CAPITOLO QUARANTOTTO

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< è venuta sul posto di lavoro?> strilla Alessandra all' altro capo del telefono < già. E non è tutto. Mi ha chiesto ti tenere la bocca chiusa> < ma come si permette! Quella stronza > Ale lancia una serie di imprecazioni e io alzo gli occhi al cielo sorridendo < okay, basta, mia paladina> la interrompo ridendo. Mi segue < non voglio che lei rovini ciò che hai costruito con le tue stesse mani> < non succederà> affermo con decisione < sei molto forte> sussurra. Sospiro < lo so, ma sono cos' stanca Ale. Voglio che questa storia non ritorni sempre a intralciarmi la strada. Sembra che il destino ce l'abbia con me> mormoro < coraggio Eli! Ora hai Christian!> mi incoraggia < Christian ...> sussurro, poi mi copro la bocca con le mani < oh Dio Christian! Tra un po' starà qui> urlo e lancio il telefono sul letto in preda al panico < Elisa cosa succede?> gracchia la voce della mia amica <Ale ti richiamo> chiudo la chiamata e mi precipito in bagno. Qualcuno bussa alla porta < Chris scusami sono in ritardo> dico senza guardare. Sento delle risate alle mie spalle < bel modo di accoglierci> la voce di Alessandra e le risate di Claudia si diffondono nell' aria. Un sorriso radioso compare sul mio volto. < come ... cosa?> non riesco a terminare una frase di senso compiuto. <Sorpresa!> esclamano in coro. Mi commuovo e mi getto tra le loro braccia <ragazze non so cosa dire> < avevi bisogno di noi, dopo tutto ciò che è successo> < grazie> sussurro sulle loro spalle.

< cosa succede qui?> Christian interrompe il nostro momento. Si avvicina a me e mi bacia < loro sono Ale e Claudia> gli presento le mie amiche . < piacere sono Christian> . < vado a vestirmi, fate come se foste a casa vostra> sorrido < Cla devo farti vedere una cosa> si alza e mi raggiunge < mi raccomando fate i bravi> li avverto e sparisco nella mia stanza.

POV CHRISTIAN

< quindi sei il famoso Christian?> mi chiede Alessandra, alzando un sopracciglio. La sua presenza mi mette a disagio e devo stare attento a come comportarmi; è la migliora amica di Elisa e voglio andarci d'accordo, inoltre non voglio crearle altre preoccupazioni < a quanto pare> mormoro con una punta di sarcasmo < senti Christian voglio essere chiara con te. Elisa ha sofferto molto negli ultimi due anni e non voglio che rimanga ferita di nuovo> mi confida. I suoi occhi sono fissi nei miei e posso vedere l'affetto che provo per la mia ragazza <ultimi due anni?> chiedo perplesso. Annuisce < non ti ha raccontato di Camilla suppongo> osserva sovrappensiero < vedi Camilla ed Elisa erano amiche fin dall' infanzia> inizia a raccontare < un giorno però Camilla incontrò un ragazzo e i due si innamorarono. E da qui le cose cominciarono a precipitare> si ferma di colpo e si alza, rivolgendo la sua attenzione alle foto appesa al muro < il ragazzo aveva una forte dipendenza dalla cocaina e ben presto anche Camilla cominciò ad assumerne in dosi sempre più massicce, fin quando un giorno ...> la sua voce si affievolisce < un giorno ... ?> la sprono a continuare. < un giorno la trovarono stesa sul pavimento priva di vita. Aveva assunto un dose troppo elevata e il cuore non ha retto. Elisa ne fu devastata> sento una stretta allo stomaco < nessuno ha provato ad aiutarla?> chiedo incredulo < pensi che Elisa non ci abbia provato? > dice retorica <Dio se ci ha provato> scuote la testa < quella ragazza ha fatto di tutto per tirarla fuori dai casini> mi spiega rammaricata < persino i suoi genitori ci avevano rinunciato. C'era dentro fino al collo, Christian. Non usciva mai di casa e aveva sempre quell' espressione trasognata tipica dei tossici> la sua voce è dura come il marmo e gelida come il ghiaccio, traspare disgusto e delusione. < Elisa andava a trovarla tutti i giorni e alla fine riuscì a convincerla a recarsi in un centro di riabilitazione> questa rivelazione mi lascia senza fiato. ora capisco perché ha insistito ad aiutarmi al centro e perché si è dimostrata così comprensiva nei confronti di mio fratello, senza neanche un pizzico di giudizio. < sai è molto testarda> ridacchia Alessandra e io la seguo < puoi dirlo forte> concordo. < fu proprio Elisa ad accompagnarla in clinica e fu lei a trovarla morta. Fu uno shock per tutti. Scoprimmo in seguito che veniva picchiata ripetutamente dal ragazzo> si blocca e lancia un'occhiata alle scale. Seguo il suo sguardo. < è stato un periodo difficile per lei. Immaginava il suo matrimonio con Camilla al suo fianco> abbasso lo sguardo sui miei piedi. < è orribile> riesco a dire < già. Elisa è una ragazza molto sensibile e si crede la paladina della giustizia, ma purtroppo non puoi salvare tutti, senza salvare prima se stessi> corrugo la fronte < cosa significa?> sospira < Elisa deve imparare a pensare a se stessa>. < ehi cosa fate? Avete delle facce> Elisa ci raggiunge nel salotto, interrompendo la conversazione. < noi ...> balbetto < lo stavo avvertendo> Alessandra si stringe nelle spalle < feriscile e ti spezzo le gambe> ammicca e io ridacchio nervoso. Elisa scoppia a ridere < Ale così lo spaventi> < Già. La vuoi smettere di importunare la gente?>la riprende Claudia < ma stai zitta> ribatte l'altra < non cominciate> le ferma Elisa, poi apre la porta < venite, vi faremo da guida per un giorno> sorride e ci precipitiamo fuori dal palazzo.

Il destino ci ha fatto rincontrare Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora