"Sono a casa!" gridai, chiudendomi la porta alle spalle. L'appartamento era avvolto dal silenzio, fatta eccezione per un lieve rumore di qualcosa che friggeva in padella, con in sottofondo qualcuno che canticchiava. Appesi la giacca e mi sfilai gli stivali aveva iniziato a piovere prima che arrivassi a casa. Erano le sette passate passate, per cui mia madre già doveva essere qui, ma era praticamente impossibile che si mettesse a cantare. "Bésame, bésame mucho. Como si fuera esta noche la ultima vez." Quel poco di spagnolo che sapevo, mi fece intendere che quella canzone citava un bacio, e mia madre parlava Francese, Tedesco, Greco e Italiano, ma non spagnolo.
Quando entrai in cucina, Maria danzava attorno al tavolo, spostando il cibo dalla pentola ai piatti e viceversa. "Oh, Martina. La cena è quasi pronta. Sto preparando cibo messicano." disse con il suo tipico accento spagnolo, adocchiando il cibo colorato. Il profumo di pepe rosso, verde e giallo e salsa piccante riempiva l'aria, ricordandomi che trascorrevamo i nostri vecchi venerdi sera al ristorante messicano, ad un paio di isolati da qui. Non ci andavamo più da anni. "Dove è mia madre?" domandai, stupita da quanto cibo stesse preparando Maria.
"La signora Collins mi ha chiamato poco fa. Ha detto che non riuscirà a prepararvi la cena, per cui ho pensato di cucinare qualcosa di figo per te e i tuoi fratelli." rispose, senza distogliere lo sguardo dalle verdure sul fornello. Cercò di apparire disinvolta, ma sapevo che le faceva piacere cucinare. Dal momento in cui mia madre adorava cucinare, Maria non aveva avuto occasione di cimentarsi in cucina ed era nel suo sangue Latino sperimentarsi sui fornelli. "Grandioso, sembra buono." Sorrisi, intenta a lasciare la cucina, quando mi ricordai qualcosa. "Maria." la chiamai. Sollevò lo sguardo dalle verdure e mi dedico la sua attenzione. "Si?''
"Vorrei chiederti un favore." Mi morsi il labbro, sperando che acconsentisse ciò che stavo per chiederle. "Vedi, ho iniziato il corso di spagnolo questo semestre e non l'ho mai seguito prima d'ora, per cui non ricordo molt.."
"Ti aiuterò io." esclamò felicemente prima che potessi finire. "Davvero?" congiunsi le mani in segno di preghiera. "Certo. Mi piacerebbe aiutarti." mi rassicurò, sorridendomi mentre mescolava la salsa dentro ad un'altra scodella. I suoi denti erano cosi bianchi a confronto la sua pelle color caffé latte. "Sei la mia salvezza!" esclamai, facendo il giro del tavolo per baciarle la guancia. "Grazie mille." La sentii ridere mentre tornai nella mia stanza per fare una doccia. Quando ritornai in cucina - dove Maria aveva preparato la tavola per noi - stava già servendo il cibo in ogni piatto. I miei
fratelli li contemplarono con adorazione, visto che mangiavamo raramente burritos e tacos, a meno che non li ordinassimo da Taco Bell, il che per quanto buono fosse non aveva nulla che vedere con il cibo fatto in casa di Maria.Aveva la strana abitudine di dire le preghiere prima di iniziare mangiare, cosa che nessuno di noi faceva, ma ci limitammo a mormorare un 'amen' non appena terminò. Mio padre sarebbe tornato tardi, come al solito, per cui fu un'insolita cena tra noi e Maria. Ci raccontò delle storie della sua infanzia in Hermosillo (la sua citta natale), ci ha raccontato dei suoi sette fratelli e di come le cose sono totalmente diverse qui negli Stati Uniti, rispetto al Messico. Matt le rivolse un'occhiata ammiccante e dovetti lottare contro me stessa per non alzare gli occhi al cielo. Nessuno sapeva quante ragazze attraversassero la mente di Matt ogni singolo giorno, ma era difficile che avesse una relazione quantomeno lunga. Se Maria l'avesse notato mentre la guardava, non ci avrebbe fatto nemmeno caso, era troppo concentrata a raccontare la storia del matrimonio di sua sorella Carmen, la quale si sposò quando ancora era adolescente.
"Credi che sia troppo presto sposarsi a 18 anni?" domandai, ripensando alla notizia di Alba di poche ore prima. "Non stai pianificando di sposarti, vero?" chiese Maria, dedicandomi un'occhiata spaventata, come tutti i presenti del resto. "No!" sbottai. "No, stavo solo chiedendo, sai, visto che tua sorella aveva solo vent'anni quando si è sposata." spiegai, senza entrare nei dettagli. I miei fratelli si rilassarono, specialmente Jack, il quale mormorò qualcosa tipo: "Grazie Dio, perché ho il presentimento che mamma e papà ti rinchiuderebbero in una torre di un castello in Francia se glielo dicessi." Ignorai le occhiate interrogative di Matt. Perché dirgli che ero tornata con Jorge mi sembrò improvvisamente un'idea inconcepibile? "Come ti ho detto prima, li le cose sono diverse." disse Maria con un tono colmo di desiderio. Non vedeva l'ora di rivedere la sua famiglia e i suoi amici di Hermosillo, per cui la capii. "Per di più mia sorella è fidanzata con Kevin da quand'erano adolescent. Erano amici sin da quando sono nati."
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Il ragazzo del Bronx
RomanceIN REVISIONE. COMPLETATA. Cosa succederebbe se un ragazzo Bad Boy proveniente dal quartiere più pericoloso di New York si innamorasse di una ragazza viziata di Manhattan? Martina e Jorge, la coppia che definiscono: "Gli opposti si attraggono."