Jorge Pov.
''Cos'accidenti piace alle ragazze?" Xabi ed io avevamo passato la mattinata a comprare o meglio, a cercare di comprare i regali per Natale. Dire che la nostra missione era fallita sarebbe stato un eufemismo. Era stato facile scegliere qualcosa come dei giochi per Daniel o una bottiglia del whiskey preferito di mio padre. Ma le ragazze erano un altro discorso.Avevamo comprato dei braccialetti per le nostre madri, dal momento in cui non ne avevano trovati e credevo potessero piacergli, perché alle donne piacciono i gioielli. Cande voleva una macchina fotografica, ma non avevo guadagnato abbastanza soldi per comprarla. Avevo una serie di lavori temporanei durante la settimana, gliel'avevo promessa e l'avrebbe ottenuta, perché sfortunatamente non sapevo dire di no alla mia sorellina. Ma ero un caso perso con Martina.
Aveva già tutto. Tutto quello di cui una ragazza avesse bisogno o potrebbe desiderare: vestiti, gioielli, trucchi, una macchina, un telefono, la sua stanza era completamente decorata, tanto che era difficile trovare uno spazio vuoto... Cosa diavolo può piacere ad una ragazza? Continuai a pormi quella domanda anche quando tornai a casa, dopo aver pranzato e anche dopo aver fatto la doccia e cambiato i vestiti.
E non avevo idea di cosa potesse piacerle. Ero terribile nel fare regali. Mi ricordai che le erano piaciuti i graffiti che avevo fatto sotto al ponte per il suo compleanno, ma non potevo riempire l'intera città con dei graffiti ogni volta che si presentasse l'occasione di farle dei regali. Sebbene sarebbe stato più facile piuttosto che spremermi le meningi per trovare un'idea. Xabi aveva ordinato una collana personalizzata con il nome di Sam inciso in un cuore, ma sembrava troppo banale e patetico per me. Tuttavia, non ero riuscito a trovare regalo migliore. Ecco perche, non appena vidi la porta aprirsi, mi affrettai a raggiungerla, vedendo Cande entrare. "Hai trovato qualcosa?" domandai frettolosamente, sperando che dato che era una ragazza potesse aiutarmi. "Puoi almeno lasciarmi entrare in casa?" sbottò, sfilandosi la giacca ed appendendola all'attaccapanni, per poi dirigersi in cucina. La seguii. Sapevo che non mi avrebbe reso le cose facili. "Potrei uccidere qualcuno per avere una Coca in questo momento." Disse, lasciandosi cadere su una delle sedie attorno al tavolo da pranzo.
Era grande appena per tutti noi, ma Daniel doveva sedersi sulle ginocchia di qualcuno. "Non sono il tuo schiavo." Ribattei, incrociando le braccia al petto. Cande, la quale aveva gli occhi serrati, ne socchiuse uno per guardarmi. "Vuoi delle informazioni o no?"
"Pigrona." Mormorai, roteando gli occhi e prendendo ciò che la principessa desiderava. "Ecco, versala." Si prese il suo tempo per soddisfare la sete e, quando finalmente parlò, ciò che disse non ebbe alcun senso. "Vorrebbe un tatuaggio." Risi al pensiero di quella stronzata.
"Cande, Martina è il tipo di persona che aspetta che il semaforo diventi verde prima di attraversare. Come accidenti può essere che voglia un tatuaggio?" era assurdo. "Mi hai mandato a cercare informazioni e questo è quello che ho scoperto, ora scegli se crederci o no." Si strinse nelle spalle, giocherellando con la bottiglia della Coca Cola. "Non m'interessa, ad essere sincera." Beh, non è la sorella più dolce del mondo? "Sei sicura che non voglia qualcosa di più comune come un paio di scarpe o degli orecchini?" mi sedetti di fronte a lei, sulla superficie bianca del tavolo.
" A proposito di orecchini, ne ha fatto uno." Disse Candelaria come se fosse una cosa normale. "Lei cosa?" a quel punto, dovevo aver sentito male per tutto il tempo. Oppure mia sorella si divertiva ad illudermi. "Martina con un piercing?"
"Proprio nella parte superiore dell'orecchio, non voglio esagerare, ma era davvero eccitata." Sembrò divertita, come se stesse parlando di qualcosa di buffo, ma non riuscii contenere il mio stupore. Martina con un piercing. Dannazione, questo si che era sexy! Proprio mentre sorridevo soddisfatto, mio padre irruppe nella cucina, trafficando con il nodo della cravatta. Mi ricordai che lui e mamma sarebbero usciti a cena stasera. Qualcosa di romantico per recuperare il tempo perso, penso. "Dannazione, avevo dimenticato quanto difficile fosse allacciare una cravatta." Borbottò, sistemando il vestito. Ridacchiai e mi lanciò un'occhiataccia. "Non guardarmi." Alzai le mani in segno di resa, cercando di ricordare l'ultima volta che avevo messo una cravatta. Sempre se ne avessi mai indossata una. Cande roteò gli occhi era un brutto ambiente per lei prima di aiutarlo mormorò un 'uomini' con fare annoiato Mio padre la lasciò fare, mentre si rivolgeva a me. "Allora, hai trovato qualcosa?" era incredibile quando io e mio padre ci fossimo avvicinati durante le ultime due settimane.
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Il ragazzo del Bronx
RomanceIN REVISIONE. COMPLETATA. Cosa succederebbe se un ragazzo Bad Boy proveniente dal quartiere più pericoloso di New York si innamorasse di una ragazza viziata di Manhattan? Martina e Jorge, la coppia che definiscono: "Gli opposti si attraggono."