Capitolo 32

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Arrivati a casa sua, saliamo le scale di corsa ma arrivati davanti alla porta, Albi mi ci spinge contro e mi bacia, intensamente, passando le mani sul mio corpo. Riusciamo ad entrare in casa; in salotto lui butta la sua camicia a terra e inizia a togliermi i vestiti, quando realizzo che forse sarebbe meglio fare una doccia. -la facciamo insieme- propone lui e non ammette repliche. Entra in bagno e accende l'acqua, mentre si spoglia velocemente, poi mi lancia un'occhiata -ancora non sei nuda?- mi trascina impaziente sotto il getto della doccia, lanciando il mio intimo chissà dove. Il contatto con il suo corpo nudo è davvero sensuale, mentre le nostre lingue si intrecciano e le nostre mani scorrono, veloci come l'acqua. Lui aderisce su di me e sembra che voglia sentire tutta la mia pelle, in un solo momento. È stupendo. -andiamo di là?- mi sussurra, tra un bacio e l'altro. Al mio cenno affermativo, esce dalla doccia prendendo un asciugamano, l'altro me lo passa. Faccio appena in tempo ad avvolgermelo addosso che Albi mi prende in braccio e mi porta in camera sua. Non c'ero mai entrata, ma non mi sembra questo il momento più adatto per guardarsi intorno. Lui mi posa sul letto e ci sale a sua volta. Mi strappa l'asciugamano di dosso con tale foga che per un attimo temo che voglia farmi sua con una certa prepotenza. Invece con più dolcezza riprende a baciarmi e ad accarezzarmi e anch'io lo stringo a me, offrendomi a lui. Si ferma un attimo a guardarmi, potrei perdermi in quegli occhi.
-quanto bella sei.- sussurra. Poi si muove piano ma prende via via velocità, fino a lasciarmi quasi senza respiro. Quando ha finito con me, abbiamo entrambi il fiatone.
-dammi 5 minuti e sono operativo di nuovo.- mi avvisa.
Sorrido maliziosa, mentre lo stuzzico dov'è più sensibile. Ma lui non è da meno. Le sue labbra giocano con i miei capezzoli, poi con l'ombelico, poi più giù, facendomi impazzire. Sono io a doverlo prendere ora. Il piacere si impadronisce di me, guidando i miei movimenti, fino all'apice della voluttà. Ci arriviamo insieme, questa volta. Poi mi stendo sul letto, esausta, con Albi di fianco a me.

Paloschi sente l'adrenalina scivolargli via di dosso..come si sente? Bene..è una sensazione nuova e appagante. Si rilassa e nella sua mente, solo immagini di lei. Lei che sorride, che lo rimprovera, che finge di non volerlo, che si imbarazza e infine la più bella, lei che si abbandona a lui. Non può negare a sé stesso che quello che prova con Siria sia diverso..c'è il desiderio, ovviamente, ma non è fine a se stesso; c'è quel contorno di timidezza, di insicurezza che lui nasconde bene, mescolandolo con l'ardore. Tutto quello che prova con lei non è solo una musica di sottofondo in lui, ma una bellissima melodia. Quando finalmente sono stati nudi e non c'è stato più bisogno di nascondersi, lui si è perso in quegli occhi grigi, come se fossero stati laghetti d'argento fuso, fino a ritrovarsi tra le sue braccia. E dopo aver fatto l'amore, ha scoperto, ancora con il corpo pervaso da fremiti, che la fame non si era ancora placata, e questo ha il suo significato, gli importa davvero di lei. E poi ha voluto che lei avesse quanto lui o forse anche di più. Ha lasciato che fosse lei a cercare il piacere come meglio credeva, l'importante è che lo abbia trovato con lui. Altrimenti tutto avrebbe perso il suo senso. Invece è quella sensazione di completezza che vuole adesso, una completezza di cui prima non aveva nemmeno mai immaginato l'esistenza.

-stai bene?-
-..si..- benissimo, vorrei aggiungere..ma mi manca ancora il fiato..
Albi mi dà un bacio sulla guancia, prima di stendersi più comodamente, al mio fianco, tenendomi ancora abbracciata. Strano, penso, di solito un maschio ti scopa e poi si addormenta, non curandosi più di tanto di come puoi stare e tu resti sola con la tua marea di emozioni, mentre Albi sembra voler restarci con me, in mezzo a quel mare. Ma devo essere cinica, anche se è stato bellissimo, non posso ricadere nel dolce baratro delle illusioni.
-a che pensi?- mi chiede.
-sai che non bisognerebbe mai parlare, dopo l'amore.-
-ma noi umani dobbiamo, visto che non esiste ancora la condivisione del pensiero..-
-forse lo condividiamo senza saperlo..probabilmente in questo momento parla più il cuore che la testa..-
Per un po' stiamo in silenzio, un silenzio morbido come una coperta.
-allora vuoi che ci frequentiamo?- domanda.
Non pensavo che gli premesse tanto mettere in chiaro la nostra situazione.
-mettiamola così, è solo un flirt. Probabilmente a tempo determinato.-
-hai deciso democraticamente, vedo.-
-tanto prima o poi, finirà, inutile negarlo. Nella fattispecie, quando andrai a Milano.- ribatto, decisa.
-non devi pensare che perché è andata male una volta, sarà sempre così.. io non sono Fra..-
è chiaramente offeso, ma non posso, non devo lasciarmi andare.
-sto cercando di evitare una delusione ad entrambi.-
-non puoi sapere come andrà..e comunque fai sempre lo stesso errore, almeno quello provo, vorrei deciderlo io!- sbotta, infuriato. -non puoi decidere tu per me!-
-d'accordo, ma niente promesse, " ti amo" o cose del genere. Io non te lo dirò, almeno. E mi riservo il diritto di crederci o meno, se mai me lo dirai tu..-
Mi sembra tutto al rovescio, io dico quello che dovrebbe dire lui e viceversa. Il cielo per terra e la terra in cielo.

Alberto sente il moto d'orgoglio che sta per prendere il sopravvento, ma sa che anche lei non ha tutti i torti. Le parole possono essere pericolose. Forse può farsi bastare quello che prova, visto che è così nuovo, come un mondo inesplorato. Non può vederlo tutto in un giorno.
-tanto, non sei così brava a mentire..- le sussurra -se ti innamori davvero, lo scoprirò comunque.-
Che non si possa vincere facilmente con lei glielo ha detto Fra, ma a lui piacciono le sfide difficili.

NdAdmin: 😍😍 non sono dolci?! 😍 *la

L'amore è un'altra cosa - Stella Marina || A. PaloschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora