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Martina Pov.
'Arrivo da te alle 16.'
Rilessi il messaggio di Jorge per l'ennesima volta e guardai l'orologio blu appeso al muro. Le 15. Perfetto, avevo esattamente un'ora di tempo per prepararmi.

Mi alzai pigramente dal mio comodo letto per dirigermi verso il bagno. Mi levai il pigiama ed entrai in doccia, lasciando che l'acqua calda scorresse sul mio corpo. Shampoo, bagno schiuma e parecchio balsamo per snodare, dopo il complicatissimo chignon laccato che avevo dovuto portare per tutta la serata a teatro con Diego.

Uscita dalla doccia mi sentii subito più rilassata. Per qualche strano motivo tutto questo fatto dell'uscire con Jorge mi innervosiva, ma la doccia calda aveva aiutato.

Mi asciugai per bene con l'accappatoio e mi spalmai qualche crema e lozione per il corpo. Passai a pettinare i capelli ma decisi di lasciarli mossi per una volta.

Ora, la parte più complicata del processo: cosa indossare. In primo luogo, non so dove stiamo andando. Secondo, questo non è un appuntamento, quindi non devo vestirmi come se volessi impressionare Jorge. E terzo, semplicemente non so cosa mettere! Decisi che avevo bisogno di aiuto. Raggiunsi il mio telefono, che era appoggiato sul mio cuscino e composi il numero di Sam. Il telefono squillò due volte prima che lei rispondesse.

"Martina?" La sua voce felice echeggiò attraverso la linea.

"Ciao Sam."

"Come è stato il tuo appuntamento di ieri?" Chiese in tono beffardo, sapendo che odiavo quei giochi noiosi.

"Perfetto." Esclamai in modo sarcastico. "Mi ha portato a vedere I tre moschettieri". Sam ridacchiò dall'altra parte del telefono.

"L'unica cosa buona era la cena." Mi misi a ridere. "Ma comunque, non è per questo che ti ho chiamato."

"Perché allora?" La curiosità era chiara nella sua voce. Che cosa posso dire, sia io che lei siamo persone curiose.

"Uscirò con Jorge più tardi e non so cosa indossare." Accennai la seconda parte della frase con più potenza, nella speranza che ignorasse la prima.

Non fui molto fortunata.

"Stai uscendo con Ragazzo figo?" Urlò al telefono.

"Dillo più forte, probabilmente la gente in Cina non ha sentito." Scherzai.

"Stai uscendo con Diego e Jorge, allo stesso tempo?" Rimase a bocca aperta e sentii uno schiaffo. Deve aver battuto la testa, questa ragazza non è normale. "Come ho fatto a non accorgermene?" Mormorò a se stessa.

"Samantha fermati! Non esco con Jorge in quel senso, dobbiamo solo uscire da amici." Calcai la parola 'amici'.

"Si.. Per adesso..da amici." Affermò ridendo malignamente.

"Cosa vorresti dire?" Misi la mano che non stavo usando per tenere il telefono sul mio fianco e aggrottai la fronte, anche se lei non poteva vedermi.

"Niente." Rispose innocentemente . Lasciai perdere l'argomento dato che erano già le 15.30 e non mi ero ancora vestita.

"Mi vuoi aiutare o no?" Chiesi impazientemente.

"Cavolo, fa tanto freddo?" Disse con calma.

Andai alla finestra e la sollevai, sporgendo il braccio fuori. "Fa un po' caldo." Risposi, chiudendo di nuovo la finestra.

"Allora, look semplice, jeans, o qualcosa del genere. Non credo che a Jorge piacciano i tacchi, troppo trucco e Chanel." Suggerì. Non credo che gli piaccio nemmeno io.

"Anche se, non ti interessa davvero quello che gli piace, vero?" Il suo sorriso era evidente anche nel suo tono.

"Grazie per il l'aiuto Sam.. " Dissi, terminando la conversazione per far in modo che smettesse di prendermi in giro su Jorge.

Il ragazzo del BronxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora