CAPITOLO SETTE

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Sono passati cinque giorni da quella fatidica rivelazione e altrettanti giorni da quando ho visto Christian. Mio Dio, non riesco a smettere di pensare alle sue parole. <Basta!> urlo nella mia stanza,in cui sto riposando. Lo squillo del mio cellulare riecheggia tra le quattro mura. Mi precipito a prendere il cellulare che ho lasciato sul comodino e rispondo senza controllare chi sia il mittente.

<Elisa dove diavolo sei finita? È da mezz'ora che ti aspettiamo! Muovi il culo e vieni qui!> balzo alla voce stridula di Ale, che urla dall'altro capo del telefono. Cavolo, me n'ero completamente dimenticata. Questi giorni ho avuto molto a cui pensare e sinceramente non so come dire alle altre della mia improvvisa partenza.

Prendo la mia roba ed esco frettolosamente in direzione dell'aeroporto. Alessandra e Claudia mi stanno aspettando e sto pregando affinché non mi uccidano. Con questi pensieri mi immergo nel traffico. Dopo circa un quarto d'ora, parcheggio e corro verso l'interno della struttura, ansiosa di rivedere le mie amiche. Scruto tra la folla e quando finalmente scorgo le loro due teste, non riesco a contenere la mia gioia. Grido, cercando di sovrastare il rumore della folla circostante e i passanti si voltano verso di me, guardandomi infastiditi, così imbarazzata mi scuso e mi affretto a raggiungerle, finché Ale mi vede e mi salta addosso, avvolgendomi in un caloroso abbraccio. Sembriamo tre idiote mentre saltiamo e ridiamo, ma non m'importa; sono felice di rivederle dopo mesi.

<forza andiamo!> suggerisco, dopo aver sciolto l' abbraccio e le aiuto con le valigie, avviandoci verso la mia auto.

Ale non smette di parlare un attimo e constato che non è cambiata di una virgola. Mi chiedo distrattamente da dove prenda tutto quel fiato per parlare così velocemente.

< ma vuoi stare zitta un secondo?> esclama Claudia infastidita e irritata.

<taci tu, bestia!> ribatte l'altra. Scuoto la testa ridendo e cerco di farle stare calme <vi prego non cominciate!> mi lamento, continuando a ridere. Scoppiano in una fragorosa risata e io inizio a guidare verso l'appartamento.

< eccoci qua!> mostro con orgoglio la casa alle mie nuove momentanee coinquiline.

Si guardano intorno meravigliate e mi affretto ad aggiungere< tu> indico la bionda< non ti azzardare a mettere in disordine, ti conosco> purtroppo è risaputo che Ale non ami l'ordine e spero vivamente che non metta a soqquadro questo appartamento visto che non ho molto tempo per curarla e pulirla come vorrei. Non sono una maniaca dell'ordine ma non amo neanche il caos, per questo cerco di sporcare il meno possibile. Le aiuto a sistemare i bagagli nella "camera degli ospiti", ricavata da una stanza vuota, e ci accomodiamo sul divano per rilassarci un po'.

< come va?> chiedo ad entrambe per avviare una conversazione.

< non c'è male ...> sussurra Claudia.

< non c'è male ?! indovina con chi si è fidanzata una certa persona> cantilena l'altra.

< raccontatemi tutto! Voglio sapere> saltello euforica.

< ti ricordi di una certo Giovanni? Ecco lui> riassume brevemente ()

< non ci credo ! come mai non lo sapevo?> brontolo contrariata.

< non ti arrabbiare!> si difende la bruna.< volevo dirvelo oggi ma sai quanto può essere insistente> termina la frase chiudendo gli occhi a fessura. < Ale mi hai detto che hai conosciuto un ragazzo .. è carino?> Claudia cambia velocemente argomento. < non è esatto dire che ho conosciuto un ragazzo. Gli sono finita addosso e adesso mi odia> sospiro frustrata. < mi sembra esagerato > < oh credimi mi odia davvero! Insomma, prima è antipatico poi mi salva da un ubriaco che tenta di stuprarmi ... > < cosa? Stavi per essere stuprata! Elisa ma che diavolo?> < senti te lo racconto un' altra volta ... comunque stavo dicendo ... mi salva e poi ritorna il solito stronzo di sempre. > poggio la testa tra le mani < forse gli piaci > le lancio un'occhiataccia. Si zittisce all'istante. < è carino almeno?> è carino? È perfetto. Ha due smeraldi al posto degli occhi, un sorriso che ti scioglie il cuore, tutto racchiuso in lineamenti marcati, ma allo stesso tempo eleganti. Ha una sorta di bellezza sovrannaturale, superata solo dalla sua stronzaggine, ma non lo ammetterò mai. < sì, ho visto di meglio> rispondo con noncuranza. < ah che peccato>alzo gli occhi al cielo e non posso fare a meno di pensare a quanto mi siano mancate.

