Jorge Pov.
"Cosa ci facevi con quel coglione?" domandai in modo più calmo che potei, quando fummo entrambi dentro all'auto di Martina. Le mie mani stringevano il volante cosi saldamente che temetti potesse scoppiare. "Stavamo parlando del compito di chimica." disse, mantenendo lo sguardo oltre il finestrino. "Potresti mettere in moto? Ogni singola studentessa ti sta fissando attraverso il finestrino e la cosa m'innervosisce." Mi lasciai sfuggire una risata. "Non sembrava infastidirti il fatto che fissassero te e il tuo ex ragazzo."
Martina si girò a guardarmi. "Sei serio, Jorge siamo compagni di laboratorio e dobbiamo incontrarci per lavorare a questo progetto. Questo. È. Tutto." Enfatizzò le ultime parole come se fossi io il paranoico.Serrai la mascella e misi in moto, uscendo dal parcheggio prima che mi tornasse la voglia di scendere dalla macchina e riempire di pugni quel sacco di merda dagli occhi azzurri. Odiavo talmente tanto quel ragazzo, e sapere che Martina gli rivolgeva ancora la parola mi fece ribollire il sangue nelle vene. ''Jorge, rilassati, o esploderai." Martina posò una mano sul mio bicipite, dove le mie vene erano ben visibili. Mantenni lo sguardo fisso sulla strada e, non appena imboccai Park Avenue, sentii la tensione abbandonare leggermente il mio corpo. Non sembrava essere sufficiente per Martina, visto che posò le dita sulla mia mano, distogliendola dal Volante. La portò lentamente verso le sue labbra e baciò il dorso, portando via con sé la tensione. Sospirai, fermandomi in prossimita di un semaforo rosso. "Mi dispiace."
"Va tutto bene." disse, stringendo la mia mano. "Evita solo di preoccuparti di Diego, okay? È una cosa di scuola, non significa nulla." "Lo so, piccola." mormorai. "Vorrei solo che la facessi con qualcun altro." La guardai e mi sorrise. Il venerdi pomeriggio il traffico era assurdo. Martina accese la radio ed alcune canzoni pop che io consideravo lagnose riempirono l'abitacolo. Cominciò a canticchiarle ed io presi la terza strada per Avenue Bridge, dirigendomi verso il Bronx. "Non mi hai ancora detto perché sei venuto a prendermi." disse Marty, guardando verso di me. "Mi sembri davvero entusiasta di questa cosa." dissi sarcastico. Mi colpì il braccio. "Lo sono. È stata la parte più bella della mia giornata." Sorrise apertamente. "Beh, una sorpresa, per cui non posso dirtelo." Mi strinsi nelle spalle. Mi fulminò con lo sguardo. "Non presentarti più davanti alla mia scuola quando sei cosi figo. Se tu apprezzi l'attenzione delle altre ragazze, per me non è lo stesso." disse e non sapevo se fosse seria oppure no. Ma una Martina gelosa era sexy. Tuttavia, risi. "Piccola, io non posso evitare di essere figo. Non c'entrano i vestiti, il modello." Roteò ampliamente gli occhi. "Ricordami di non farti più complimenti. Il tuo ego sta appestando l'aria ed io non riesco a respirare." Abbassò il finestrino, ma lo tirò su subito dopo per via dell'aria gelida. Poi riprese a parlare. "Ricordami perché stai guidando tu."
"Perché tu non sai dove stiamo andando." Risposi semplicemente. "Se non me lo dici." sbottò lamentandosi. "Perché è una sorpresa."
"Io odio le sorprese."
"Lo so."
"Dammi un indizio" mi supplicò. "No." Sentii le unghie conficcarsi sul gomito, proprio sopra al mio tatuaggio cinese, e per poco non sbandai. "Ow! Smettila di dimostrarmi che sei una tigre." Aveva a che fare con ciò che le dissi quando abbiamo fatto sesso la settimana scorsa? ''Ti ho detto che voglio un indizio." disse Martina, continuando a graffiarmi la pelle. Dovevano essere artigli dal tanto che facevano male. "Gesù, tu sei pazza." Scossi il capo, in parte divertito ed in parte spaventato. Quale ragazza graffierebbe il proprio ragazzo mentre le sta preparando una sorpresa?! Sorrise innocentemente, accarezzandomi la pelle con le dita. Credetti che volesse staccarmela. "Okay, ti ricordi che ti avevo detto che avevo due regali di Natale per te?" Annuì. "Uno era il ciondolo." dissi, puntando lo sguardo sul suo polso. "e, per quanto riguarda l'altro, ci stiamo andando adesso."
"Hmmm." Si picchiettò un dito sul mento, lasciandomi andare il braccio. "Perché dobbiamo guidare per prendere questo regalo? E lo sai che sono passati già due mesi da Natale?"
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Il ragazzo del Bronx
RomanceIN REVISIONE. COMPLETATA. Cosa succederebbe se un ragazzo Bad Boy proveniente dal quartiere più pericoloso di New York si innamorasse di una ragazza viziata di Manhattan? Martina e Jorge, la coppia che definiscono: "Gli opposti si attraggono."