Sono passati circa due mesi dall'ultima volta che ho visto Christian, da quando l'ho cacciato da casa mia, dalla mia vita. Ha continuato a mandarmi messaggi e a chiamarmi ma io non gli ho mai risposto e ad un certo punto si è semplicemente arreso. Io ho iniziato la terapia e devo dire che ho fatto molti progressi, nonostante all'inizio fossi piuttosto scettica a riguardo. Ora sto meglio, riesco a uscire di casa senza il terrore di essere assalita e per questo devo ringraziare Eleonora che è riuscita a sbattere in galera quel bastardo. Chris non si è presentato neanche una volta in tribunale, neanche quella volta che ho testimoniato contro quei due vermi schifosi. Avrei voluto che lui fosse lì a incoraggiarmi, ma non c'era e infondo doveva aspettarmelo: gli ho detto delle cose orribili ed è logico che ora non voglia più avere a che fare con la sottoscritta. Mio padre mi ha raccontato della sua chiacchierata con Chris quando eravamo in Italia ed ho capito delle cose che avrei voluto capire prima di commettere questo enorme sbaglio. Ho provato a chiamarlo e a mettermi in contatto con lui,ma non mi ha mai risposto. L'unico aspetto positivo di tutta questa faccenda è che l'azienda per cui lavoravo con a capo Max è stata rilevata e comprata da Ed, il padre di Christian, e mi ha messo a capo delle pubbliche relazioni, perciò in questo momento ho l'agenda fitta di impegni tra lavoro e università che tutto sommato sta procedendo per il verso giusto.
Il suono del campanello mi risveglia dai miei pensieri, mi alzo dal divano e mi dirigo verso la porta, titubante. La apro lentamente e mi tranquillizzo quando incontro gli occhi familiari di Giorgio < buongiorno principessa! Pronta per uscire?> mi chiede con il suo solito buonumore. Sorrido e alzo gli occhi al cielo esasperata < quante volte devo ripeterti che odio quel soprannome?> gli chiedo con aria seccata < e poi Antonella non è gelosa o qualcosa del genere?> aggiungo, mentre prendo la borsa e la giacca < so che in fondo ti piace quando ti chiamo così> risponde con sorriso di scherno < e poi Antonella è la mia regina> ammicca verso di me e alzo nuovamente gli occhi al cielo < hai sempre la risposta pronta!> < ho preso dalla migliore> mi punzecchia. Chiudo la porta alle mie spalle e ci avviamo verso il parcheggio. < hai sentito Christian?> chiedo all'improvviso. Giorgio rimane un attimo stupito dalla mia domanda < ehm ... sì, ci sentiamo tutti i giorni> sento una fitta al cuore < ah ... > < cosa c'è?> < cosa?> < andiamo, so che c'è qualcosa che non va, perché non me ne parli?> lo guardo per un momento, poi abbasso lo sguardo < ho provato a chiamarlo in queste settimane, ma come temevo non mi risponde> < strano, non mi ha detto delle tue chiamate> rivolgo lo sguardo al mio amico < parlate di me?> dico con una punta di speranza nella voce < sempre. mi chiede sempre di te, come stai, cosa fai. è molto felice che tu abbia accettato la terapia. è orgoglioso dei tuoi progressi> mi spiega con un sorriso < allora perché non mi risponde?> ribadisco con voce sommessa < Elisa, ascoltami, di solito sai che sto dalla tua parte, ma questa volta ... insomma ...>< so che cosa ho fatto Giorgio> lo interrompo < l'ho trattato malissimo, gli ho dato dell'assassino e credimi mi pento ogni giorno delle mie parole e ora voglio solo sentire la sua voce> mi incolpo consapevole del dolore che ho causato al ragazzo che amo. < dov'è?> esordisco improvvisamente < cosa? io non lo so, non me l 'ha detto> < certo, non voleva che lo raggiungessi> deduco irritata. l'auto si ferma e io scendo furiosa. < dove vai?> mi urla Giorgio < vado alla villa dei Becker. voglio sapere dov'è Christian. devo parlargli> dico e mi affretto a raggiungere la villa.
dopo circa un quarto d'ora, finalmente la raggiungo e, dopo che la porta si è aperta, mi affretto a raggiungere l'interno < Elisa, cara, non aspettavo una tua visita > < sì, mi dispiace> Eleonora mi accoglie con un grosso sorriso e mi invita a prendere qualcosa da bere. < allora, cosa ti porta da queste parti?> durante il periodo della mia terapia , Eleonora mi è stata molto vicina, come se volesse rimediare a ciò che mi era accaduto, l'ho apprezzato molto. < io vorrei parlare con Christian> dico sicura e la donna si fermo con la mano a mezz'aria < mi dispiace ma non è qui> sorride nervosa < questo lo so, ma io ...> < Elisa, penso sia meglio se tu dessi a Christian un po' di tempo> mi consiglia < e poi anche se ti dicessi dov'è, non potresti comunque muoverti da qui> la guado confusa < cosa vorresti dire ?> < tieni> prende una lettera e me la porge < stamattina mi hanno chiamato dalla centrale. ci sono stati nuovi sviluppi sul nostro caso> < nuovi sviluppi? ma non avevamo spedito quei bastardi in carcere?> sto cominciando ad agitarmi ed Eleonora se ne accorge < Elisa calmati, sono dentro, non preoccuparti ... solo che ...> < solo che ...?> < qualcuno ha esposto una denuncia per te, per falsa testimonianza> mi comunica immersa nei suoi pensieri < e chi è?> la sprono a continuare < purtroppo una nostra vecchia conoscenza ... Rosa Weiss> < cosa? ma ... è la bibliotecaria!> realizzo dopo qualche minuto < cosa diavolo sta succedendo?!> urlo < non lo so , ma vuole qualcosa da noi e dobbiamo capire cosa. comunque lunedì dobbiamo stare in tribunale>
Il lunedì sccessivo, come stabilito, io ed Eleonora eravamo all'ingresso dell'aula di tribunale. Io sono agitatissima e nervosa, mentre Eleonora emana una freddezza inumana. Non posso credere che questa donna, pochi mesi fa, era nella mia stanza di ospedale a piangere in preda ai sensi di colpa. <pronta?> mi rivolge un sorriso rassicurante e io annuisco tesa. Entriamo nella stanza e il forte odore dei detersivi per la pulizia dei banchi mi pizzica il naso e soffoco qualche starnuto, come le volte precedenti. Maledizione non possono comprare dei detersivi profumati! < Certo che questo posto non è proprio adatto a te!> una risata profonda mi fa voltare e rimango immobile a fissare il ragazzo di fronte a me <Christian. ..>
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Il destino ci ha fatto rincontrare
RomanceChris ed Elisa, due ragazzi con vite apparentemente diverse, si incontrano quando la ragazza decide di trasferirsi lontana da casa, a causa di alcune vicende accadute e che la ritrovano come protagonista. Tra i due scoppia subito una forte antipati...