed effettivamente fu così.
"Lo spero..." Sospirai. Suppongo di non potermi più fidare più di tanto delle parole di Matt, non quando si tratta di Jorge perlomeno.
"Comunque, come vanno le cose con Xabi?" Le diedi una gomitata nelle costole scherzosamente.
Immediatamente arrossì."Vanno bene. Noi stiamo bene. Voglio dire, la stiamo prendendo con calma ma mi piace davvero, Marty." Sorrise felice e io l'abbracciai da un lato, sinceramente contenta per la mia migliore amica.
"Sono felice di sentirtelo dire. Penso sia pazzo di te." Le feci l'occhiolino.
"Marty." Una voce maschile fece fermare i miei passi e maledii la mia vita. Io e Sam ci voltammo per imbatterci in un Diego apparentemente triste.
"Ti aspetto in classe, Marty." Disse lei, lanciandomi uno sguardo incoraggiante prima di allontanarsi e lasciarci soli. Questo era il momento che temevo da sabato sera: affrontare il ragazzo che mi aveva tradito con la mia migliore amica, beh ex migliore amica.
"Andiamo in un posto più appartato per parlare?" guardò intorno a sé l'orda di studenti che affollava il corridoio.
"Non c'è niente di cui parlare, Diego." Risposi freddamente, usando il suo cognome.
Prese un grosso respiro, facendo una smorfia al suo nome. Non gli era mai piaciuto.
"Marty, non è com'è sembra, davvero. Non volevo baciarla, si è semplicemente gettata su di me, giuro." La sua voce uscì disperata.
Grugnì aspramente."Due persone non si baciano se una delle due non vuole."
"Per favore, credimi. Non mi piace Hannah, mi piaci tu, Martina. Mi piaci molto." Il suo tono era straziante e per un secondo mi sentii male ma velocemente ritornai in me. Ti ha tradito, fatti valere.
"È per questo che non mi hai mai chiesto di essere la tua ragazza?" Domandai accusatoria.
"Di cosa stai parlando? Tu eri la mia ragazza, pensavo fosse chiaro." Scosse la testa, corrugando le sopracciglia folte.
Stronzate."Beh non per me ma non importa perché non voglio avere nulla a che fare con te. Diego, hai baciato la mia migliore amica il giorno del mio compleanno." Enfatizzai le parole e combattei per trattenere dal cadere le lacrime che spingevano contro i miei occhi. No, non gli avrei mostrato nessuna emozione.
"Marty, per favore..." Cercò di parlare ma alzai una mano per zittirlo.
"No." Chiusi le palpebre velocemente.
"E non chiamarmi Marty perché non è il mio nome. Chiamami Martina. O ancora meglio, non chiamarmi proprio!" Urlai prima di sparire da lì, tutti gli occhi puntati su di me.
Hannah aveva fatto bene a non venire a scuola oggi perché, che Dio mi perdoni, l'avrei strangolata con le mie stesse mani al momento se l'avessi vista.
Wow, i modi di fare del Bronx di Jorge ti stanno davvero contagiando, Martina.
___________________________Scesi dall'auto e sbattei lo sportello dietro di me, avviandomi verso la panchina dove Jorge era già seduto. Il suono scricchiolante dei miei stivali contro l'asfalto lo colse di sorpresa facendogli alzare lo sguardo su di me.
Quando mi vide, un sorriso si espanse sul suo volto.
"Hey principessa." Mi salutò.
Dovetti ricordarmi di essere arrabbiata con lui perché il suo sorriso era talmente mozzafiato che quasi lo perdonai seduta stante. Non risposi mentre prendevo posto accanto a lui, mantenendo della distanza fra di noi."Tutto bene?" Domandò, piegando le sopracciglia.
Annuii ma rimasi in silenzio. Dalla mia vista periferica lo visi guardarmi attentamente, cercando di decifrare cosa ci fosse che non andava in me. Mi morsi la lingua ma, alla fine, avrei dovuto dirglielo.
"Perché non mi hai detto che hai parlato con mio fratello al party?" Continuai a guardare dritto davanti a me ma dopo qualche momento in cui lui non rispose mi voltai per guardarlo. "Beh?" Alzai un sopracciglio in attesa.
Lui sospirò."Non so. Non abbiamo parlato di niente di importante." Si lasciò andare contro la panchina di legno.
Mi stava mentendo dritto in faccia?"Oh, ma io penso che invece l'avete fatto. Qualcosa riguardo te e il non promettere niente. Ti viene in mente qualcosa?"
I suoi occhi si spalancarono e vidi il suo pomo d'Adamo muoversi siccome deglutì pesantemente."Cosa ti ha detto?" Domandò esitante.
"Abbastanza da farmi domandare se devo davvero starlo ad ascoltare e stare lontana da te." Confessai. Non era nei miei piani smettere di vedere il ragazzo per cui iniziavo a provare qualcosa, però...
"Senti, Marty. Qualsiasi cosa io abbia detto, l'ho fatto per provocarlo. Non pensavo niente di tutto quello." Lo sguardo nei suoi occhi sembrava veritiero ma ero ancora insicura.
"Quindi non stai pianificando per davvero di farmi del male?" La speranza impresse le mie parole.
"Perché dovrei volerti fare del male? Pensavo di averti dimostrato l'altro giorno che ci tengo a te." Sussurrò, spostando gli occhi da me, come se fosse imbarazzante per lui ammetterlo.
Un sorriso si disegnò sul mio volto. Lui teneva a me? Oh-Mio-Dio.''Hai ragione." Sospirai e lui mi sorrise di rimando.
"Quindi mi dirai qual è il problema fra te e Matt?" I suoi lineamenti si tesero e il suo sorriso svanì in un istante.
"Sono sicuro che un giorno lo scoprirai ma non ora, okay? Non è qualcosa che devi sapere, comunque." Divenne serio e si incupì tutto d'un tratto. Diamine, sa essere spaventoso quando si comporta così.
"Vuoi sapere una cosa?" Domandai retoricamente dopo un minuto.
"Non avrei smesso di vederti comunque. M'incuriosisci, Lie. E sono intenzionata a conoscerti meglio, anche se è una pericolosa sfida."
Ed eccolo lì, il suo sorrisetto infame illuminò il suo volto ancora una volta.
Hey! Siete contente??
Commentate in tante ⭐️
A dopo con un'altro capitolo...⭐️
STAI LEGGENDO
Il ragazzo del Bronx
RomanceIN REVISIONE. COMPLETATA. Cosa succederebbe se un ragazzo Bad Boy proveniente dal quartiere più pericoloso di New York si innamorasse di una ragazza viziata di Manhattan? Martina e Jorge, la coppia che definiscono: "Gli opposti si attraggono."