Apro gli occhi e mi accoglie un intenso e nauseante mal di testa.
-O mamma mia..-
Mi rigiro nel letto e mi accorgo di essere in canotta e mutandine.
-Buongiorno..-
E' la voce famigliare e assonnata di Francesco, ma il suo proprietario non entra nel mio campo visivo. Solo dopo un attimo mi accorgo che è di fianco a me, vestito quanto me.
-Ciao.- rispondo imbarazzata.
-Come va?-
-Mal di testa spaziale.- biascico.
-E ci credo..-
-Non ho mai bevuto più di una birra in vita mia, giuro.-
-Ci credo pure di questo, ma ieri sera hai recuperato.-
-Mi dispiace.-
-Oh, è stato divertente.-
-Emm..io e te..non..non..abbiamo fatto..quella cosa..vero??- lo interrogo, allarmata.
-Non te lo ricorderesti??- mi scruta, divertito.
-Non ricordo nulla dal terzo cocktail in poi.- ammetto.
-Cosa?-
-Emm..cosa vuoi dire??-
-Tranquilla non abbiamo fatto sesso. Anche se tu me lo hai quasi proposto.-
-Dai non scherzare..-
-Mi hai baciato..cioè, mi hai messo la lingua in gola e hai detto che quello era solo l'antipasto.-
-Oh Gesù!-
Lui ride.
-L'ho fatto davvero?? Scusami!- mi vergogno un sacco.
-Non ti preoccupare, lo puoi rifare quando vuoi..quella è stata la parte migliore..-
Lo guardo terrorizzata. Cos'altro ho fatto? Ho tentato di sedurre qualcun altro?? Ho mostrato le mutande????
-Fra, cazzo, dimmi cosa ho fatto!!- gli salto su.
-Sul serio non ti ricordi di Albi?- lui mi squadra.
-Chi?? Non dirmi che c'era anche Paloschi.- lo prego.
-Sì.-
-Oddio, cosa ho fatto?? Devi dirmelo!- esclamo in preda al panico.
-Non lo so cosa ti ha detto lui, ma tu eri incazzata nera, gli hai tirato una pizza in faccia e gli hai dato del puttaniere..-
-Veramente..?-
-Credo che abbia ancora il segno delle cinque dita..ma dai impossibile che non te lo ricordi!-
-Te lo giuro..- mi stendo sul letto con gli occhi sbarrati. Niente, anche se mi sforzo di ricordare, buio pesto.
-E chi mi ha spogliata? Tu??- chiedo poi.
-Con le mie manine, cara. Ma ti prego non picchiarmi..perché ci dai giù pesante a quanto pare..-
vorrei ridere ma forse non è il caso.
-Siamo sicuri che non ne hai approfittato??-
-Sarà un segreto che mi porterò nella tomba, visto che non te lo ricordi..-
-Simpatico..-
-Dai non ne ho approfittato, sono un gentiluomo. Però se adesso sei ancora dell'idea.........-
-Mi dispiace caro, ora ho mal di testa..-
Stavolta scoppiamo a ridere entrambi, però poi la tempia mi pulsa, impietosa.
-Devo prendere un analgesico alla velocità della luce!- borbotto.
Mi alzo di scatto e inizio a frugare nella borsa, solo dopo noto lo sguardo di Ace. Mi sta facendo i raggi X.
-Non guardarmi così!-
-Così come?-
-Così..da allupato!-
Lui si fa una sonora risata. -Scusa, non c'è tutti i giorni una ragazza così bella in camera mia..- Si alza anche lui, va di là e torna con un bicchiere d'acqua. Io ingoio la pastiglia, ma sono ancora di malumore. Lo guardo storto. -Vogliamo parlare del fatto che fino a qualche settimana fa c'era Denise??-
-No. Parliamo di te, semmai. Lo sai che mi piaci fin dalla prima volta che ti ho vista.-
Mi accarezza una spalla, è dolce, ma non provo niente. Il mio cuore è completamente congelato o meglio, spezzato. Mi siedo sul letto. -Non credo che riuscirò ad amare mai nessun altro.- affermo, tristemente.
-Finché ami ancora Albi, no.-
-Io non lo amo più!- protesto.
