Capitolo 10

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Domenica sera sono sotto casa di Francesco. La brezza leggera della sera gioca con il bordo della mia gonna..lo ammetto, ho pensato molto a come vestirmi per la nostra serata romantica. Ho fantasticato sul fatto che se ci fosse stata l'atmosfera giusta, avremmo forse potuto fare l'amore..anche se l'idea mi rende un po' nervosa. In realtà la pulce nell'orecchio me l'hanno messa le ragazze, quando ho raccontato loro che ci siamo messi insieme 'ufficialmente'.
Dopo avermi fatto i complimenti sono partite a stuzzicarmi..
-beneeee, ora è il momento di approfondire..- ha detto Marta.
-già perché insomma, un metro e 90 di muscoli non sono certo da stare a guardare..- le ha fatto eco Francy.
Io le ho rimbeccate di pensare ai loro uomini però poi ovviamente ho continuato a rimuginarci. Francesco mi piace, è logico, però se poi io non fossi all'altezza delle sue aspettative?? Non mi ha nemmeno mai parlato delle ragazze che ha avuto..
Ora intanto sono qui e appena Francesco mi apre la porta torno sulla terra. Mi aveva detto di raggiungerlo perché aveva avuto un contrattempo, beh la questione è che all'ultimo momento è arrivato il suo agente da Milano perché la trattativa tra Chievo, Genoa e Milan è già stata aperta, anche se non si sa quando verrà conclusa. Ottimo, più che ritorno sulla terra mi sembra il crollo dei miei castelli in aria. Sono davvero una ragazzina.
-scusa, non sapevo che sarebbe venuto stasera- mi dice Fra, dopo avermi salutata con un leggero bacio.
-non ti preoccupare, se vuoi ci vediamo un'altra volta.-
-no resta. Per favore.- la sua richiesta mi stupisce un po'.
Mi fa conoscere il suo agente, Andrea (Cattoli), che per la verità sarebbe anche simpatico se solo non fosse costantemente incollato al telefono. Questi business-man non hanno mai tregua.
-ma almeno di notte lo spegni il cellulare o ci parli pure nel sonno?- gli chiedo dopo la 7 chiamata nel giro di un'ora. Lo so, potrei sembrare un po' sfrontata ma per fortuna lui sorride. -Non tutti i giorni si va al Milan, per fortuna..- dice rivolto a Francesco.
-poi bisogna anche restarci..- ribatto.
La battuta sembra stupire Andrea -tosta la ragazza..- fa sempre verso Fra –ti ha già alzato l'asticella-
-lo so, visto che sto lasciando il suo Chievo, dovrò darmi da fare per non deluderla..-
-ruffiano..- soffio.
L'agente alza le sopracciglia, divertito –non ce l'hai vinta con lei, mi sa-
-è una bella partita..- risponde Fra abbracciandomi.
Nel frattempo suona di nuovo il cellulare –è il giornalista di Sky che ti dicevo- Andrea passa il telefono a Francesco. Intanto restiamo un po' a parlare io e lui. Non è solo il suo agente ma anche un suo amico e questa è una bella cosa. Nel frattempo ordino delle pizze, mi sembra che l'atmosfera da cenetta se ne sia andata da un pezzo.
-sono contento che Francesco abbia trovato delle persone che gli sono state vicino in questa città..tu, Alberto..siete importanti per lui..- inizia Andrea.
-peccato che lui se ne stia andando però..- io resto cinica.
-e che cosa cambia? Lui è sempre lo stesso..-
-tutto cambia! Lui non lo so, ma l'ambiente è molto diverso. Sarò provinciale io, ma il Milan fa le cose in grande..basta la parola, per riempirsi la bocca..-
-se ti preoccupi che lui cambi perché va al Milan, sappi che non succederà. Io lo conosco da molto e lui non è il tipo da montarsi la testa.-
Non so cosa rispondere perché ci sarebbero un sacco di cose da dire, ma forse è meglio che me le tenga per me. Francesco non se la tira, è vero, ma andare in una grande squadra spesso ti cambia la vita. Al momento, la possibilità di essere ancora importante per lui domani, mi sembra pressoché impossibile.
Finite le ultime telefonate, mangiamo. Senza quel cavolo di cellulare che continua a suonare sembra quasi una normale cena tra amici. L'agente se ne va poi a dormire in hotel, accordandosi con Francesco per venire a prenderlo l'indomani che andranno a Milano a partecipare alle trattative.
-uff- sbuffo involontariamente, sedendomi sul divano. Inutile negare che sono preoccupata.
-ti sei annoiata?- Francesco accende una candela profumata, sul tavolino, prima di sedersi vicino a me. Noto solo ora che ce ne sono alcune sparse per la stanza. Scuoto la testa.
-non era così che avevo immaginato la serata- dice dolcemente, facendomi una carezza.

L'amore è un'altra cosa - Stella Marina || A. PaloschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora