< Elisa, mi dispiace. So quanto ci tenevi a passare del tempo con lui> bisbiglia Sophia, visibilmente dispiaciuta <Sophia non stiamo insieme e poi forse è stato meglio così> Non ero ancora pronta a parlare di me a Chris e penso che lui se ne sia accorto a giudicare dal comportamento che ha avuto prima. < perché dici questo? Passami quella bottiglia> le passo il detersivo < mi ha chiesto di me. Insomma tu sai cosa ...> la mia voce si riduce ad un sussurro. La sua bocca forma una O e capisce immediatamente < io penso che dovresti parlarne il prima possibile. Infondo se vuoi che lui sia almeno tuo amico, dovresti farlo> mi consiglia cautamente < hai ragione. Ma non è una cosa semplice> sospiro. < io penso che invece ti farà bene> annuisco poco convinta e riprendiamo a riordinare.
< abbiamo finito finalmente> grida Giorgio dall' altro capo della stanza e Andrea sembra soddisfatto del loro lavoro. Sono completamente sporchi di polvere e hanno dei segni neri sul viso. Io e Sophia scoppiamo a ridere < andate a lavarvi prima che sporchiate tutta la casa> li avverte Sophia. Lasciano cadere gli stracci nei secchi pieni d'acqua e scompaiono dalla nostra visuale. < penso che anche noi dovremmo darci una pulita> Sophia si volta e senza far rumore mi avvicino di soppiatto, rovesciandole un secchio d'acqua fredda in testa. < tu. Sei. Morta!> grida la ragazza con voce stridula e mi insegue per tutta la cucina lanciandomi qualsiasi tipo di oggetto che riesce a recuperare. Io rido divertita fino a quando Sophia mi rovescia dell'acqua sulla mia testa, bagnandomi dalla testa ai piedi< ehi!> le urlo < così impari!> mi fa la linguaccia e corre al piano di sopra, prima che io possa avere tempo di reagire. Nel frattempo la porta di ingresso si spalanca, rivelando un Christian piuttosto sudato.
POV CHRISTIAN
Dopo quel disastro che hanno combinato nella MIA cucina, ho avuto il bisogno di farmi una bella corsetta,così mi sono cambiato con alcuni vestiti che avevo nella dependance e ho corso per un paio di chilometri, ripensando alla mattinata appena trascorsa con Elisa. Stavo finalmente per inserire un altro tassello del puzzle per riuscire a conoscerla ed ecco che quella rompipalle di Sophia chiama e siamo dovuti ritornare a casa.
Ora sono più calmo e rilassato e non vedo l'ora di tornare e rincontrarla. Apro la porta della villa e davanti a me si presenta una visione celestiale. Elisa è completamente zuppa dalla testa ai piedi e i suoi vestiti sono appiccicati al suo corpo formoso, lasciando trasparire tutta la sua figura.
Sotto la sua maglietta si distingue la forma del reggiseno e i capelli sono una attaccati alla testa. Mi guarda basita e imbarazzata mentre cerca di coprirsi il corpo con le mani. Resto a fissarla per qualche minuto, prima di trovare il coraggio di distogliere l'attenzione dal suo corpo.< noi ... ci siamo lasciati prendere la mano. Però è tutto pulito> si scosta e mi indica la cucina ordinata e ben lucidata< sì, avevo notato> ridacchio. Si scosta i capelli dalla faccia e se li raccoglie in una coda di cavallo con un elastico che aveva precedentemente al polso. La manica si solleva leggermente e ora posso vedere con chiarezza il tatuaggio di cui mi ha parlato: un piccolo libro aperto e una penna; non è un tatuaggio originale, ma rispecchia a piena la sua passione. <io vado a darmi una pulita> mi riscuote dai miei pensieri e io annuisco immobile, mentre l'osservo salire le scale per andare in camera. Cerco di riprendere un po' di lucidità mentale, respirando profondamente, ma l'immagine di poco fa mi ritorna lucida nella mente. < mio Dio, cosa mi succede? Sembro un adolescente in preda agli ormoni> farfuglio col fiato corto. Scuoto la testa e vado anch'io a farmi una doccia, prima di cena.
POV ELISA
<chi prepara la cena?> chiede Andrea, sedendosi sul divano accanto a Sophia, stampandolo un bacio sulle labbra. Distolgo lo sguardo e mi guardo intorno < potremmo prepararla io e Sophia> propongo < cosa? Io la cucina non la lascio a quella!> esclama Christian, entrando nel soggiorno e sedendosi accanto a me. <non dirmi che cucinerai tu> lo stuzzico < in realtà potremmo cenare fuori e ho in mente già il posto perfetto> un sorrisetto impertinente si allarga sul suo volto e io alzo gli occhi al cielo < è la vigilia. Sarà tutto pieno>
< non per me>
< Christian, so che non vuoi sentirtelo dire, ma solo perché sei tu, i posti non si libereranno con uno schiocco di dita > osservo.
