Capitolo 29

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Io lo guardo, attonita.
-che cavolo stai dicendo??? Sei stato tu a mollarmi!-
Francesco mi fissa, di rimando.
-Avrei dovuto lasciar perdere Denise e tutte le sue cazzate.. che ha bisogno di me, che è cambiata, che il vero amore si vede alla distanza.. eccetera, eccetera.. invece ci sono cascato di nuovo. Me ne sono pentito, e molto, di averti lasciata. E posso anche dirti che sono tutte scuse quelle per cui vengo qui, il trasloco potevo finirlo tempo fa e potevo anche smettere di pagare l'affitto per questa casa, ma è che non ci riesco, perché qui ci sei tu..-
Sono talmente allibita che non riesco nemmeno a parlare. Avrei solo voglia di prenderlo a schiaffi.
-senti, io me ne vado.-
Sto per prendere la porta ma lui ci si para davanti, da bravo difensore.
-per favore aspetta. Ascolta almeno quello che ho da dirti.-
-ho sentito abbastanza..-
-lo so che sei arrabbiata e hai ragione, ma parliamone un attimo..-
-evidentemente le cose non ti sono andate bene con lei, così hai pensato di venire a vedere se io ero pronta a riprenderti..la sai una cosa? Sei un grande stronzo!-
-anche se è durato poco, è stato davvero speciale, quello che ho provato con te..- continua lui, come se io non avessi parlato.
-già, è durato poco, PER COLPA TUA, è inutile piangere sul latte versato, adesso!-
-non è facile nemmeno per me essere qui.- sospira -Oltretutto so che mi sto mettendo davanti ad Albi, mi sono accorto che si è preso per te..-
Senza volerlo trattengo il fiato. -lascialo fuori da questa storia.- sibilo.
-no invece, è proprio questo il punto. Lui c'entra eccome, perché è il mio migliore amico. Se tu vuoi stare con lui, mi faccio da parte, altrimenti no.-
-che io voglia stare con lui o meno, non ti riguarda. Io non voglio più te e tanto ti deve bastare!-
Lo so, sono davvero dura, mi dispiace, ma non sono un giocattolo che può rispolverare quando cavolo pare a lui!!!
-metti un attimo da parte l'orgoglio e sii sincera, davvero mi hai dimenticato?-
-sì!-
So bene che, invece, sta ancora parlando il mio orgoglio, ma proprio adesso che finalmente stavo guardando avanti, oltre a lui, si fa vivo di nuovo??? D'altra parte però non posso fingere di ignorare la sua espressione ferita. Francesco si appoggia allo stipite della porta, guardando in basso. Dopo un attimo di pausa, riprende.
-io penso sempre a te, ogni giorno, so di essere stato uno stupido..-
-cosa credi, che io non abbia pensato a te? Che non sia stata male quando te ne sei andato? Chiedi ad Albi che fino ad una settimana fa..vabbè, come ho già detto, lasciamolo fuori da questo discorso. Voglio solo provare ad essere felice di nuovo.-
-con lui?- Acerbi mi guarda negli occhi.
Io resto in silenzio così lui prosegue. -guarda che non sono stronzo fino a questo punto, ora non è più un gioco, si è innamorato di te. Se anche tu lo ricambi, vi lascerò in pace, è una promessa. In caso contrario, però, sii sincera e dimmi se posso sperare che mi perdoni.-
In questo momento mi si apre un bivio. Lui mi sta dicendo di scegliere e io mi accorgo che posso scegliere. Ma che cosa voglio davvero? Orgoglio a parte, stavo già cercando di perdonarlo, ma quello che più conta è: provo ancora qualcosa per lui? E Albi, come la prenderebbe? Mi sale il magone se penso a lui..
-non è certo una domanda facile quella che mi fai.- riesco a rispondere. Fisso le nuvole fuori dalla finestra, sono colorate del riverbero rossastro del tramonto.
-ma tu non devi tornare a Milano? Non giochi domani?- mi viene in mente all'improvviso.
-sì certo, tanto ho il posto assicurato. In panca, ovviamente.-
-..hai voluto la bicicletta?- io mi siedo sul bracciolo del divano, così si siede anche lui a una sedia del tavolo.
-vabbè dai, non infierire.- caccia un mezzo sorriso.
Anche Albi sarà in panchina domani, penso. Ma lui era così contento. Sarà perché era appena rientrato dopo l'infortunio o forse semplicemente perché stavamo uscendo. Forse era solo contento perché c'ero io. Non voglio spegnere quel suo bellissimo sorriso, non voglio deluderlo. Perché? Perché mi fa stare bene, perché mi piace..forse mi sto anch'io innamorando di lui, o forse lo sono già ma non me ne ero neanche accorta. Anche se non ho nessuna certezza su di lui, anche se forse soffrirò di nuovo.
Prendo un respiro profondo -ascolta, credo di volerci provare con Albi. Almeno provare, poi non so come andrà. Al massimo potrà funzionare finché non viene al Milan anche lui.- faccio spallucce.
Francesco mi guarda, ci sta male, lo vedo e me ne dispiace anche un po'. Ma sono sincera.
-forse lui saprà tenerti stretta meglio di me.- dice alla fine. Sembra che abbia un grosso rimpianto.
-voglio la tua maglia.- affermo, riprendendola dallo schienale del divano, dove lui l'aveva posata. -sarà più usata questa di quella del Milan..- lo canzono.
Lui viene verso di me -cafona!- esclama, ripetendo il mio insulto preferito. Poi mi abbraccia e mi dà un bacio sui capelli. Avverto il suo dispiacere e anch'io sto un po' male.
-sarò comunque tuo amico e di Albi, ovviamente.- dice.
-va bene.-
Ho seguito il mio cuore, spero solo sia la scelta giusta.

NdA: A quanto pare la nostra Siria sembra aver preso la sua decisione..sarà quella giusta? Voi che dite?

L'amore è un'altra cosa - Stella Marina || A. PaloschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora