MARTINA POV.
"Hai finito?" Chiesi annoiata mentre picchiettavo le unghie appena dipinte sul piumino azzurro del mio letto."Non ancora." Affermò mentre applicava un secondo strato di lip-gloss sulle mie labbra.
Rimasi nella stessa posizione per altri cinque minuti, annoiata e con gli occhi chiusi. Se avessi un posto per appoggiare la testa, dormirei.
"Ora, ho finito." Annunciò, passandomi il pennello sul naso come ritocco finale.
Quando aprii gli occhi trovai Sam molto agitata che aspettava una mia reazione. Mi alzai e mi diressi verso lo specchio a figura intera che si trovava esattamente davanti a me.
"Wow." Sussurrai con gli occhi luccicanti dalla felicità alla vista della ragazza riflessa che mi guardava.
"Sei stupenda" Apparve raggiante dietro di me sorridendomi attraverso lo specchio.
Feci scorrere le dita tra la lunghezza dei miei capelli- raddrizzandoli alla perfezione – biondi e improvvisamente un cipiglio incise sul mio viso.
"Pensi che Jorge verrà?" Mi morsi l'interno della guancia.
"Perché non dovrebbe?" Aggrottò leggermente le sopracciglia e una traccia di un sorriso apparve sulle sue labbra rosa.
Mi strinsi nelle spalle. "Non lo so ..." Certo che lo sai, ma non vuoi dirle quello che è successo in macchina. La mia coscienza fece la sua solita intelligente osservazione. La ignorai.
"Vi siete visti tutta la settimana, non è vero? Agli allenamenti di calcio di tuo fratello, voglio dire. " Confermò. "Andrà bene, non sarà imbarazzante".
"Sì, credo." Sospirai silenziosamente cosi che non se ne accorgesse. Non direi che non sarà imbarazzante.
*FLASHBACK*
"Vuoi farlo di nuovo?" Chiese e per un attimo mi bloccai.Sentii il mio sangue correre per le mie guance, ma la luce fioca della vettura lo fece passare inosservato da Jorge. Forse anche il fatto che il mio viso era nascosto nelle ginocchia aiutò. Emise una risatina dolce alla mia timidezza, ma la necessità era ancora visibile nell'aria.
Lo bacerei di nuovo? Certo che lo farei, in un baleno. Dopo aver realizzato, fui presa dal panico. Non dovrei pensarci. E' sbagliato. Martina, sei stupida.
Quando alzai gli occhi, vidi Jorge fissarmi senza batter ciglio.. Aprii la bocca per rispondere, ma non riuscii ad articolare nessun suono. Stavo ancora pensando se mentire o dire la verità. Se avessi mentito, gli avrei fatto del male, ma se avessi detto la verità, avrei dato via al tutto. Questa decisione, anche se sembrava semplice, era fondamentale.
Presi un lungo respiro, e timidamente annuì. I miei occhi erano fissi sul cruscotto, senza guardare nulla in particolare. Jorge non disse niente, così lo spiai dalla coda dell'occhio.
"Era un sì?" Chiese timidamente.
Annuii di nuovo e nascosi il viso tra le ginocchia ancora una volta, sentendomi completamente in imbarazzo.La risata di Jorge echeggiò nella nuova vettura, contribuendo a guardarlo con un'espressione perplessa.
"Cosa c'è di così divertente?" La voce finalmente uscì, anche se roca e un po 'infastidita. Perché ride sempre di me?
"Il fatto è che ti vergogni di ammetterlo." Smise di ridere, mantenendo un ghigno arrogante su quel faccino grazioso. "Non è un peccato. Se ti fa sentire meglio, anche io ti bacerei di nuovo. "
Il modo in cui lo disse, così facilmente, come se non fosse un grosso problema, mi fece arrossire di nuovo. Devo sembrargli una bambina. Tra l'imbarazzo, un'altra emozione strisciò nel mio stomaco.
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Il ragazzo del Bronx
RomanceIN REVISIONE. COMPLETATA. Cosa succederebbe se un ragazzo Bad Boy proveniente dal quartiere più pericoloso di New York si innamorasse di una ragazza viziata di Manhattan? Martina e Jorge, la coppia che definiscono: "Gli opposti si attraggono."