3 anni dopo
Abbiamo fatto l'amore per la prima volta in 3. Un'emozione nuova, stupenda.
-Te l'avevo detto che sarebbe stato bello..- Alberto mi sorride, radioso.
Mi stampa un bacio sulle labbra e poi scende con il viso a sfiorarmi la pancia, su quel tatuaggio a forma di stella con il suo nome dentro e su quello subito sotto, con la data del nostro matrimonio. Io gli accarezzo i capelli, quei riccioli caparbi come lui e che lui non sopporta.
Dentro di me c'è nostro figlio. Gli ho dato la notizia un'ora fa e lui ha subito voluto "festeggiare", anche se io avevo un po' timore, per via della nausea.
-Vieni stasera alla premiazione, vero?- mi domanda per l'ennesima volta.
-Come potrei mancare?- sorrido.
-Allora inizia a prepararti su, che non manca molto!- mi sprona.
-Mi scusi signor Paloschi se sono stata trattenuta in improrogabili attività da Vossignorìa.- lo canzono, lanciandogli il cuscino. Lui mi strappa il lenzuolo di dosso.
-Zitta o ricomincio!- ridendo si avvicina per un ultimo bacino ma io lo spingo via mettendogli una mano sul naso, poi scatto in piedi.
-Chi arriva ultimo niente gel!- urlo, correndo verso il bagno.
Lui mi insegue -ehi, così non vale!!-"È già il quarto scudetto guadagnato con la maglia del Milan..il quarto di fila, da quando è arrivato ed ha iniziato a segnare non ha più smesso, come il suo idolo, il grande Pippo Inzaghi, sto parlando naturalmente di..Albertoooo Paloschiiii!!!"
lo speaker urla a più non posso, presentando ad uno a uno i giocatori e invitandoli sul palco a ricevere l'applauso di un San Siro gremitissimo, ora è il turno di Albi.
-È un'emozione incredibile, sono felicissimo, per la squadra, ma soprattutto per i tifosi..-
lui saluta, mentre si guarda intorno, estasiato.
"E il gol più bello che hai fatto te lo ricordi? È il famoso gol del tuo esordio??-" lo incalza il conduttore.
-C'è quello..poi c'è il gol che ho fatto al Bentegodi quattro anni fa, che valeva lo scudetto e per me non solo quello..ce ne sono tanti..-
"E di quest'anno, quale ti ha dato più soddisfazione?"
-Beh..- sorride -forse quello di oggi..mia moglie è incinta, me lo ha detto poche ore fa..-
"Ooohhh complimenti!"
La telecamera mi inquadra, sono insieme alle altre mogli e fidanzate dei giocatori..sono imbarazzata che lo abbia detto in diretta TV ma anche felice, gli mando un bacino con la punta delle dita.
Francesca si avvicina, con il piccolo Roberto in braccio.
-Devo venire a saperlo così?? Congratulazioni!-
-L'ho saputo veramente oggi..- spiego.
-Era ora che vi deste da fare anche voi!- aggiunge, ammiccando. -così Roby avrà un compagno di giochi..-
-Ti ci metti anche tu? E fosse una femmina?-
-Ancora meglio no?? Magari si piacciono!!- ride.
-Sèè, o magari si odiano!- la smorzo, ma rido anch'io.Oddio cosa faccio? Entro o no?? Non sono mai stato così agitato in vita mia!!
-Dai vai!- mi sprona Fra. -le farà piacere averti vicino!-
-Mi ha già detto che non mi vuole! E se poi svengo? Sai che figura?!? Poi cosa dirò a mio figlio da grande? 'sai, tuo padre è svenuto in sala parto..'-
Il mio amico si fa una sonora risata.
-Rilassati, non è così male. E poi quando lo vedi..beh io ho pianto come un bambino quando ho tenuto per la prima volta Roby in braccio..- confessa. La commozione che ha nel ricordarlo lo trasfigura. Roberto, lo stesso nome di suo padre.
-Mi hai convinto, ci vado.- asserisco.
Mi avvicino a Siria, timoroso di interrompere qualche dinamica tra lei e l'ostetrica. È pallida e sudata, ma non mi rimprovera come avevo temuto.
-Sei venuto..- sorride debolmente, mentre continua a respirare ritmicamente come le hanno detto di fare.
Io le accarezzo i capelli. -non potevo mancare. Come va?-
-Tra poco, andrà meglio.- pragmatica. -manca poco..-
-Dai!- la sprono.-dai, amore, coraggio!-
E poi..è tutto concitato, arriva il dottore, poi l'ostetrica esclama -ci siamo!-
Non capisco nulla, ma una cosa mi arriva chiara: il pianto, il pianto di quel corpicino, che si muove, che respira! Vorrei vederlo subito, invece c'è la visita e poi il bagno. Finalmente me lo depongono tra le braccia. Oddio è così, così bello! Non mi vengono le parole, è come se una stella mi fosse esplosa nel petto. -Ciao.- gli dico. Non importa se è stupido. Io e Siria lo guardiamo insieme. -È un maschietto.- mi ricorda lei.
-Ciao, Carlo.- ripeto. Siria mi tende le mani per averlo in braccio, mentre mi sorride. Le do un bacio. -Sei stata bravissima, amore.- non riesco a smettere di sorridere a mio figlio, la gioia più grande, quella che dà il senso a tutto il resto.
È il giorno più bello della mia vita."Chi può amarti più di me, nessuno
tu che sei la vera mia ricchezza
sei l'incontro di due cuori una capanna di dolcezza
sei il futuro nel mio tempo che raccoglie tutti i giorni
ogni battito di te, sei vita per me.Prima che tu fossi figlio mio
di mio padre e di mia madre sono stato figlio anche io,
ma non è bastato il tempo e tutto quello che mi manca forse è una carezza in più che avrei voluto anche io.Vita qui comincia la tua vita prova ad andarci a piedi nudi
attraversa la tua strada sia in discesa che in salita
per cercare in ogni giorno una risposta ai tuoi perché
sarai felice come me e proprio come me a un figlio tuo gli parlerai di te."
(Gigi D'Alessio - Vita)
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L'amore è un'altra cosa - Stella Marina || A. Paloschi
FanfictionSiria ha 22 anni ed è appena uscita da una storia difficile. Conosce per caso Alberto Paloschi e Francesco Acerbi; con loro nascerà l'amicizia e anche qualcosa di più..ma scoprirà anche cos'è l'amore?