-Sì come no! Vuoi una tuta? È di mia sorella.- me la porge.
-Grazie.- rispondo. Mi vesto meditabonda. Ho dato uno schiaffo ad Alberto e nemmeno me lo ricordo.
-Dovrei scusarmi con lui, secondo te?-
-Credo che dovreste chiarirvi.-
-Cosa ci sarà mai da chiarire??- salto su.
-Ho cercato di parlargli un paio di giorni fa..anche se non mi ha raccontato bene cosa è successo. È davvero giù, come te. Vorrebbe spiegarti le sue ragioni.-
-Le posso immaginare, le ragioni per cui uno si fa una escort!- alzo gli occhi al cielo, rabbiosa.
-Perché non provi a parlagli? Ci sarà qualcosa che vuoi dirgli anche tu..- insiste.
-Qualcosa tipo 'vaffanculo'?- ringhio.
-Senti prova almeno a sentire cosa ha da dire lui, se vuole spiegarsi con te un motivo ci sarà.-
-Che spiegazione vuoi che ci sia? Mi ha tradito e basta!- ribadisco.
-Lui dice che ha dovuto e che non te l'ha detto perché cercava di salvare la vostra storia, magari c'è qualcosa sotto..-
-..te l'ho detto, l'ho visto con lei con i miei occhi e non mi sembrava proprio che avesse una pistola puntata..come pensi che possa essermi sentita??? No, tu..non puoi immaginarlo..-
mi nascondo il viso dietro i capelli perché sento di nuovo le lacrime e tutta la lora amarezza.
Mi sento ancora così..vuota, lacerata, inutile.
-Forse cercava solo di lasciarti fuori da qualche guaio..- ipotizza Francesco.
-Certo, è una cosa normale tradire la tua ragazza per proteggerla no? Chi non lo fa??- bercio per l'esasperazione. Mi sembra che si stia arrampicando sugli specchi.
-Ma se..-
-Secondo me, se ti scopi una è perché te la vuoi scopare! Perché lo difendi tanto?? Forse per te sarà anche una cosa normale, d'altronde lo hai fatto anche tu!- lo accuso.
-Ho fatto cosa?-
-Mi hai tradito e mi hai lasciato!- gli ricordo.
-Io ho sbagliato! Lo so, l'ho sempre saputo..ti chiederei scusa mille volte se servisse a tornare indietro, eppure non si può..magari si sente così anche lui.- la sua espressione da cane bastonato non mi impietosisce.
-Ma lui lo sapeva- continuo - l'ho messo in chiaro fin da subito, 'se mi tradisci è finita', ed ora è finita!!- urlo, con voce da pianto.
-Vuole solo parlarti e ridarti la tua collana, è di tuo padre, ha detto che ci tenevi molto..-
-Fa lo stesso, mio padre è morto e i morti non piangono più.-
-..non dovresti parlare così..- commenta, serio.
-Mio padre è morto 18 anni fa, forse tra 18 anni dirai così anche tu!-
-Senti, a me puoi dire quello che vuoi, ma non parlare di mio padre!- si irrita.
Cade il silenzio, rotto solo dai miei singhiozzi. Poi mi asciugo le lacrime.
-Scusa. Sono davvero una stronza a prendermela con te. Ma ti prego, non difenderlo più. Oltretutto lo fai anche contro il tuo interesse, mi sembra. Non hai appena detto che ti piaccio??-
-Sto cercando di essere obiettivo, lui è sempre il mio migliore amico..-
Sospiro.
-Non posso vederlo, mi ha fatto troppo male. Non riesco nemmeno a immaginare di trovare il modo di perdonarlo.-
Sono bloccata qui, nel mio dolore.
Francesco mi abbraccia in silenzio. Lentamente, mi faccio coraggio e lascio scivolare via questo sentimento di rabbia e di odio. Non vorrei sentirlo più, cerco di chiuderlo fuori da me.
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L'amore è un'altra cosa - Stella Marina || A. Paloschi
FanficSiria ha 22 anni ed è appena uscita da una storia difficile. Conosce per caso Alberto Paloschi e Francesco Acerbi; con loro nascerà l'amicizia e anche qualcosa di più..ma scoprirà anche cos'è l'amore?