CAPITOLO QUARANTASETTE

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< che fa lei qui?> bisbiglio allarmata a Chris, il quale ha la stessa espressione perplessa stampata sul volto. Scuote la testa <non lo so, ma quel ghigno non mi piace> commenta. < ho interrotto qualcosa?> chiede la strega con finta aria dispiaciuta. Sì hai interrotto il mio momentaneo relax! < ma figurati!> esclama Ed, alzandosi dalla sedia < cosa la porta qui?> domanda gentilmente l'uomo, anche se posso percepire una nota di allarme nella sua voce. Questa donna riesce a mettere a disagio chiunque. Alle spalle della donna si intravede la figlia, Antonella se non sbaglio. <sapete che io e mio marito teniamo molto a voi, non solo come nostri clienti ma anche come nostri cari amici> dice con voce altezzosa e io trattengo l'istinto di bucarle quelle tette rifatte. Poi la cornacchia mi fissa e sorride divertita. < quindi unge da me informarvi su coloro che ospitate in questa casa> il suo sguardo si ferma su di me e sogghigna maligna, mentre io mi stringo a Christian. Nota il mio timore e mi prende per mano, cercando di rassicurarmi. < ebbene signori, ho fatto qualche ricerca su una certa fanciulla qui presente, ovvero Beltrani Elisa ... > gli sguardi dei presenti su soffermano su di me e io vorrei sprofondare, anche se sono consapevole del fatto che la mia vita è stata piuttosto piatta, quindi non penso abbia scoperto molto. < ricordate il viaggio in Spagna in cui avete inaugurato il vostro 10° pub europeo?> annuiscono e io non capisco dove voglia arrivare. < ricordate anche la cameriera che ci servì quella sera e che rovesciò la torta sul nostro adorato Christian?> il suo sogghigno diviene più ampio e deduco dove quella strega vuole mandare questa conversazione. Chris si alza < non mi sembra il caso discutere di ciò che è successo quel giorno. Sono passati mesi!> Christian nasconde il panico nella voce. < Christian perché non hai detto ai tuoi genitori che era Elisa quella cameriera?> le sue parole risuonano nella sala da pranzo e i signori Becker mi guardano sconvolti. Faccio la cameriera per guadagnarmi da vivere. Cosa c'è di male in questo? < Christian, possiamo parlarti in privato?> la voce di Eleonora esce tremolante, mentre cerca di nascondere il panico nella voce. Infine i padroni di casa e Chris si alzano e spariscono dalla nostra visuale.

< si può sapere perché lo ha fatto?> sbotto furiosa verso la donna. Si finge sorpresa dal mio scatto d'ira. <ops! Non dovevo dirlo?> si copre teatralmente la bocca con la mano. Intanto la figlia se ne sta in disparte senza dire nulla. < a noi non interessa se fa la barista o la cameriera per mantenersi gli studi> mi difende Conor,alzandosi a sua volta dalla sedia, mentre Sara lo guarda con orgoglio. Quella ragazza lo ama davvero! < hai già soggiogato questa povera famiglia? Mi dispiace così tanto> stringo i pugni lungo i fianchi < si può sapere cosa vuole da me?> cerco di mantenere la calma < io? Cosa potrei volere da una come te? Niente, però odio i bugiardi e tu lo sei stata> mi accusa, puntandomi il dito contro. < cosa? Io non ho mai detto di essere figlia di ricconi> le ricordo indignata < Christian sa chi sono> < ma i signori Becker no.> ribatte lei < secondo te perché Christian non ne ha parlato? È ovvio: si vergogna di te, tesoro mio> vengo colpita dalle dure parole. E se Christian si vergognasse davvero di me? Non avrebbe torto. Insomma, mi guardo i vestiti comprati ai grandi magazzini in confronto a quelli dei presenti. Ha ragione e prima di ribattere, mi ritrovo fuori dalla villa, a vagare nel giardino, come l'ultima volta in cui sono stata qui.

POV CHRISTIAN

< Chris perché non ci hai detto niente?> chiede mia madre con tono comprensivo < non pensavo che ci fosse bisogno di specificare il lavoro della mia ragazza. Cosa c'è di male se una ragazza lavora per permettersi gli studi? È stato proprio questo ciò che mi ha colpito di lei>ammetto senza vergogna. Elisa è una ragazza determinata, sa cosa vuole e se lo prende e io non potrei essere più orgoglioso di avere al mio fianco una donna come lei. < figliolo, ma non è abituata al nostro stile di vita. Insomma che ne sa se si è messa con te ...> la sua voce si affievolisce ma capisco perfettamente cosa intende < se sta con me per i soldi, papà?> termino la frase al posto suo e lui annuisce. < avete un'alta considerazione di me come uomo> commento sarcastico. < tesoro, non è per questo e lo sai. È già successo e tu ne sei rimasto ferito> mia madre cerca di consolarmi < lei è diversa. Lei si è innamorata per ciò che sono non per ciò che ho. Lei si è innamorata ancora prima di sapere io chi fossi davvero.> le spiego paziente, anche se dentro di me sono incazzato con quella donna < Ma mamma, io chi sono realmente? Sono un uomo come gli altri e il fatto di avere un conto in banca non significa che io sia diverso da un altro ragazzo della mia età> la guardo negli occhi. Mia madre sorride e mi accarezza una guancia < sei diventato un uomo Christian e io non potei esserne più orgogliosa> mi dice con le lacrime agli occhi < è merito suo mamma. Quando io sono con lei mi sento una persona migliore. Mi piace chi sono quando sono con lei> confesso con il cuore aperto. Mio padre assiste alla scena < bene figliolo, se lei è quella giusta, noi ti appoggeremo>

