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''Non vedevi l'ora di vedermi, eh?" La voce roca di Jorge suonò nelle mie orecchie.

Mi stavo portando alla bocca uno stuzzichino, e con la sua domanda mi fece andare tutto di traverso. Si mise a ridere in faccia e cercai un posto dove avrei potuto sputare quel cibo disgustoso. Ma non c'era nessun cestino, quindi dovetti ingoiare tutto.

"Comunque, chi è la tua amica?" chiese indicando Sam.

"Questa è Samantha." Dissi afferrandola per il braccio.

"Possiamo smetterla di chiamarlo 'Ragazzo Figo', ora?" Mi sussurrò Sam all'orecchio. Le diedi una gomitata. Ti prego Signore, fai che Jorge non abbia sentito.

"Aw, come sei dolce. Mi hai dato pure un soprannome, Marty!" Bene. Jorge scoppiò a ridere e sentii tutto il sangue scorrermi in faccia.

Ammazzerò Sam. Lui si divertiva a guardarmi mentre diventavo sempre più rossa.

"Chiudi il becco." Gli colpì il braccio, ma sono sicura che mi sono fatta più male io visto che il suo corpo sembrava pietra.
Ridacchiò.

"Mi piace di più di Diego." La mia amica mi sussurrò. Quando la smetterai di mettermi in imbarazzo Sam?

"Chi è Diego?" chiese curioso.

"Oh, è il suo ragazzo." rispose. Jorge si divertiva sempre di più.

"Non è il mio ragazzo." Cercai di difendermi, ma fu tutto inutile.

"Sì sì." Parlarono Sam e Jorge contemporaneamente. Poi Jorge fece cenno al suo amico di venire.

"Xabi, queste sono Martina e Samantha."

"Ehi splendore." Fece un occhiolino a Sam che arrossì. Oh mio dio, sta davvero succedendo tutto questo? Cominciarono a parlare, e Sam mi lasciò da sola con Jorge.

"Quindi sono figo, mh?" Lo guardai male. "Non cercare di negarlo, principessa." Fece l'occhiolino. Perché continuano a fare occhiolini questi ragazzi?

"Non montarti la testa." Sogghignai, ma mi era difficile non fissarlo perché effettivamente era davvero stupendo. Ridacchiò e tirò fuori qualcosa dalla tasca. Mi ci volle un po' di tempo per realizzare che fosse un pacchetto di sigarette.

"C-che cosa stai facendo?" Chiesi stupita.

"Che cosa pensi?" Alzò la testa per guardarmi. "Ne vuoi una?"

"Sei pazzo? Siamo circondati da bambini e genitori...e ovviamente non voglio!" Buttai le braccia in aria. Rise di nuovo. Mi stavo stufando della sua risata, se solo non fosse così carino.. dannazione.

"Sei proprio una santarellina." Scosse la testa, facendo scivolare la lingua sul pacchetto per chiuderlo. Non potei fare a meno di notare quanto fosse sexy mentre faceva quello che stava facendo.

"Io non fumo." Dissi guardando lontano.

"E smettila di ridere."

"Sei troppo divertente, principessa." Disse mettendo la sigaretta in tasca. Almeno non avrebbe fumato proprio qui.

"E' il tuo nuovo soprannome per me o...?" Incrociai le mani sul petto. A dire la verità, non mi dispiaceva affatto che mi chiamasse così.

"Ho pensato che, visto che tu ne hai inventato uno per me, anche io avrei dovuto farlo." Sbuffai. Non ha per niente intenzione di dimenticarsene.

"E principessa ti si addice dato che sei un ragazza ricca e santarellina."

"Come vuoi." Sbottai infastidita.

"Martina perché tuo fratello ci sta squadrando?" disse Sam smettendo di parlare con Xabi e si rivolse a me.

Guardai mio fratello che mi fissava con un'espressione arrabbiata.

"Dobbiamo andare." Afferrai Sam e ci dirigemmo verso la mia famiglia senza dire più niente ai ragazzi.

Comunque sia, prima che fossimo troppo lontane, sentii Xabi dire "Amico, lei è la sorella di Collins?"
Conosce mio fratello anche lui? Questa situazione si sta facendo troppo confusa.

"Mi devi spiegare tutto quanto, davvero."

"Devo capire prima io." Dissi a Sam. Appena arrivammo accanto a mio fratello, mi bloccai impaurita.

"Che cosa cazzo ti avevo detto su Lie?" urla arrabbiato.

Il ragazzo del BronxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora