Siamo abbracciati e nudi sotto le coperte ed Elisa esamina attentamente i miei tatuaggi, tracciandone il contorno < mi piacciono i tuoi tatuaggi. Sono singolari> commenta e io scoppio a ridere < singolari?> corrugo la fronte divertito. Annuisce e i suoi capelli mi solleticano il mento. < vai in palestra?> esordisce ad un tratto e io sghignazzo < ti riferisci al mio corpo statuario?> ammicco e lei arrossisce < sei un'idiota> < comunque faccio boxe. Ho un personal trainer che mi aiuta ad allenarmi> le spiego, poi le bacio i capelli < non immagineresti mai chi è il mio allenatore, o allenatrice> la stuzzico e lei mi rivolge un'occhiata di fuoco. Sghignazzo divertito < Chris!> strilla ridendo < è Giuliano il mio allenatore> rivelo e lei mi fissa incredula < Giuliano è un allenatore? Ecco perché non parla> osserva seria ma io non riesco a trattenere il mio divertimento < non parla? Credimi parla fin troppo> ridacchia. < volevi sapere cosa mi ha detto tua madre> dice ad un tratto e io annuisco.
POV ELISA
< tra poco è il compleanno di Clarissa> mi informa con disinteresse < oh non lo sapevo> giocherella con la sua fede < festeggeremo con alcuni amici di famiglia e come avrai certamente notato, casa nostra non è più un luogo adatto per te. L'altra sera hai quasi compromesso il rapporto tra mio marito e mio figlio> <non vuoi che io sia presente alla festa di tua figlia perché grazie alla signora Weiss tutti sanno chi sono e non puoi permetterti di rovinare il nome della tua famiglia,inoltre vuoi evitare che ci siano disaccordi tra suo marito e il mio ragazzo, giusto?>inarco un sopracciglio e lei mi osserva ammirata, poi annuisce < sei sveglia> si complimenta. Faccio una smorfia, irritata < quindi secondo lei, dovrei dire di no ad una bambina che, come sai, mi adora?> chiedo sbalordita < esatto> conferma senza batter ciglio. Mi sporgo sulla scrivania < non posso farlo> sospira < Elisa ti prego> mi supplica Sorrido amara < sa cosa le dico? Ha ragione lei> sospiro rassegnata < quello non è il mio ambiente> abbasso lo sguardo < farò ciò che mi ha chiesto>
< questo è quanto> mormoro quasi senza fiato, dopo aver raccontato il mio colloqui con sua madre. Mi fissa sbalordito e incredulo < non ci posso credere che è venuta nel tuo ufficio e ha detto tutto questo> sussurra a bassa voce, come se gli facesse male sentire uscire queste parole dalla sua bocca < Chris tua madre ha ragione> sospiro sconfitta. Mi fissa stordito < fammi spiegare> aggiungo prima che possa sclerale, come suo solito < voglio dire, tua madre vuole che la sua famiglia sia unita e sta cercando di eliminare tutto ciò che compromette questa unione> gesticolo < e io sono un ostacolo per lei e per tuo padre> ammetto con aria desolata e colpevole. Scuote la testa < in che modo saresti l'ostacolo? Mio padre ha compromesso l'unione della mia famiglia molti anni fa, con Amanda. È lui il problema, non lo capisci?> il suo corpo si irrigidisce e io gli accarezzo un braccio per farlo rilassare < Chris, penso che al matrimonio non verrò. Non voglio rovinare la festa a Sara e Conor.> lo informo a bassa voce. Volge lo sguardo su di me, con sguardo furioso < non permetterò di trattarti in questo modo. Insomma perché con te si comportano in questo modo? Anche Sara non ha una famiglia facoltosa alle spalle, proprio come te> si interrompe, timoroso della mia reazione di fronte alla sua osservazione. < hai ragione, anch'io ho pensato la stessa cosa. Ho pensato che sono io il problema, non la mia famiglia> mi stringo nelle spalle, impedendomi di non piangere. Non voglio più farlo. Sospira frustrato e si passa una mano tra i capelli < Elisa, perché ti sei arresa con mia madre? Non è da te gettare la spugna. Pensavo che ti saresti presentata lo stesso> sorride amaro e io annuisco < Chris, bisogna capire quando è il momento giusto di gettare la spugna. Questa è una cosa troppo grande per me. Non posso piacere a tutti> abbasso lo sguardo < tu piaci a tutti invece. Piaci a me e fidati, mi piacciono poche persone> mi confida e ammicca, mentre io scoppio a ridere, dandogli un pugnetto sul braccio. Scoppia a ridere e rimaniamo abbracciati, fino a quando il sonno non mi porta nel mondo dei sogni.