La sera, ci ritroviamo al locale; io per lavorare , loro per divertirsi, naturalmente. Cerco tra la gente, senza farmi notare, quel ragazzo che da giorni non lascia i miei pensieri. Sfortunatamente non lo trovo, quindi, sospirando, mi volto per andare al bancone. Ad un tratto, il ragazzo,che stavo cercando, sbuca dai bagni con i vestiti stropicciati, i capelli disfatti e un sorrisetto soddisfatto sulle labbra. Di fianco si intravede una ragazza nelle sue stesse condizioni e non mi serve molto per capire cosa abbiano fatto. Sento una fitta allo stomaco e distolgo lo sguardo. < però! Guarda quel ragazzo Eli! Sei fortunata ad avere intorno dei tipi come quello> Ale indica Christian con un cenno del capo < chi? Christian?> le ragazze sgranano gli occhi < e quello lo definisci carino? Ma è da stuprare !> le do una pacca sul fianco e si ricompone. < dico solo che è un bel ragazzo > il mio umore è precipitato da quando i nostri sguardi si sono incrociati e non so se riuscirò a superare questa serata.

< stai bene?>mi chiede Ale, notando il mio cambiamento d'umore.

<sì,certo. Scusami devo andare in bagno> mi giustifico, allontanandomi in fretta verso i bagni. Apro la porta e mi precipito al suo interno chiudendola a chiave. Lacrime calde scendono lungo il mio viso. Ma perché sto piangendo? A malapena lo conosco. Perché sento come se il mio cuore si stesse spezzando per l'ennesima volta? Pensavo che ci tenesse a me, dopo tutto quello che mi ha detto e io sono cascata. Conosco questa sensazione, so cosa significhi credere in qualcuno e poi accorgersi che era tutta una menzogna. Ma questa volta non cadrò di nuovo, non posso più farlo.

Mi asciugo le lacrime con il grembiule che indosso, mi alzo dal pavimento e raggiungo la mia postazione, stampandomi sul volto un sorriso falso.

La serata dopo quell'episodio procede tranquillamente ed io riesco ad ignorare le continue occhiate di Christian a cui non ho dato la minima importanza.

Dopo che il Pub si è letteralmente svuotato, Ale e Claudia hanno preso un taxi e sono tornate a casa per riposare, visto il lungo viaggio che hanno dovuto affrontare, mentre io sto ripulendo e sistemando le ultime cose, prima di lasciare a mia volta il locale.

<perché mi stai ignorando?> Mi distrae dai miei movimenti una voce familiare, rompendo il silenzio. Io lo sto ignorando? Ma si sente quando parla? È lui che fa finta di non conoscermi.

<ti sbagli> ribatto distrattamente, continuando,appunto, ad ignorarlo.

< lo stai facendo anche adesso. Che succede?> maledizione! Adesso cosa m'invento?

< niente. E poi che t'importa?> dico acida voltandomi verso di lui.

< perché sei così complicata?> sbuffa.

< perché sei così coglione?> rispondo di rimando.

< cosa? Senti, se è per quello che ti ho detto l'altra sera ... dimenticalo, va bene? Non so cosa mi sia preso>afferma indifferente.

Io rimango senza parole e mi blocco. Mi giro e lo guardo furiosa.

< senti coso o come diavolo ti chiami! Io non ho pensato un secondo a quello che mi hai detto ...> mento< e poi chi diavolo ti credi di essere ? pretendi di avere tutti ai tuoi ordini, ma con me non funziona così! Quindi, fai finta che io non esista e sparisci dalla mia vita!>

< ma che ti prende? Sei impazzita? Tu dovresti sparire visto che ti diamo noi il lavoro. Sei solo una povera illusa se credi di contare veramente per ... > non gli faccio terminare la frase, perché la mia mano si scontra contro il suo viso, facendogli girare la testa di lato. Le mie mani tremano, non ho mai schiaffeggiato nessuno e non è una sensazione piacevole.

< come ti permetti? Non sai niente di me!> ormai sto gridando e le mie lacrime escono incontrollate. Gli lancio il panno che ho in mano e fuggo via dal locale con Christian che mi urla di fermarmi.

Il destino ci ha fatto rincontrare Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora