Capitolo 82

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Sono uscito con Pato, Barbara e le sue amiche; siamo andati a cena in un posto chic, poi in un pub pieno di vip. Le amiche di Barbara sono carine, tirate e hanno tutta l'aria di quelle che mi darebbero quello che voglio senza pregarle. Tutto molto fico.
Se non fosse che quello che voglio è Siria. E non faccio che pensare a lei. A lei e lui, Ace.
A loro, insieme. E il trucco, i sorrisi e le gambe di Marilena, la più carina delle amiche di Barbara, non possono togliermeli dalla mente.
Esco un attimo fuori, con la scusa di fumare una cicca. Non ho mai fumato prima, ma tanto vale.
Osservo tutta questa gente, sembrano tutti felici, invece io, ho una lama nel cuore.
Mi chiedo come abbia potuto abbandonarmi.
'Non ti amo più, te ne farai una ragione.'
No, non credo che me ne farò mai una ragione. Non così.
Non ha nemmeno voluto ascoltarmi.
Non mi ha dato la minima possibilità.
Guardo la foto sul cellulare, quella che ho fatto con lei a Verona. Sembrava così felice.
Dov'è ora? Cosa fa? Cosa pensa?
Come farò a vivere, senza di lei. Come se lei non fosse mai esistita.
Sembra facile qui, con queste persone superficiali. Forse posso spegnere tutto quello che sento e fare come loro. Lo sguardo mi cade distrattamente sui numeri di telefono che mi hanno appena dato. Poi scorrendo la rubrica, vedo quello di Nicole. Solo sesso, senza pensare a nient'altro.
'Sarai tu a cercarmi'
Aveva capito tutto, di me.
Premo invio.

"Dico ci riesco, poi mi perdo e ci ricasco
nei momenti di sconforto, quando intorno a me
è tutto buio come,
come la notte,
come le botte,
come le ferite abbandonate e mai curate,
ancora aperte.
Sbagliare è umano, ma per te uno sbaglio è tutto,
per una volta prova ad ascoltare il cuore
e non l'orgoglio.
Ma la notte so che pensi a me amore,
nel buio cerchi sempre le mie mani, no...
non fingere di stare già, già bene... di colpo non si può dimenticare.
Niente di così profondo e intenso o almeno penso."
(Modà - La notte)

