È stata una settimana lunga e difficile. Ho cercato di rimanere da sola con Albi il meno possibile, per non dover affrontare l'argomento, ma così non può andare avanti, lo so. Nel frattempo io e Francesca abbiamo iniziato a vagliare diverse possibilità di lavoro, tra concorsi pubblici e privati. C'è una clinica privata che assume a breve, ovviamente con un concorso suo; l'esame è un po' costoso e abbastanza duro, ma vale la pena tentare. Ci possiamo sempre aiutare a vicenda nello studio! Almeno questo mi ha aiutato a non pensarci, però sono davvero in pena. Vorrei sapere la verità e allo stesso tempo, ho paura. Una paura atroce che lui possa avermi tradita, che possa esserci un'altra o che voglia lasciarmi. Che cosa farei? Non voglio neanche immaginarlo.
Intanto è arrivata domenica e in partita Alberto è entrato 5 minuti, giusto il tempo di farsi vedere, che è sempre meglio di niente, ma lui non è contento affatto.
-Un po' di meno poteva farmi giocare!- si lamenta.
-C'è anche chi non ha giocato per niente, dai avrà voluto provare la tua tenuta- cerco di consolarlo.
-La tenuta la provi su mezz'ora almeno, non su 4 minuti e mezzo-
-Non è facile per nessuno conquistarsi il posto qui, guarda Ace, sono passati sei mesi e non è ancora titolare-
-Ѐ fin troppo bravo a sopportare- dice a denti stretti.
-Non fare così, dai, sei tu quello che dice sempre che siete tanti in squadra e non si può fare polemica per la panchina. L'importante è aver vinto-
-Sì è vero, ma qui è diverso- entra in casa e sbatte la borsa a terra, prima di accasciarsi sul divano.
-Perché?- chiedo, sedendomi di fianco a lui.
-Ci sono delle gerarchie che sarà difficile scavalcare, Stephan ce l'ha fatta a suon di gol e io non ho altra via che quella, perché gli altri sono tutti bravi, ma in 4 minuti non è che sia facile-
-Non colpevolizzarti, farai il meglio che potrai, nel tempo che avrai-
-Vieni qui, abbracciami- è la sua richiesta. Lo accontento e sento quanto anch'io ne avessi bisogno. Lui affonda la testa nell'incavo del mio collo e io posso sentire il suo profumo, il suo calore e quanto bene gli voglio.
-Ho visto che non porti la mia collana. Dove la tieni?-
Lo sento contrarsi, non va bene, è preoccupante. Poi butta fuori l'aria, con le parole.
-Avevo paura di perderla..ma è al sicuro, a casa dei miei-
-Albi, tra di noi, è tutto come sempre?- glielo devo chiedere, ormai.
Lui mi guarda un attimo, prima di rispondere.
-Sì, perché?-
-Insomma..- giocherello con la sua mano, per prendere tempo. -Non stiamo mai insieme, non facciamo più l'amore..sei così distante, a volte. Non vorrei che in questo tuo disagio ci fosse qualcos'altro, oltre al Milan..qualcosa che riguarda noi due-
Lui mi spinge sui cuscini del divano e mi bacia.
-Mi dispiace, lo so, ti sto trascurando. Io vorrei farlo, vorrei sempre fare l'amore con te, ma ho troppi pensieri per la testa- mi accarezza i capelli, mentre io chiudo gli occhi. Sto per fargli la domanda da mille punti.
-Dimmi la verità, c'è un'altra?- glielo chiedo senza essere troppo brusca, ma osservo attentamente la sua reazione.
Lui prende fiato ma lo sento esitare, quel millesimo di secondo può cambiare tutto in momenti come questi.
-Siri, ascolta..-
Sto già trattenendo il respiro, quando squilla il telefono. Il mio.
Entrambi sobbalziamo, ma non mi muovo.
-Continua- lo invito.
-Emm..no..ecco..rispondi dai..-
La chiamata finisce e ne riprende subito un'altra.
-Non è importante come questo- insisto.
-Dai ti vogliono, rispondi..-
Mi alzo di controvoglia e controllo il cellulare. È Sara. Non sono mai stata meno contenta di una sua chiamata, anche se non la sento da un po'.La sento rispondere al telefono e mi vado a sedere sulla scala che porta di sopra, per non ascoltare direttamente la sua conversazione. Stavo per confessare, con il cuore in gola. Perché quando la guardo, so che lei si meriterebbe la verità, ma quanto male le farei? E oltre a farla soffrire, non mi perdonerebbe mai, lo so com'è lei, tutto o niente. Forse questa telefonata mi ha salvato. Forse posso ancora riprovare a mettere a posto le cose e poi, un giorno, glielo dirò, magari, ma non adesso.
-COSAAAA?- la sento urlare. Scendo subito a vedere che succede. Lei mi fa cenno che è tutto a posto.
-Ma..non sarebbe meglio se ci andassi con lui, voglio dire..è una cosa vostra- prosegue.
Alla fine sbuffa silenziosamente. -D'accordo, ho capito, ora vedo come organizzarmi e poi ti richiamo, ok?-
-Cosa succede?- domando, appena riattacca.
-Era Sara, teme di essere incinta-
-Oh, beh, complimenti!-
-Spiritoso. Ha fatto il test un sacco di volte ed è positivo, ha il panico, continua a piangere. Non lo ha ancora detto a Giacomo e non vuole assolutamente andare all'ospedale con lui, dice che vuole che vada io con lei, domani.- riassume. -Cosa faccio?-
-Vai, la tua amica ha bisogno di te-
-Ma io e te stavamo facendo un discorso importante!- ora sta iniziando ad arrabbiarsi, lo sento.
-Siri, non ti devi preoccupare- mi affretto a dire, poi la abbraccio di nuovo. -Non c'è nessuna, ci sei solo tu, voglio stare con te! Ti chiedo solo di avere pazienza in questo periodo in cui mi sento così sotto pressione.-
Lei mi guarda, titubante. Bugie, bugie e ancora bugie. Mi sento uno schifo a mentirle, ma forse è il male minore.
-Ok- dice, mordendosi il labbro inferiore.
-Appena mi sistemo un attimo, sarà tutto come prima, come a Verona, te lo prometto- rincaro.
Lei annuisce.
-Ti voglio bene Albi, tantissimo-
-Sì lo so, anch'io te ne voglio- replico.
-Se devo essere a Verona domani mattina è meglio che prenda il treno stasera- dice lei, dopo una pausa, controllando sul cellulare.
-Vuoi che ti accompagni? Domani mattina non ho allenamento-
-Ma ti devi fare tutta la strada e poi, dato che sono a Verona, mi fermo a casa domani sera-
-Stasera passiamo da Bergamo e stiamo dai miei, poi domattina ti porto a Verona e poi torno indietro nel pomeriggio- propongo.
-Va bene- la sento rilassarsi, così la bacio di nuovo.
Lei è troppo importante, non posso permettere che Nicole rovini tutto!
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L'amore è un'altra cosa - Stella Marina || A. Paloschi
FanfictionSiria ha 22 anni ed è appena uscita da una storia difficile. Conosce per caso Alberto Paloschi e Francesco Acerbi; con loro nascerà l'amicizia e anche qualcosa di più..ma scoprirà anche cos'è l'amore?