 POV ELISA

Sono seduta da più di mezz' ora su questa panchina. Sospiro demoralizzata. Chi voglio prendere in giro? Non sarò mai all' altezza di questo posto. < ti prego non ascoltare mia madre> una voce a me sconosciuta prende il posto dei miei pensieri. Mi volto incuriosita < scusami?> chiedo irritata < posso?> mi indica la panchina e io mi sposto per farle posto <grazie> le sorrido. < mia madre delle volte può essere ... > < stronza?> la interrompo e lei scoppia a ridere. < sei simpatica> commenta con un sorriso <Dio! Quella sera quando hai litigato con mia madre è stato pazzesco!> strilla divertita e io alzo gli occhi al cielo < a quanto vedo è stato un vero successo>osservo sarcastico e irritata < puoi dirlo forte!> < sono contenta che ti sia divertita> borbotto nervosa < ehi, tu sei stata davvero coraggiosa. Ti sei difesa da quell' arpia di mia madre e nessuno l'aveva mai fatto prima e questo la irrita profondamente> < mi odia profondamente> la correggo e lei ride < beh direi di sì> ridiamo < pensavo che tu fossi una snob tutto smalti e rossetto> le confesso. Sospira < faccio a tutti questo effetto, ma la verità ... > si avvicina a me < e che io odio questa roba rosa> sussurra e mi indica le sue unghie pitturate di un rosa accesso. Sghignazziamo. < Christian una volta mi ha detto che tua madre vuole che voi vi sposiate> sospira nuovamente abbattuta < è sempre stata la sua fissa, ma non preoccuparti io sono innamorata di un altro ragazza> ammette e le sue guance si tingono di rosso < davvero? E chi è? Come si chiama?> chiedo curiosa < si chiama Giorgio . i suoi genitori sono semplici imprenditori. È un amico di Christian> mi confida e io rimango sbalordita < ma io lo conosco! È il mio migliore amico. O almeno lui pensa così> mi guada con gli occhi luccicanti < lo conosci? Quanto ti invidio!> mette il broncio < se vuoi te lo faccio conoscere> ammicco e lei arrossisce < lo faresti? Ti ringrazio moltissimo> le sorrido e quasi non riesco a crederci che questa ragazza sia la figlia di quel demonio.

< Elisa?> la voce di Chris ci fa voltare. < sapevo di trovarti qui> mi sorride e mi bacia delicatamente. < io vado.> Antonella mi sorride < ci conto eh?> < certo> le sorrido di rimando e Chris osserva confuso la scena < te lo spiegherò dopo> ridacchio. < stai bene?> mi chiede ansioso , mentre si siede accanto a me. < certo. Non preoccuparti> < cosa ti ha detto quell' arpia?> sospiro < Chris lascia stare. Sono stanca voglio tornare a casa>. < mi dispiace anche per i miei, loro possono essere ...> < protettivi?> termino la frase a suo posto < non gliene faccio una colpa, Chris. loro ti amano e vogliono proteggerti. Io ho sulla fronte la scritto: CACCIATRICE DI DOTE> ridacchio.Mi prende il viso tra le mani < Elisa, io ti amo e non permetterò che qualcuno ti faccia sentire in colpa o una cacciatrice di dote, perché io so che non lo sei. Okay?> annuisco debolmente < oh piccola, mi dispiace tanto> mi abbraccia. < Chris> lo richiamo. Mi guarda confuso < baciami> lo supplico. Accoglie la mia richiesta senza troppe pretese. Le nostre bocche si incontrano e un forte calore si irradia lungo tutto il mio corpo, provocandomi brividi di piacere. Il nostro bacio diventa passionale e Chris mi stringe tra le sue braccia con fare protettivo. Dopo un paio di minuti ci dividiamo e ci guardiamo negli occhi, sorridendo felici, proprio come quella coppia sulla pista di pattinaggio. < penso che tra un po' ti avrei portato nella mia stanza> ammicca e io scoppio a ridere. Mi osserva con occhi dolci < ti amo Elisa> mi sussurra < ti amo Christian>.

Eccoci qui con due nuovi capitoli. Ieri purtroppo non sono riuscita a pubblicarli. Buona serata XXX

Il destino ci ha fatto rincontrare Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora