CAPITOLO SETTANTOTTO

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I giardino è arredato con classe ed eleganza e non ho dubbi su chi abbia organizzato l'intero evento. < io devo andare accanto a mio fratello, tu puoi sederti qui> mi indica una sedia vuota e mi sorride per rassicurarmi < okay> mormoro insicura, ma non appena vedo Sophia e gli altri i miei occhi si illuminano e corro ad abbracciarli < mi siete mancati così tanto> abbraccio la biondina < Elisa! Sono contenta di vederti. Anche se, devo essere sincera, avrei preferito restare in Francia un altro po'> confessa maliziosa. Rido < siete stati in Francia? Da soli?> inarco un sopracciglio < a Parigi!> esclama con aria sognante < la città dell'amore! È stato tutto perfetto> strilla e io con lei. < Signore> si avvicina Giorgio < dobbiamo appoggiare le nostre chiappe sulle sedia> annuncia e scoppiamo a ridere. Antonella gli da una gomitata < Giorgio ti prego> dice esasperata, ma ha l'aria divertita. < Chris mi ha detto di sederci lì> indico il posto in cui mi ero accomodata poco prima e tutti mi seguono, mentre chiacchiero allegramente con le ragazze.

< quindi tu non dovresti essere qui?> osserva Sophia con espressione quasi disgustata < secondo me hai fatto bene a venire qui> dice invece Antonella con una punta di entusiasmo. Sospiro < non lo so. A proposito tua madre come ha reagito alla notizia?> cambio velocemente il discorso. Arrossisce, poi scoppia a ridere < la vedi in giro?> chiede, abbassando il tono di voce. Osservo le persone presenti alla cerimonia ed effettivamente noto che la Signora Weiss non è presente. Scuoto la testa <vuoi sapere perché?> si avvicina < ha detto che preferirebbe morire piuttosto che essere qui e sapere che sua figlia sta con un "comune mortale"> ride e io mi lascio trasportare da una sonora risata generatrice.< la cerimonia sta per cominciare. Preghiamo i signori e le signore di accomodarsi, prego> il sacerdote annuncia l'inizio della celebrazione e noi ci accomodiamo sulle nostre sedie. Osservo Conor e Christian all' altare e sorrido. Conor è nervoso e suda freddo, mentre tamburella sul pavimento con il piede e Christian trattiene a stento le risate. Alzo gli occhi al cielo. È sempre il solito! La musica del pianoforte riecheggia nell' aria e la sposa fa il suo ingresso trionfante lungo la navata, improvvisata con un lungo tappeto bianco e petali di rosa che la conduce al suo futuro marito. È meravigliosa con il suo abito da principessa e un sorriso emozionato. Conor rimane incantato, così come tutti i presenti. Passo dopo passo si avvicina all' altare e tutti gli occhi sono puntati su di lei. Arriva alla mia altezza, sorride e mi fa l'occhiolino, poi mima un grazie con le labbra. Christian aveva ragione: loro mi vogliono bene. Sento gli occhi di Christian su di me, mi volto e noto che mi sta fissando con insistenza con sguardo perso e un sorrisetto sul volto. A cosa starà pensando? Corrugo la fronte, ma lascio perdere e mi godo la toccante cerimonia.

Dopo la funzione, gli invitati si spostano nel tendone allestito poco distante. < ti sono mancato?> la voce di Christian mi fa sorridere < sinceramente no> lo prendo in giro e posso percepire l'ombra di un suo sorriso. < dove ci sediamo?> chiedo mentre guardo i vari invitati che prendono posto < vediamo, ah sì stiamo con gli altri. Seguimi> mi prende per mano e mi trascina al tavolo dove sono seduti i nostri amici. Durante la cena chiacchieriamo animatamente e Sophia ci racconta la loro fuga d'amore < è stato meraviglioso> commenta Sophia con aria trasognata e devo ammettere di essere un po' invidiosa. Lei non ha problemi con Eleonora ed Ed, perché è la figlia di un loro caro amico. Non deve sforzarsi di essere all'altezza delle aspettative, perché lo è senza il minimo sforzo. < Elisa stai bene?> sussurra Chris al mio fianco e io trasalisco < certo> sorrido.

