Jorge Pov.
La cena andò meglio di quel che pensassi. Nonostante mio padre avesse continuato a fare domande personali a Martina riguardanti la sua vita, lei non sembrò affatto sfacciata e rispose a tutto senza problemi. Sembrava che andassero d'accordo e ne fui grato per questo.A mio padre non erano piaciute le mie precedenti ragazze/scopa- amiche o come volete chiamarle. Ma Marty era diversa ed ero sicuro che l'avesse notato e che l'approvava, non che m'interessasse e cosi non fosse stato. Tuttavia, la conversazione andò a peggiorare mentre mangiammo il dessert che mamma cioè una torta di carote. Papà decise finalmente di chiedere qualcosa a me, mettendo momentaneamente da parte il resto della famiglia.
"Cosi hai un lavoro, Jorge?" domandò, il fatto che sollevava entrambe le sopracciglia mi fece pensare che non si aspettava che ne avessi uno. Odiavo il fatto di essere una specie di delusione per i miei genitori, ma non avrei di certo potuto lavorare all'hotel Hilton o altri posti eleganti. Ammettiamolo, i bei lavori erano per i bravi ragazzi.
"Al momento ho, uhm, dei lavori temporanei." Mi strinsi nelle spalle, cercando di trovare le parole. Cosa avevo intenzione di dire? 'Si, vendo un po 'di droga qui e li, rubo le macchine ... Oh, oh anche suonato per la strada'. Magari no eh.
Mio padre corrugò la fronte e, per un momento, L'aria si fece .. densa e carica di tensione ovviamente Cande sapeva dei miei 'Lavori ', mentre mamma preferiva rimanerne all'oscuro, Martina ne sapeva ben poco e Daniel era troppo piccolo per preoccuparsene.
Fortunatamente, c'era la mia ragazza a salvare la situazione: "Questa settimana Jorge lavorerà per mia madre." esclamò lei contenta, cercando di smorzare la tensione.
"Modelli e cose così." Si lasciò scappare una risata. Posai lo sguardo sul piatto vuoto, imbarazzato, sentendo già le risate.
Non avrei mai dovuto accettare. Mi avrebbero preso in giro per sempre. Come temevo, la risata di Cande riempì l'aria."Aspetta, dei vestiti da snob?" strillò, costringendo mia madre a guardarla con rimprovero.
"Cande!" Marty ansimò. "Sarà divertente." Mia sorella congiunse le mani.
"Lo so! Per favore, fammi avere i biglietti dello spettacolo, per favore! Devo vederlo, non posso perdermelo." Stava ridendo cosi tanto il che aveva le lacrime agli occhi.
"Vedo cosa posso fare." ridacchiò, ricevendo una gomitata da parte mia.
"Eh." Io ero tutt'altro che divertito. "Sei Stata tu un convincermi a farlo"
"Cande, finiscila di stuzzicare tuo fratello." Finalmente mia madre intervenne, mantenendo pero un sorriso sulle sue labbra.
"Sono fiero di te, Jorge." Disse mio padre, dandomi una pacca sulla schiena. "Non è il lavoro che mi aspettavo per te, ma amen." Una risata fuoriuscì dalle sue labbra, costringendomi ad abbozzare un falso sorriso.
Feci roteare gli occhi, enfatizzando su quanto mi stessero facendo incazzare."Almeno guadagnerò dei soldi."
"Questo è vero, dolcezza. Grazie per aver accettato." Mia madre sfiorò le mie mani, stringendole tra le sue. Mi strinsi nelle spalle, come se fossi tranquillo, ma in realta ero nervoso. Con la coda dell'occhio notai che Marty stava controllando il suo telefono.
"Grazie per la cena, Pattie, ma io dovrei andare. I miei genitori mi vogliono a casa entro le 9." Sorrise, prima di alzarsi.
"È stato un piacere conoscerti, Al."
"Il piacere è stato mio." Ribatté mio padre, sorridendo. Quel sorriso che mi era mancato cosi tanto l'anno passato.
"Ti accompagno alla macchina.'' Mi alzai anche io, posando la mano sulla sua schiena.
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Il ragazzo del Bronx
RomanceIN REVISIONE. COMPLETATA. Cosa succederebbe se un ragazzo Bad Boy proveniente dal quartiere più pericoloso di New York si innamorasse di una ragazza viziata di Manhattan? Martina e Jorge, la coppia che definiscono: "Gli opposti si attraggono."