Il resto della settimana trascorre limpido e la vicenda di Eleonora e della festa sembra ormai dimenticata. Oggi pomeriggio ci sarà il matrimonio di Sara e Conor e sono ancora indecisa sul da farsi < devi venire!> questa è la frase che Christian mi ha ripetuto per tutta la settimana e puntualmente alzavo gli occhi al cielo alquanto infastidita dalle sue pressioni < Chris non verrò in un posto dove tutti mi odiano> gli ripetevo irritata. Lui invece si limitava a scrollare le spalle contrariato. E così, mi ritrovo a fissare un vestito perfetto per il matrimonio nella vetrina di un negozio, indecisa se comprarlo o meno. < dovresti comprarlo. Sono sicuro che ti starà benissimo> bisbiglia Chris al mio orecchio. Osservo il vestito e devo ammettere che mi piace molto. È corto a tubino, di un nero intenso, senza spalline. < non lo so> sbuffo, continuando ad ammirare l'abito. Mi prende per mano e mi trascina all'interno del negozio < provalo, o altrimenti lo compro io che ti piaccia oppure no> inarca un sopracciglio e io mi arrendo di fronte a quella minaccia < okay> alzo le mani in segno di resa e chiedo alla commessa se hanno anche la mia taglia. Dopo avermi consegnato la taglia giusta vado ai camerini, seguita da un Christian curioso e soddisfatto < vuoi entrare con me?> gli dico provocante. I suoi occhi si illuminano a festa e annuisce convinta < certo, contaci> ammicco e mi infilo nel camerino prima che abbia il tempo di replicare, ma posso sentirlo ridacchiare. Alzo gli occhi al cielo e mi cambio. È molto aderente, ma comodo. Mi osservo allo specchio e posso dire di ritenermi soddisfatta, decido quindi di uscire e farmi vedere da Chris, ma poi ci ripenso; voglio che sia una sorpresa. Così mi infilo i miei vestito e approfitto della distrazione del mio ragazzo per pagarlo. < vorrei prendere quest'abito > dico alla cassa e prendo i portafogli dalla borsa < oh, quest'abito è già stato pagato> mi sorride gentile. Corrugo la fronte e lei mi indica qualcuno alle mie spalle. Mi volto e trovo Chris a fissarmi divertito < odio quando fa così> borbotto sotto voce, ma la ragazza oltre il bancone ci guarda divertita < sa, è fortunata ad avere un ragazzo così> mi confida. Sospiro < lo so> concordo. Prendo la busta e saetto fuori dal negozio < pensavi davvero di farla franca?> sorride soddisfatto il ragazzo < ti odio!> borbotto imbronciata come una bambina capricciosa < anch'io ti amo> sghignazza e io non riesco a mantenere il broncio quando è di buon umore. < hai deciso cosa farai?> risponde serio. Scuoto la testa < non voglio rovinare la festa a nessuno> sussurro < Elisa, loro ci tengono alla tua presenza. Ci rimarranno male> rivolgo uno sguardo incerto < tu dici?> < certo> conferma < allora verrò> decido e spero di non pentirmene.
< sei bellissima> dice ammirato Chris, quasi senza fiato. Arrossisco violentemente e scoppia a ridere < smettila!> strillo imbarazzata dal suo sguardo desideroso su di me. È rimasto molto colpito dall'effetto dell'abito su di me e continua a vantarsi del fatto che l'avevo detto. < dove si terrà il matrimonio?> chiedo sulle spine e anche un po' ansiosa < nel giardino dei miei. Non lo hai mai visto tutto, ma posso garantirti che è enorme> mi assicura e io annuisco < ne sono certa> concordo e mi rivolge un'occhiata fugace. < sai ci saranno anche Sophia, Andrea, Giorgio e Antonella> sorride e io spalanco gli occhi per la sorpresa < Sophia e Andrea sono tornati?> annuisce. Sophia e Andrea sono partiti per un viaggio di lavoro per conto di Gabriel e sono stati via più del dovuto. Sicuramente voleva non passare del tempo insieme, visto che con il lavoro e lo studio non si vedono molto spesso < almeno non sarai sola> riflette < già, non posso farcela altrimenti> sospiro più sollevata.
Arrivatidi fronte all' imponente villa sento salire l'agitazione. < sta'tranquilla> mi bacia delicatamente < pronta a spaccare il mondo?>sorride divertito < il mondo o la tua famiglia?> ridacchio nervosa.Scuote la testa ed esce dall' auto, poi viene ad aprirmi la portiera e mi aiutaad uscire, per via delle mie scarpe alte < che gentiluomo> lo scherniscoe lui mi strizza un occhio < per le mia dolce fanciulla ...> mi bacia ildorso della mano < questo e altro> mi sorride e io mi sento battere forteil cuore. Ci voltiamo in direzione della villa e veniamo travolti da due paiadi occhi che ci lanciano sguardi di fiamma. Deglutisco, ma alzo la testa ecammino orgogliosa con Chris al mio fianco, sorpassando i padroni di casa conpasso lento e deciso < che lo show abbia inizio!> mormoro.
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Il destino ci ha fatto rincontrare
RomanceChris ed Elisa, due ragazzi con vite apparentemente diverse, si incontrano quando la ragazza decide di trasferirsi lontana da casa, a causa di alcune vicende accadute e che la ritrovano come protagonista. Tra i due scoppia subito una forte antipati...