POV CHRISTIAN

Elisa osserva i ragazzi ballare sulla pista da ballo, immersi in un noiosissimo lento, con sguardo trasognato, la stessa espressione che assume quando è immersa nella lettura. Mi sento uno stronzo, perciò faccio indietro la sedia, attirando la sua attenzione. Si volta spaventata < dove vai?> mi chino e allungo un braccio < mi concede l'onore di un ballo?> alza lo sguardo sulla mia faccia e sorride. Annuisce e mi afferra la mano e io la trasporto dolcemente in pista dove le avvolgo una mano in vita e la faccio volteggiare a ritmo di musica < io non so ballare > ammette imbarazzata, mentre si aggrappa a me e cerca di seguire i miei passi <non preoccuparti. Segui me> fortunatamente o sfortunatamente, non saprei, mia madre mi ha fatto frequentare delle lezioni di ballo in onore di cene e balli d'affari. Non sapevo che mi sarebbero tornate utili. Gli sguardi di alcuni curiosi mi fissano divertiti e io mi chiedo perché diavolo lo sto facendo. Poi lo sguardo di Elisa si posa su di me. Mi scruta con i suoi occhi grandi e neri e il suo sorriso dolce mi fa incantare; ed è allora che tutti i pezzi tornano al loro posto. È per lei. Tutto ciò che ho fatto o che farò, sarà solo per lei e non potrei esserne più felice e onorato. < ti sei incantato?> chiede divertita e io ridacchio < mi incanto sempre ad ammirarti> le bisbiglio ad un orecchio e lei arrossisce. < sai, sei davvero sexy con lo smoking> mormora con un sorrisetto beffardo e io scoppio a ridere. < anche tu sei sexy> ammicco. < a cosa pensavi durante la cerimonia?> mi fissa curiosa < avevi uno sguardo da ebete> scherza. Corrugo la fronte, non sapendo di cosa diavolo stia parlando, poi mi illumino < forse dovresti dire a chi stavo pensando?> l'attiro a me < stavo pensando a quando un giorno attraverserai tu quella navata e io starò ad aspettarti all' altare> le confesso insicuro. < quella sera, alla cena di beneficenza, quando ti dissi che la mia visione del matrimonio e di una vita insieme a qualcuno era cambiata, lo pensavo davvero. Non volevo sposarmi, avere figli. Ma da quando ci sei tu molti aspetti della mia vita e dei miei pensieri sono cambiati. Sono maturato grazie a te>Non voglio spaventarla. Insomma siamo ancora giovani per pensare ad un imminente matrimonio o ad un futuro insieme, ma non riesco a immaginare la mia vita con un'altra donna al mio fianco. La sua espressione è indecifrabile, ma poi mi sorride soddisfatta < anch'io ho pensato la stessa cosa> ammette e appoggia la sua testa al mio petto, mentre si lascia trasportare dalla musica e da me.

POV ELISA

La festa ormai è giunta al termine e io e gli altri stiamo chiacchierando nel giardino, pronti per tornare a casa. < dovremmo organizzare una serata film> esordisce Sophia, battendo le mani entusiasta. < sì, e poi dormire tutti insieme. Che ne dite?> concorda Antonella. Queste due potrebbero essere sorelle. Hanno gli stessi gusti e la stessa personalità, che riesce a far perdere la pazienza ad un santo. Sono esasperanti. < io non voglio vedere i vostri film sdolcinati> affermo in una smorfia disgustata. < lo sappiamo> sbuffa Sophia, mentre si tira indietro i capelli con un gesto raffinato. < facciamo così> si intromette Chris, il quale era scomparso non so dove, forse a salutare i suoi genitori, con un sorrisetto saccente < starete a casa mia, perciò sceglierò io il film da vedere> sorride compiaciuto della sua idea. < è un ottima idea> concordano.

Chris mi accompagna a casa e in auto ce ne stiamo in silenzio < penso sia andata bene> azzardo, senza distogliere lo guardo dal finestrino < mm> annuisce poco convinto < cosa c'è?> chiedo, corrugando la fronte < sto pensando ai miei. Non capisco perché si comportino così> scuote la testa e porta l'attenzione sulla strada. < Chris, non pensarci, okay? Si risolverà tutto> lo rassicuro e annuisce. < speriamo> sospira e ferma l'auto vicino casa mia. < ci vediamo domani, allora?> chiedo timidamente < a domani> risponde brusco e senza neanche salutarmi, sfreccia via da me. Rimango immobile sul ciglio della strada e mi guardo intorno confusa: cosa diavolo succede adesso?
Buon pomeriggio con questo aggiornamento! Ricordo a tutti di votare e scrivere qualche commento! un abbraccio XXX
Chi lo farà, verrà ringraziato nel prossimo capitolo e verranno ricambiati  i voti!!!

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