Jorge Pov.
Martina mi fissò impazientemente, mentre riordinavo i pensieri all'interno della mia testa, cercando di decidere da dove iniziare. Per prima cosa, avevo pensato che non fosse seria perché avrebbe voluto sapere tutto proprio adesso? ma sembrava determinata a continuare per la sua strada. "Fidati di me, non vorresti saperlo. Abbiamo appena fatto pace, non voglio che ti arrabbi di nuovo." le dissi, sedendomi compostamente sul letto, in modo da lasciarle piu spazio. Martina sbuffò. Era seduta a gambe incrociate accanto a me, in una posizione che aveva fatto in modo che la scollatura del maglione lasciasse intravedere buona parte di una catenella argentea che portava al collo. "Indossi ancora la collana." notai dopo qualche secondo, posando l'attenzione su di essa. L'aveva tolta dopo venerdi sera, ma, a giudicare dall'occhiata con la quale mi guardò, pensava che non l'avessi notata. "Uhm, si." Gesticolò nervosamente con il maglione fino a che non coprì del tutto la collana. "Ma non cambiare discorso." insistette, serrando le labbra in una linea dura Sembrava cosi impaziente di sapere. Avvicinai le mani alle sue era cosi vicina a me e sentii il calore del suo corpo sulle mie braccia scoperte, cosi come sentii il suo dolce profumo di Ralph Lauren ma l'atmosfera non era ancora tranquilla e qualcosa mi
diceva che non era pronta per un contatto fisico.Nonostante mi avesse stretto le mani poco fa. Sospirai e m'inumidii le labbra. Non avevo scelta se non iniziare a parlare. "Ho iniziato a lavorare per Anthony quando avevo 16 anni. Non l'avevo mai visto prima, ma i ragazzi più grandi della mia scuola parlavano spesso di lui. La maggior parte delle persone nel mio quartiere lo conosceva per un motivo o per un altro. Controllava buona parte delle attivita criminali e del mercato nero della zona." Controllai che Martina mi seguisse. I suoi occhi erano ben aperti e le spalle diritte, come se stesse assistendo alla lezione piu importante della sua vita. La sua perspicacia iniziava a preoccuparmi. Tuttavia continuai. "I miei amici furono coinvolti da persone sbagliate a quel tempo. Erano dei piantagrane, insomma, lo sai, il solito. Il fratello maggiore di Josh ci invitò ad alcune feste che Anthony organizzava nel suo magazzino. Non sapevamo dove ci stavamo recando, mi sentivo semplicemente figo perché stavamo andando ad una vera festa con droga, alcool, ragazze fighe. Avevo provato solo birra e sigarette prima di quello, ma a quella festa molti di noi uscirono di testa. Non ricordo nemmeno quel che successo." Martina si accigliò, ma non m'interruppe e la cosa mi stupì. Respirai profondamente, preparandomi alla parte migliore.
Martina dischiuse le labbra come se volesse dir qualcosa, ma cambiò idea e resto in silenzio, intimandomi di continuare. Era la prima persona a cui raccontavo l'intera storia dato che i miei piu cari amici avevano visto tutto in diretta e cid mi fece contorcere lo stomaco, mentre invece cercavo di rilassarmi e convincermi che lei potesse sopportare tutto questo. Sperai che capisse, non avrei sopportato il fatto che mi lasciasse di nuovo i portai una mano tra i capelli, i quali probabilmente erano un disastro. "Si rivelò molto più che una semplice conversazione. Pensava che ora che eravamo a conoscenza dei suoi affari avremmo potuto essere interessati a lavorare per lui. Ci ha detto, in breve, che avremmo guadagnato dei soldi e che si sarebbe preso cura di noi. Si era dimenticato però di dirci che saremmo stati coinvolti con i pericoli della droga e che alcuni clienti non collaboravano." Le parole uscirono dalle mie labbra in un sussurro. "I ricordi di quel periodo della mia vita non erano molto felici. Siamo stati costretti a farne parte. Non era un buon periodo per la mia famiglia. Mio padre era partito per la prima volta per l'esercito ed io litigavo spesso con mamma e Cande. Tuttavia, l'idea di riuscire a portare a casa dei soldi mi faceva sentire un po' meno cattivo." Quella parte era totalmente vera. "Pensavo che mia madre fosse stata fiera di me, visto che avevo un lavoro ed avrei potuto aiutarla, ma credevo avesse un'idea da dove provenissero quei soldi e, ovviamente, la cosa non le piaceva molto cosi come non le piace tutt'ora. All'inizio dovevamo soltanto vendere un po' di droga ad alcuni ragazzi della scuola o a persone che sembravano non avere una casa, ma che evidentemente avevano abbastanza soldi per permettersi una buona quantità di crack ogni settimana."
STAI LEGGENDO
Il ragazzo del Bronx
RomanceIN REVISIONE. COMPLETATA. Cosa succederebbe se un ragazzo Bad Boy proveniente dal quartiere più pericoloso di New York si innamorasse di una ragazza viziata di Manhattan? Martina e Jorge, la coppia che definiscono: "Gli opposti si attraggono."