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-Ciao bella, come stai?-
Ace mi da un bacio sulla guancia.
-Bene.- mento, cercando di trovare la forza per un sorriso.
Io, lui, Cesca ed Emiliano facciamo una giornata a Pavia, città in cui Francesco ha iniziato la carriera. È davvero carina. Ci meritiamo un po' di relax, la mia amica ed io ci siamo praticamente chiuse in casa per studiare per il concorso e d'altra parte questo mi ha tenuto la mente occupata, almeno di giorno.
Piango tutte le notti da quando nei principali siti di gossip è uscita la notizia che Alberto sta con Nicole. 'La bellissima modella che ha posato anche per Playboy e bla bla bla.' Ma in Italia il sesso a pagamento è ancora un reato o sbaglio?? Comunque sia, ora che stanno insieme, probabilmente non dovrà più pagarla..
Piango tutte le notti e poi la mattina, metto uno spesso strato di correttore e faccio finta che sia tutto normale.
'Ti amo, non rovinare tutto così.' Aveva detto.
Certo, perché infatti è tutta colpa mia, no?
Io l'ho lasciato, ho fatto la mia scelta.
Però ora sono morta dentro.
E mi sento in colpa, verso Francesco. Lui mi darebbe tutto l'amore del mondo, se solo gliene dessi modo. Forse un giorno potrei essere di nuovo felice con lui, ma chissà quando sarà quel giorno.
Per cena prendiamo le cotolette da asporto e mangiamo da Ace. Sto meglio quando sono con lui, mi aiuta a non sentire quel vuoto che ho dentro. Approfittandone di un momento in cui Emi ha imbastito un discorso con Cesca, Acerbi mi tende un agguato fuori dal bagno e mi trascina in camera sua.
-Ehi! Che diamine..-
-Shhhhh!!!- mi mette un dito davanti alla bocca, poi ci mette le sue labbra, con bramosia.
-Fra! Vuoi che ci sentano???- lo rimprovero.
-No, infatti, stai zitta..- mi spinge sul letto, continuando a baciarmi. Mi slaccia i jeans, dove cerca di intrufolarsi con la mano..
-Basta, smettila!- sibilo, divincolandomi e saltando giù dal letto. Lo guardo furiosa, mentre mi ricompongo.
-Volevo solo giocare un po'..- si giustifica lui.
-Non con loro di là!- protesto.
-E' stato Emi a chiedermi di lasciarli soli, vuole parlare con Francesca..- mi lancia uno sguardo allusivo.
-Ah, capisco. Però, non vorrei rattristarti, ma non credo che lei sia pronta per avere una nuova storia..-
-Eh, ma deve sbrigarsela Emi..-
Mi siedo di nuovo sul letto e Ace mi abbraccia, ma senza più tentativi velleitari.
-E tu come stai?- mi domanda.
-Bene.-
-Ti sto chiedendo come stai veramente.-
-Penso a tante cose..troppe, forse.- ammetto.
-Continui a tormentarti.-
Alzo le spalle.
-Tu per caso sai se Denise e Nicole si conoscono?- sputo la domanda che mi preme. -Ho fatto qualche ricerca su internet e hanno la stessa agenzia di casting per modelle..il fatto è continuo a pensare che mi hanno detto la stessa frase 'ottengo sempre quello che voglio' e in particolare ho in mente Denise 'non ti è bastata la lezione che ti abbiamo dato?', cosa voleva dire??-
-Non lo so, io Nicole l'ho vista solo una volta e, se devo essere sincero, non mi è piaciuta affatto. Ha un che di viscido. Non che Denise sia molto meglio, per la verità..-
-Allora conoscevi Nicole?? Non me l'hai mai detto!!- lo accuso.
-No, non la conosco e neanche ci tengo!-
-Dimmi la verità, sapevi che..che lui mi tradiva?- chiedo, faticosamente.
-Non lo sospettavo minimamente, anche se forse ci potevo arrivare..-
-Che vuoi dire??- lo squadro.
-Beh al primo dell'anno l'ho trovato nudo e reduce da una sbornia senza pari..altre volte ho avuto l'impressione che mi nascondesse qualcosa..-
-Aveva bevuto?? Allora non è vero che ha avuto l'attacco di panico!!- sento le tempie pulsare, dolorosamente. Io mi fidavo di lui..e invece..
-No no, è stato male davvero, durante l'allenamento.-
Cerco di controllarmi, ma ho una stretta alla gola, chissà quante volte mi ha tradita..l'angoscia mi impedisce persino di piangere. Mi sdraio sul letto, con gli occhi sbarrati. Francesco deve fraintendere il mio gesto, perché si mette sopra di me, con una luce maliziosa negli occhi.
-Non provarci neanche!- sbotto.
-Oh sì, invece. Emi mi ha appena scritto che riaccompagna Cesca a casa. Ora non mi scappi.-
mi alza la maglietta e inizia a baciarmi sulla pancia.
-No, non mi va! Ace!-
Lui continua a sorridere. -Ci penso io a farti cambiare idea..-
Continua a stuzzicarmi, scegliendo bene il come e il dove. Dopo un po', inizio a desiderarlo anch'io. Mi toglie i vestiti, con decisione e si spoglia anche lui; i suoi baci percorrono il mio corpo, finchè la sua lingua diventa uno strumento di piacere su di me..
-Fra..la luce..- boccheggio. Poi tento di alzarmi per andare a spegnerla, visto che lui mi ha ignorata completamente, ma me lo impedisce, afferrandomi e facendomi sedere in braccio a lui, rivolta di schiena. Mi cinge con le sue braccia e io mi sento di nuovo vulnerabile.
-Per favore!- lo prego.
-Non sei obbligata a guardarmi, se non vuoi..- mi sussurra all'orecchio, provocandomi un brivido. Ho capito cosa ha in mente. Scivola lentamente dentro di me, tenendomi sopra di lui, invitandomi a muovermi, mentre sono ancora imprigionata dalle sue braccia. Chiudo gli occhi.
-Rilassati.- mi suggerisce, sensualmente.
Lo seguo, sentendo il trasporto. Poi va in crescendo e come le altre volte è così bello da stupirmi. Mi spinge in avanti, accentuando il movimento, quel tanto che basta per farmi gemere, forte..sempre di più..

L'amore è un'altra cosa - Stella Marina || A. PaloschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora