< io e Conor eravamo complici in qualsiasi bravata. Questi dieci anni per me sono stati terribili. Era come se avessi perso un pezzo di me> mi spiega immerso nei pensieri < poi è arrivato Andrea. Per me è quasi come un estraneo anche se in questo periodo ci stiamo avvicinando> mi confida, sussurrando le ultime parole come in una confessione < non riesco a capire una cosa ...> dico sovrappensiero < cosa?> < Andrea è figlio di tuo padre e di sua madre. Andrea mi ha detto che è morta, giusto?> prende un profondo respiro e posa la tazza sul tavolino accanto al divano < vedi, quando ero piccolo, avevo circa quattro, una delle aziende più importanti dell'epoca stava attraversando una profonda crisi finanziaria e il proprietario cercava degli afferenti. Mio padre comprò l'azienda e in quel contesto conobbe Amanda ...> inizia a raccontare < la madre di Andrea> lo interrompo. Annuisce < mia madre era impegnata con il lavoro e non dedicava molto tempo alla famiglia. Mio padre iniziò una relazione con questa donna e nacque Andrea, ma mio padre insabbiò il tutto e disconobbe il bambino> stringe le mani in un pugno serrato. < povera Eleonora> < alla morte di Amanda circa dieci anni fa comparve Andrea e mio padre gli diede il suo cognome. In quel periodo noi eravamo in Italia e mio padre qui. Per mia madre fu un brutto colpo, se contiamo anche la scomparsa di mio fratello e il mio alcolismo> provo un senso di compassione per quella donna. L'ammiro per la forza che ha dimostrato nell' affrontare questi eventi. < per questo odio i tradimenti. Mia madre entrò in una profonda depressione. Ho odiato mio padre e me stesso per anni. Poi sono cresciuto e ho messo da parte il risentimento nei confronti di mio padre> < ma non per te stesso> bisbiglio < Christian il tuo alcolismo, le cose brutte che hai fatto ... > poggio la mia tazza accanto a quella di Christian e poggio una mano sul suo viso < eri piccolo e immaturo. Non capivi cosa stessi facendo. Ora sei adulto e cerchi di rimediare. Stai aiutando quei ragazzi e questo ti fa onore. Sono molto orgogliosa di te, Chris> mi prende la mano e la stringe nella sua < non mi perdonerò mai. Elisa io capivo cosa stavo facendo, volevo le attenzioni dei miei genitori e pensavo che così sarei riuscito ad averne. Quando scoprii della depressione mi sono sentito una merda. Ho chiamato un centro e mi hanno aiutato . ma il tradimento di mio padre andò avanti per mesi e non si curò dei problemi di mia madre. Che essere schifoso. Non so come mia madre abbia potuto perdonarlo> il disgusto che emana la sua voce mi fa venire i brividi. Non pensavo provasse tanto rancore per suo padre. Ho passato in quella casa un po' di tempo e non vedevo l'astio di Chris nei suoi confronti. Ha detto che quel risentimento è stato messo da parte, ma non ne sono del tutto convinta. Se quel sentimento è ancora vivo in lui, è molto bravo a nasconderlo. < per questo quando ti ho raccontato di Luca ti sei arrabbiato così tanto?>annuisce nuovamente. < non lo tollero. Il tradimento è una cosa ignobile, soprattutto di un amico. Come diavolo hanno fatto a guardarti negli occhi mentre loro ti pugnalavano alle spalle?> mormora con rabbia sommessa < Christian io sono contenta che sia successo>lo fisso negli occhi < perché mai dovresti essere contenta?> mi chiede confuso < perché ho conosciuto te> alza lo sguardo nei miei occhi< ti amo> sussurra < ti amo, Chris> sorrido. Traccia il contorno delle mie labbra, poi,con un movimento fulmineo si avventa sulla mia bocca e ci uniamo in un bacio passionale. Le sue mani scivolano sotto la mia maglia, mentre le mie si posano sul suo petto. Si sdraia su di me, non staccando la sua bocca dalla mia, i nostri respiri diventano sempre più affannosi. Cerca di sfilarmi la maglia, ma lo fermo. Si stacca e mi guarda disorientato < cosa succede?> bisbiglia a pochi centimetri dal mio viso, con il respiro pesante. Arrossisco < io ...> balbetto, mentre le guance si tingono di rosso. Sembra capire < ti vergogni?> annuisco lievemente < Elisa, non vergognarti di te stessa. Sei meravigliosa, credimi> mi guarda dritta negli occhi, con aria venerante e continua ad alzarmi la maglietta. Prendo coraggio. Lo aiuto a sfilarla, ma mi copro immediatamente < non coprirti ti prego. Sei bellissima> mormora contro il mio collo, lasciando una scia di baci umidi. Si sfila la maglia e il suo petto nudo mi lascia senza fiato, anche se mi sono scontrata contro di esso già un sacco di volte. Si infila tra le mie gamba, continuando a baciarci il collo fino a scendere al di sopra dei pantaloni. I nostri sospiri si diffondono nel salotto. Il momento si fa più fremito, coinvolgente e io mi sento completamente sopraffatta da queste ondate di nuovi sensazioni, che neanche Luca è riuscito a provocare in me in tre anni. Mi slaccia il reggiseno e lo butta dall' altro capo della stanza. Ma proprio nel momento in cui Christian si sta togliendo i pantaloni, il suono del campanello ci fa distaccare. Ci guardiamo negli occhi per qualche istante, indecisi sul da farsi < vado ad aprire, intanto cerca i vestiti sparsi per il salotto> ammicca e io scoppio a ridere. Salta giù dal divano e io lo seguo; vado alla ricerca dei vestiti, gattonando sul pavimento. Mentre infilo la maglietta delle voci si diffondono < ehi ragazzi, stavate scopando?> Giorgio entra di soppiatto nel salotto ignorando gli avvertimenti di Christian < dov' è Elisa?> chiede Sophia. < sono qui> compaio da dietro il divano sotto le occhiate maliziose degli altri. Arrossisco e mi nascondo dietro il mio ragazzo < smettetela di fissarmi!> strillo imbarazzata, scatenando l'ilarità generale.
