Io e Sophia siamo in cucina a preparare il pranzo, mentre Gabriel gironzola in giro per la casa a fare telefonate.
<Allora ... tu e Chris quindi> si rivolge a me la ragazza, anche se sembra più un'affermazione che una domanda.
< Cosa?> la guardo confusa. < Non me la raccontate giusta voi due. Vi vedo sempre appiccicati. Qui gatta ci cova>
< ma quale droga usi?> sono sconvolta. Io e lui appiccicati? Mi ha solo confortato per via dell'incubo e di certo non per questo diventeremo sicuramente amici per la pelle.
Sophia ride numerosamente, guadagnandosi dei gesti poco carini da parte di Andrea che sta studiando sul tavolo della cucina.
< i ragazzi hanno detto che torneranno stasera quindi non dobbiamo aspettarli per pranzo> ci raggiunge Gabriel.
< ok> bisbiglio un po' delusa. Non so perché ma sento dentro di me una strana sensazione familiare. Pian piano mi sto affezionando a quel ragazzo e quei pochi momenti passati insieme sono impressi nella mia memoria. Odio sentirmi così, ho paura di affezionarmi a qualcuno che non potrà mai ricambiare i miei sentimenti, mi è successo una volta e non voglio ricascarci. Devo cercare in tutti i modi di evitarlo, così posso capire meglio la natura di ciò; sicuramente, o meglio, spero che tutto sia dovuto al fatto che è un ragazzo molto carino e attraente e mi rifiuto di credere ad altro.
Dopo pranzo, la giornata prosegue tranquilla, mentre io mi trascino da un lato all'altro della casa alla ricerca di un qualsiasi tipo di svago e non mi resta altro da fare che accettare l'offerta di Sophia di andare al centro commerciale. L'idea non mi entusiasma, anzi, perché odio fare compere, ma in assenza di altro mi accontenterò. Ho cercato anche di non pensare a cosa stia facendo Christian insieme a Giorgio, però l'impresa si è rivelata piuttosto ardua. Entro in auto e attivo il navigatore: non mi fido delle indicazioni di quella ragazza. Arrivate in centro, do un'occhiata in giro. sono davvero felice di essere qui, anche se per pochi giorni, ma mi sono ripromessa di ritornare il prima possibile. Sophia mi trascina al centro commerciale, impaziente e super eccitata all'idea di provare vestiti griffati, così mi limito a seguirla come un fedele cagnolino nella sua folle maratona di shopping, sbuffando di tanto in tanto,cercando una possibile via di fuga. Dopo circa tre ore in quell'inferno vengo ricompensata con l'acquisto di qualche libro in lingua originale.
< Io non capisco proprio come possa non piacerti lo shopping! E poi questo posto è il paradiso di ogni donna!>dice sognante la ragazza, prendendo posto ad uno dei tavolini presenti nella caffetteria.
< io invece non capisco la necessità di stare ore e ore in un camerino a provare dei vestiti che alla fine non comprerai> ribatto seccata, dopo la sua ennesima lamentela su quanto io sia una pessima compagna di spese.
< Okay farò finta di non aver sentito!> si mette scherzosamente le mani sulle orecchie. Sospiro esasperata e alzo gli occhi al cielo.
< sai cosa avevano in mente Giorgio e Christian ?> interrompo il silenzio, in attesa delle nostre ordinazioni.
< sinceramente no. Ma posso garantirti che il tuo amato è in buone mani> ridacchia.
< non è il mio amato!> mi difendo.< Allora perché ti interessa tanto sapere dov'è?> mi riprende, questa volta la serietà si è impadronita del suo volto. Mi ha preso alla sprovvista la sua domanda e non so come rispondere.
< non lo so> abbasso lo sguardo confusa e demoralizzata. Non so perché mi comporto così. Da quando l'ho conosciuto, non faccio altro che essere terribilmente emotiva, con uno sguardo è riuscito a oltrepassare le mie barriere fin dal primo momento. Prima di arrivare qui, avevo costruito il perfetto costume di scena da esporre al pubblico, ma adesso non so se questa cosa stia funzionando. La verità è che io non sono questa e chiunque mi conosca bene può confermarlo. Prima di quel maledetto giorno ero la tipica ragazza sorridente e felice della vita e ciò non è cambiato: sono ancora la ragazza romantica e sognatrice che sono sempre stata, la quale ha voglia di innamorarsi di nuovo, però ha anche una grande paura di soffrire e di ricominciare tutto da capo. Ho la testa piena di pensieri e solo due persone sarebbe in grado di aiutarmi e purtroppo non sono qui.
< Non c'è niente di male ad ammettere di avere una cotta. È normale: Christian è molto affascinante ed eccessivamente bello. Essere attratti da lui è più che lecito, solo ... permettimi di darti un consiglio ... > si avvicina lentamente a me < o impari a comprenderlo e a convivere con i suoi demoni o non ti avvicinare affatto>
< quali demoni?> domando curiosa.
< non sono io a dovertelo dire> sussurra a bassa voce.
< ti prometto che non lo dico a nessuno. Ti prego> la supplico.
< vedi ... > inizia, ma veniamo interrotte da una voce familiare < ragazze, finalmente vi ho trovate!> Andrea si affretta a raggiungerci e io vorrei strozzarlo. Infondo, forse è meglio così. Voglio che sia Christian a confidarsi con me e farò di tutto per guadagnarmi la sua fiducia. E così ho mandato al diavolo il buon proposito di evitarlo. Nel frattempo sono arrivate le nostre ordinazioni: uno yogurt per me e un pezzo di cheesecake alla marmellata di fragole per Sophia.
< Elisa perché hai preso solo uno yogurt? A pranzo non hai quasi toccato cibo> mi osserva di sottecchi la bionda e io mi agito sulla sedia < ehm ... non ho fame> ridacchio nervosa. Questa mia scusa non sembra convincerli, infatti mi guardano insistentemente. < okay ... > sospiro affranta < è una lunga storia>
< ti ascoltiamo> mi incoraggia Andrea e comincio a raccontare ...
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Il destino ci ha fatto rincontrare
RomanceChris ed Elisa, due ragazzi con vite apparentemente diverse, si incontrano quando la ragazza decide di trasferirsi lontana da casa, a causa di alcune vicende accadute e che la ritrovano come protagonista. Tra i due scoppia subito una forte antipati...