< vuoi vedere?> mi provoca strafottente. Prende il cellulare e compone un numero, poi, inserisce il vivavoce e si posiziona al centro della stanza, così che tutti possano sentire. Dopo qualche squillo, una voce maschile attira la nostra attenzione verso il cellulare < pronto? Qui La Nuit, come possiamo aiutarla?>
< salve,vorrei prenotare un tavolo per stasera>
< quante persone?> chiede la voce metallica
< cinque persone>
< attenda> Christian ci osserva alquanto divertito e io ho l'istinto di togliergli quel sorrisetto con un pugno < mi dispiace, ma non ci sono posti disponibili> l'espressione di Christian rimane immutata e io ridacchio per la sua imminente figuraccia. < vorrà dire che la mia famiglia cambierà ristorante d'ora in poi> dice con nonchalance, sotto il mio sguardo attonito < signor Becker, è lei?>
<sono suo figlio>
< oh, allora potete venire quando volete. Si è appena liberato un tavolo> <grazie, arriderci> chiude la telefonata e sorride vittorioso, invece io sono piuttosto irritata dalla sua prepotenza < visto?>
< sei solo un pallone gonfiato> commento acida < ti piacerà> sorride. Sbuffo e insieme a Sophia mi rinchiudo in camera fino all' ora di cena.
<ragazze, dobbiamo andare> ci avvisa Andrea, bussando alla porta della nostra camera < arriviamo> urlo di rimando e mi sistemo per l'ultima volta i capelli e indosso degli orecchini,abbinandoli al mio vestito nero. <sei bellissima> mi dice Sophia, affiancandomi davanti allo specchio. Osservo il mio riflesso allo specchio : il vestito nero mi ricade morbido lungo tutto il mio corpo e il trucco di Sophia si intona perfettamente alla mia personalità. Scuoto la testa e mi allontano per aprire la porta < dovresti avere più fiducia in te stessa.> mi blocco. < ho fiducia in me stessa> mento, sfoderando un falso sorriso < sai che non è vero.> si avvicina a me e poggia le sue mani sulle mie spalle, guardandomi negli occhi < sei una ragazza così bella e determinata. Ti sei trasferita fin qui per inseguire il tuo sogno. Dovresti essere orgogliosa di essere ciò che sei> mi dice e io quasi mi commuovo < ti ammiro molto> aggiunge, sorridendomi < grazie Sophia> mi sorride < ora andiamo e conquistalo> mi fa l'occhiolino < Sophia!> strillo e scoppio a ridere.
Infondo alle scale, i ragazzi ci guardano esterrefatti quasi ammaliati e Sophia è raggiante. Io mi limito ad ammirare Christian di sottecchi che ha appena raggiunto gli altri, perfetto nei suoi jeans e nella sua camicia scura. Alza lo sguardo dal suo cellulare,i nostri occhi si incastrano e i suoi mi seguono e si spostano lungo tutto il mio corpo, mentre scendo le scale, cercando di non cadere con queste scarpe. Mi fermo a pochi passi da lui e lo supero,raggiungendo gli atri all' ingresso. Mi blocca per un braccio e mi avvicina a sé < sei bellissima> mi sussurro all' orecchio. Sgrano gli occhi e avvampo all' istante. < grazie> balbetto e ci avviamo in direzione del locale.
<domani voglio andare al mercatino di Natale!> strilla Sophia, leggermentebrilla. <qui fanno un mercatino?> mi rivolgo a Giorgio < certo. Ognianno organizzano questo grande mercatino di Natale, dove si possono vendere ecomprare oggetti usati> < un mucchio di cianfrusaglie in pratica> siintromette Christian. Durante la cena ci siamo rivolti delle semplici e fugaciocchiate e non mi ha quasi rivolto la parola. Questo ragazzo mi farà ammattire! < a me piacciono lecianfrusaglie> ammetto. < ci avrei scommesso> borbotta il ragazzo <però dopo avrei voglia di una bella nuotata> lo guardo torva < unanuotata? Ma Christian è inverno inoltrato! L'acqua sarà gelida!> < non nella mia piscina al coperto> mi strizzal'occhio e alzo per l'ennesima volta gli occhi al cielo.
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Il destino ci ha fatto rincontrare
RomanceChris ed Elisa, due ragazzi con vite apparentemente diverse, si incontrano quando la ragazza decide di trasferirsi lontana da casa, a causa di alcune vicende accadute e che la ritrovano come protagonista. Tra i due scoppia subito una forte antipati...