Christian ride e scivola dietro di me, abbracciandomi e schiacciandomi contro il suo petto nudo < dovresti mettere una maglia> gli suggerisco ancora imbarazzata < perché?> alza un sopracciglio < perché ...> balbetto, non sapendo cosa dire < ti eccito?> sgrano gli occhi a quelle parole e mi volto, alzando il capo. Scoppia a ridere di fronte alla mia reazione < va bene, vado a mettermi la maglia prima che qualcuno mi scopi con gli occhi> ammicca e io mi sento andare a fuoco. < stronzo> borbotto sottovoce, ma a quanto pare mi sente e scoppia a ridere < mai affermato il contrario, piccola> alzo gli occhi al cielo e raggiungo gli altri in cucina.
< allora cosa stavate facendo prima del nostro arrivo?> bisbiglia Sophia, per non farsi sentire dagli altri. Sospiro e lei sgrana gli occhi < non mi dire che abbiamo davvero interrotto qualcosa?> strilla allarmata, attirando l'attenzione dei ragazzi < che volete voi? Continuate a guardare quella scatola luminosa> < come siamo dolci oggi> brontola Christian. Andrea li lancia un'occhiataccia e il ragazzo alza le mani. < non lo so. Però sono contenta che siate arrivati> sussurro < non volevi? Sai che se non vuoi non devi farlo per forza> dice Sophia, con voce comprensiva < sei uscita da una relazione importante, credo sia giusto essere un tantino ....> si interrompe < come dire ... cauti, ecco> scuoto la testa < non è per questo Sophia> spiego con voce tremante < io non l'ho mai fatto> confesso. Mi guarda come se fossi un alieno < cosa? Cosa intendi con " non l'ho mai fatto"?> questa volta la guardo io stranita < cosa vuoi che intenda?> alzo un pochino la voce, mantenendola comunque al minimo < che succede lì?> si gira Chris preoccupato. < niente> liquido la faccenda e sorrido. Assume una smorfia scettica, ma continua a parlare con Giorgio < sei vergine?> chiede Sophia senza mezzi termini < cosa ne dici?> sbotto sarcastica e irritata. < io ... non lo sapevo. Pensavo che con Luca ... insomma, dopo tre anni> < io non volevo> la stronco < lui era così insistente e mi ha dato la sensazione che volesse solamente vantarsi con i suoi amici. In effetti era proprio così> inarco un sopracciglio con l'amarezza nella mia voce. < cosa vuoi dire?> < diceva in giro che io non ero più vergine da un po' ormai, quando in realtà non era vero> sospiro e vado al lavandino, dove sono immerse nell' acqua le tazze da lavare. Apro il rubinetto e verso del sapone sulla spugna, cominciando a pulire delicatamente le tazze. < ma con che razza di stronzo ti sei messa?> sbotta nervosa Sophia < credimi, me lo chiedo anch'io. Vedo Christian e mi domando cosa abbia fatto per meritarmelo. Eppure lui sembrava così stronzo > sorrido, ripercorrendo nella mente le immagini dei nostri primi incontri. Guardo il ragazzo seduto sul divano e sorrido. Chris si sente osservato e si volta, incontrando il mio sguardo. Ammicca e mi sorride, poi torna a parlare con Giorgio < appunto sembrava> concorda Sophia. < e poi> aggiunge, affiancandomi < sei una persona straordinaria e meriti tutto ciò che stai avendo. Ora niente e nessuno potrà portartelo via> mi incupisco < non credo proprio nessuno> la correggo, spostando le tazze su un ripiano asciutto. Sophia segue i miei movimenti con lo sguardo e corruga la fronte < c'è qualcosa che devi dirmi Elisa?> annuisco < voglio chiederti una cosa> mi avvicino a lei. < certo, tutto quello che vuoi, lo sai> respiro profondamente < Christian mi ha detto che all' inizio usciva con delle ragazze>< non sarai mica gelosa?> chiede Sophia interrompendomi < no, ascoltami. Volevo chiederti, tra queste c'è per caso una ragazza di nome Marta?> resta in silenzio e mormora il suo nome più volte < vediamo, aspetta un secondo > si concentra per qualche minuto poi solleva lo sguardo < Marta Caioli?> i miei timori vengono confermate con la pronuncia del suo nome sulle labbra di Sophia. Impallidisco di colpo < merda, lo sapevo che c'entrava lei. Ancora > mormora più a me stessa che alla mia amica < Elisa, stai bene?> chiede Sophia, correndo verso di me, che intanto mi sono appoggiata al tavolo, bianca come un cencio. < Marta. La ragazza di cui ti ho parlato> Sophia spalanca gli occhi incredula < non mi dirai che ...> si ferma e si copre la bocca con le mani < Marta, la ragazza di Luca e una delle ragazze di Christian sono la stessa persona> concludo e mi siedo sulla sedia, ancora incredula.
Buonasera con questi due capitoli! Spero vi piacciano XXX
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Il destino ci ha fatto rincontrare
RomanceChris ed Elisa, due ragazzi con vite apparentemente diverse, si incontrano quando la ragazza decide di trasferirsi lontana da casa, a causa di alcune vicende accadute e che la ritrovano come protagonista. Tra i due scoppia subito una forte antipati...