CAPITOLO VENTITRE

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Chris ridacchia e si precipita a raccogliere il libro < ogni volta che ti trovo da sola, hai sempre un libro tra le mani. Anche quella volta ... > la sua voce adesso è un sussurro < quando ho finto di non conoscerti, avevi dei libri, la tua barriera impenetrabile> un sorrisetto si fa largo sul suo volto, mentre rigira il libro tra le mani e io rimango in silenzio. Lo rimette al suo posto < mi dispiace, solo che ...> balbetto imbarazzata di essere stata scoperta < sei troppo, esageratamente curiosa!> ride, questa volta guardandomi ed è questa la mia rovina: i suoi occhi brillano sotto il riflesso della luce e io rimango incantata. Mi riprendo quasi immediatamente < io devo andare> mi affretto verso l'uscita della biblioteca < no! Elisa, dobbiamo parlare!> mi afferra un braccio, mentre io cerco di oppormi < io non voglio parlare con te!> mi lamento<invece parleremo, che tu lo voglia o no!> ringhia e mi zittisco all' istante < per favore > aggiunge dolcemente e mi lascio trascinare nel salotto, avvolto nel buio. < siediti accanto a me>mi fa posto sul divano in pelle bianco e io mi accomodo lontano da lui. Aggrotta le sopracciglia contrariato< non mordo mica!> ridacchia < io preferirei restare qui> dico decisa e con una punta di strafottenza < come preferisci. Allora, io volevo scusarmi ... >cerco di contestare ma mi ferma < so che l'ho detto troppe volte, ma questa volta voglio ricominciare d'accapo, come se non ci fossimo mai conosciuti. Ti dirò tutto ciò che vuoi sapere su di me, voglio che tu mi conosca e io voglio conoscere te. Permettimi di farlo, poi sarai tu a decidere. Solo tu. E io mi farò da parte> tutto ciò che voglio sapere? Sarà davvero disposto a dirmi tutto ciò che voglio? Sono sorpresa. Non avrei mai immaginato che fosse disposto a tutto questo per me. Lo sguardo incredula e scruto il suo volto alla ricerca di qualche traccia di ironia o divertimento, ma è assolutamente serio. < dico sul serio> aggiunge in tono quasi solenne < quindi, piacere Christian, ma puoi chiamarmi Chris> ammicca e mi porge una mano. Scoppio a ridere e allungo a mia volta una mano < piacere Elisa>. Scoppiamo nuovamente a ridere. < ci vediamo un film?> mi chiede dopo qualche attimo di silenzio < horror?> ammicco e lui sorride annuendo. Scegliamo un film e ci accomodiamo sul divano con coperte e pizza. Il film è uno dei più paurosi che abbia mai visto, ma con Chris accanto a me mi sento protetta,mentre lui per tutta la durata della proiezione non ha fatto altro che osservarmi, mettendomi a disagio.

< andiamo a letto?> Christian si stiracchia, mentre io piego le coperte < sì, sono stanca> ammetto, sbadigliando. Il suo sguardo si perde momentaneamente nel vuoto <bene, ci vediamo domani> mi schiocca un bacio sulla guancia e sale le scale. < Chris?> lo richiamo. Si volta confuso< dimmi>< posso ... posso dormire con te? Cioè, se non è un problema io ...> mi sorride < certo, ti aspetto nella mia camera> Dopo circa una decina di minuti, mi ritrovo impalata sulla soglia della camera di Chris, completamente paralizzata dalla figura snella e nuda di quest'ultimo. I pantaloni del pigiama li ricadono perfettamente sui fianchi e ha qualche tatuaggio sparso qua e là, saranno al massimo cinque o sei. Ma non ha freddo? Vengo distratta da una profonda e sonora risata < mi stai ammirando?> mi riprende, ridendo < cosa? Io ... no, certo che no>. Mi affretto a raggiungere il letto e mi sdraio accanto a lui, voltandogli le spalle e lasciando un notevole spazio tra i nostri corpi, ma con un movimento rapido, quasi felino, mi avvicina a lui, come un gatto con la sua preda. < hai paura?> mi chiede leggermente preoccupato. La sua domanda mi sorprende, anche se è piuttosto prevedibile: insomma, fino a due ore fa mi ero ripromessa di stargli alla larga e poi gli chiedo se posso dormire con lui. Che problemi ho? < no, affatto. Solo che ho il terrore di dormire sola. Faccio sempre degli incubi quando dormo sola> gli spiego con un pizzico di imbarazzo. Nessuno a parte la mia famiglia sa dei miei frequenti incubi e ammetterlo ad un'altra persona mi spiazza, soprattutto se si parla di Christian. < mi dispiace per i tuoi incubi. Comunque, perché ti sei messa così lontana? Da lì non puoi sentire la mia storia> mi sussurra all' orecchio, provocandomi una scia di brividi lungo la schiena. Maledizione! Spero non se ne sia accorto! Mi bacia la tempia e prende un profondo respiro. Bene, da questo momento le porte del passato di Christian mi saranno spalancate.

Buon pomeriggio con un altro capitolo! Siete pronti a scoprire il passato di Christian? finalmente scopriremo cosa o chi si nasconde dietro la sua figura emblematica. lo sapremo domani con un altro capitolo! XXX

Il destino ci ha fatto rincontrare Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora