Capitolo 69

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Forse sto facendo lo sbaglio più grande della mia vita. Ma devo farlo.
Se Albi mi tradisce, lo devo vedere con i miei occhi. Non crederò a nient'altro.
Lo sto seguendo, sentendomi tremendamente stupida.
Forse non avrei bisogno di altre prove, dopo le foto che ho visto qualche minuto fa. Mi blocco di colpo, mentre quelle immagini rivivono nella mia mente. Mi hanno già spezzato il cuore, vado solo in cerca del colpo di grazia. Forse potrei evitarmelo. Sono ancora in tempo per tornare indietro.
La nebbiolina del mattino sale dai campi intorno al centro sportivo, ma non sono invisibile. Albi potrebbe girarsi e vedermi. Anzi quasi spero che lo faccia.
E poi? Mi direbbe qualche bugia, negherebbe, direbbe che le foto sono ritoccate.
E io? Mi tormenterei nel dubbio. Mi ucciderebbe comunque. Maledizione.
Vedo Albi infilarsi in un vialetto laterale, protetto da una siepe. Sbircio attraverso la siepe e vedo dei cespugli e un'auto nera. Lo vedo salire sull'auto.
Mi devo avvicinare. Ci sono alberi e cespugli per cui è meno problematico di quel che penso. Quando sono a vista della macchina però mi accuccio. Sto tremando e non è solo per l'umidità. Si vedono due figure nell'auto, una è Albi e l'altra è un'inconfondibile chioma biondo platino. Ho un macigno al posto del petto. Ma ormai ho fatto 30, facciamo 31.
Mi avvicino di soppiatto, sempre piegata in due. Ormai sono a pochi metri.
Li sento parlare ma non colgo le parole. Poi lei lo accarezza sul viso..che morsa dentro di me!
La vedo mentre si sbottona la camicia e sento il panico salire. Qualche altro scambio di battute dopo, lui la bacia. La bacia! Lo fa davvero, lui, Albi, il mio ragazzo!
Il mio..TUTTO!!
Lo posso vedere, ha gli occhi chiusi e ancora è attaccato a lei.
Il cuore martella così forte che non so come loro facciano a non sentire. Vorrei muovermi, ma non posso, sono paralizzata.
Poi lui si sposta e io mi ritraggo dietro le fronde. Il mio cuore batte ancora a mille, sto tremando più di prima. Poi mi faccio coraggio e guardo di nuovo.
Mi si gela il sangue.
Albi si toglie la maglia, restando a petto nudo. Nicole, con un sorriso che ai miei occhi è una maledizione gli si abbandona, suadente. Lui è su di lei.
Poi tutto nero.
No, non sono svenuta. Ma quasi.
Chiudo gli occhi energicamente per far andar via le lucine. Poi mi trascino lontano da lì. Faccio tutta la stradina fino alla via principale, piegata carponi. Cerco di prendere fiato ma non vedo niente, questa volta, perché ho iniziato a piangere. Mi alzo in piedi barcollando e andando alla cieca seguendo la strada da dove sono venuta.
Il dolore. Un dolore forte, lancinante, mi attanaglia la gola.
Mi metto a correre e corro fino a quando non ho più fiato e mi fa male la milza. Mi sento ancora più stupida, ora non so nemmeno dove sono. Cerco di strofinarmi gli occhi e mettere a fuoco lo schermo del telefono per chiamare un taxi e tornare indietro.
Sono persa e vuota e distrutta.
Mi ha tradito davvero.
Chissà quante volte.
Poi mi ricordo che abbiamo fatto l'amore, solo poche ore fa.
Ha avuto tutto di me.
E il mio corpo è solo la parte meno importante.
Mi ha tradito davvero.
E ora che l'ho visto, posso crederci.
Che erano tutte menzogne.
Che era tutto finto.
Solo una commedia.
Una verità che può uccidere.

Il taxi mi riporta indietro. Cerco di ignorare l'autista che mi ha chiesto per un paio di volte se stavo bene e arrivo a casa di Alberto, ma non ha più senso che io stia qui, sempre se mai ce l'ha avuto. Cerco di non piangere finchè raccogo le mie cose sparse in giro per la casa ma è dura. Infatti crollo quando arrivo in camera.
Lì solo poche ore prima eravamo insieme. C'era tutto quello che potevo desiderare in quella stanza. L'amore. Ma evidentemente, lo era solo per me.
Mi accascio singhiozzando ai piedi del letto, soffocando le lacrime nelle lenzuola.
Perché mi ha fatto questo? Cosa ho fatto per meritarmelo?
Forse non ero più abbastanza per lui.
Ma certo, lui è Paloschi e ha fatto gol a San Siro.
È tornato al Milan adesso.
Ha uno stipendio più alto, che possa permettergli di avere una escort, come il suo amico Balotelli.
Mi torna in mente impietosa la scena che ho visto, di lui che si toglie la maglia e sale su di lei. Cancella tutte le immagini d'amore che avevo di lui. Di noi. Dei momenti insieme, delle risate, degli scherzi, della dolcezza, del sesso che per me era parte dell'amore.
Tutto cancellato, sparito, esploso come una bolla di sapone.
Per una puttana.
È ovvio, ora mi sale la rabbia, ma è di nuovo colpa mia. Io gli ho permesso di farmi credere che tra noi fosse una cosa vera, anche se mi ero ripromessa che non sarebbe finita così.
Ho sbagliato tutto, di nuovo.
"Ma non sono mai arrivata a sentirmi così tanto inutile".
Mi alzo e con calma finisco di mettere in borsa le mie cose. Sul computer è rimasta aperta la pagina con quelle foto. Saranno un vanto per lui. Non è da tutti scoparsi la escort più richiesta di Milano, con tanto di prove. Dovrebbe metterle su Twitter.
Entro in bagno. Ci sono rimasti il rossetto che ho usato per fare la carina con lui e qualche altro oggetto. Mi sfilo il suo anello, il suo pegno, e lo lascio sul ripiano. Chissà dove cavolo ha messo il mio ciondolo. Meglio che non lo avesse portato addosso. Avrebbe sporcato pure il ricordo di mio padre.
Sto per prendere il rossetto ma poi penso che tanto non lo userei mai più.
Lo apro, è rosso.
"Rosso come le cose che mi fai provare"
Rosso come il sangue.
Scrivo sullo specchio quel nome maledetto.
La fine della nostra storia.
Il rossetto si spezza sull'ultima lettera.
Come il mio cuore.
Anche la mia immagine riflessa è sporca.
Non ho più niente adesso.
Eccolo lì l'amore. Una forza in grado di darti tutto e anche di togliertelo.
Che cosa sono ora io? Non lo so più. Ero qualcosa solo riflessa negli occhi di lui. Ma quell'immagine era solo frutto di una mia illusione.
Sembrava così vero. Tutto così maledettamente vero.
Il suo tocco, il suo respiro, il suo odore.
Il suo sorriso, che ho amato più di ogni altra cosa.
L'amore.
"Vieni anche tu a Milano, vieni a stare da me"
Perché Albi? Perché hai voluto farmi vedere il paradiso se poi non potevi darmelo?
Non era forse meglio non conoscerlo mai e vivere nel limbo per sempre?
Conoscere l'amore e poi perderlo non dovrebbe fare così male.
Esco chiudendomi la porta alle spalle.
Mi sento lacerata come mai mi sono sentita in vita mia.

L'amore è un'altra cosa - Stella Marina || A. PaloschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora