Capitolo 38

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Il mio tutor ci ha messo del suo nel rendermi la settimana invivibile. Sono rimasta chiusa nel suo studio tutti i giorni ad analizzare i dati. Ho i numeri che mi escono dagli occhi! Sono riuscita a vedere Albi almeno un pomeriggio perché sono passata a Peschiera, ovviamente a prendere altri dati.
Siamo giusto riusciti a prendere un gelato sul lungolago, però è stato davvero romantico. Camminavamo per mano, scambiandoci qualche bacio; per un paio d'ore mi è sembrato di tornare adolescente.
-Senti un po', dovremmo decidere una data da cui inizia la nostra storia.-
-Eehh?? Ho sentito bene? Pensavo che i maschi fossero allergici alle date..- rido.
-Beh questa è la mia prima storia seria, per cui volevo fare le cose come si devono..-
-La tua prima storia seria?- lo guardo scettica. -E le tue fiamme sparse per mezzo nord Italia??-
-Lo hai detto, fiamme. Si sono spente.-
-Quanta poesia.-
-Lo dici come se non mi pensassi in grado.-
-Infatti..-
Lui mi spinge verso il bordo del pontile.
-Se mi fai cadere il gelato, sei morto.- lo avviso.
Lui repentino mi porta proprio sull'orlo e poi mi tiene ferma.
-Faccio cadere direttamente te..- minaccia.
Io mi reggo su di lui con la mano libera, con l'altra gli spalmo mezzo cono direttamente in faccia.
-Sei perfida.- commenta, lasciandomi andare.
-Te lo sei cercato.- gli faccio la linguaccia.
-Ora come mi pulisco?-
Gli indico una fontanella. Ci corro prima di lui e poi lo invito -dai ti lavo io per farmi perdonare-
-Quella faccia non promette niente di buono..- dice lui, prevedendo la mia prossima mossa.
-Dai fidati..-
Appena si avvicina inizio a lavarlo diligentemente..forse con troppa lena..si sta bagnando tutto, così per ripagarmi mi spinge sotto a mia volta.
Mi divincolo, allontanandomi di un paio di passi e scrollandomi l'acqua di dosso. -alla fine il gelato mi si è annacquato tutto!- mi lamento.
-Dai te ne faccio assaggiare uno 'al bacio' buonissimo..- dice avvicinandosi e baciandomi.
-Allora che data vuoi per l'inizio della nostra storia?- chiedo quando ci stacchiamo -La nostra prima volta?-
-Nooo..il nostro primo bacio piuttosto!-
-Quello sotto casa tua? Ma non mi piacevi ancora!-
-Non dire fesserie!-
-Dai, non è adatto..che ne dici della sera del cinema?- propongo.
-Tu dirai che allora non volevi frequentarmi..ma io lo so che non è vero, dovevi fare la preziosa..-
-E tu dovevi conquistarmi..-
-Ma ora ce l'ho fatta!-
-C'è ancora parecchia strada da fare mio caro..-
-Non dirai così la prossima volta che verrai a casa mia..- mi sibila malizioso, ma poi la sua espressione cambia..come se gli venisse alla mente qualcosa -a proposito, sabato prossimo ci sono i miei, vieni a cena? Devo ancora dire loro di noi..-
-Cosa? Hai insistito perché sia una cosa seria e devi ancora dirlo ai tuoi??-
-..non sono ancora entrato in argomento..- afferma, arrossendo fino alla punta delle orecchie.

Quindi sabato mi presento a casa sua. Appena metto piede nell'entrata, Albi mi salta addosso, baciandomi.
-Che bella accoglienza, mi sembri contento di vedermi- sorrido e gli passo una mano sul petto, anche se con un po' di imbarazzo, visto che i suoi sono di là.
-Mi sei mancata, non ci siamo visti neanche una sera..- colgo il suo sguardo allusivo, neanche stasera potremo lasciarci andare. Subito dopo mi spinge contro l'attaccapanni a muro infilandomi la lingua in bocca mentre la sua mano sinistra, sinistra in tutti i sensi, sale sotto la maglietta..
Lo fermo -Albi ti prego, qualcuno potrebbe..- non faccio nemmeno in tempo a terminare la frase che con la coda dell'occhio vedo Filippo che sbircia dal salotto. Appena si accorge di essere stato beccato, sguscia via. Lo ritroviamo appresso ai suoi genitori in cucina e sta cercando di dire qualcosa, prima del nostro arrivo. Qualcosa che suona come "si stavano baciando.."
-Ah ma davvero?- risponde distratta Caterina.
-Ciao Siria, come va?- mi saluta intanto Paloschi senior.
-Si mà..si stavano baciando con la lingua!- urla allora indignato Filippo, visto che nessuno gli stava prestando l'attenzione che meritava. Nel frattempo guardo Albi che sta cercando suo malgrado di non arrossire..
-Si beh, ecco noi..-
-Ci stiamo frequentando, non più da amici.- finisco io la frase per lui.
I suoi, per fortuna, sorridono.
-Ce ne eravamo accorti già da un pezzo che non siete più solo amici.- dice Giovanni.
-Bastava guardarti in faccia Albi.- spiega sua madre. -sembrava che fossi sulla luna ultimamente..-
-Vabbè ora basta ma'.- taglia corto lui.
-Però con la lingua..che schifo!!- commenta il fratello, ancora meditabondo.
-Finiscila anche tu Fil!- censura Alberto, facendoci ridere tutti.
La serata passa allegramente, anche se non posso fare a meno di sentirmi un po' sotto osservazione; soprattutto il fratellino sembra intenzionato a non perdersi un altro eventuale "fatto scabroso" tra me e Albi, non staccandoci gli occhi di dosso nei rari momenti di vicinanza.
Comunque pare che i suoi abbiano preso bene la nostra storia e questo mi rassicura.
Albi dal canto suo non vedeva l'ora che il resto della sua famiglia se ne andasse a dormire e questo mi ha reso felice e imbarazzata nello stesso tempo.
-Finalmente soli.- annuncia, non appena i suoi ci danno la buonanotte e Filippo si chiude la porta del reparto notte alle spalle, non dimenticando di lanciare un'ultima occhiata sospettosa.
Si siede sul divano attirandomi a sé. Devo dirlo, anche a me le coccole sono mancate un sacco!
Però tra un bacio e l'altro in men che non si dica mi ritrovo sotto di lui e le sue mani vanno dappertutto, non fa molto per nascondermi la sua eccitazione.
-Albi..per favore..- cerco di contenerlo.
-Non sto facendo nulla..- si difende.
-Tu forse no, ma il tuo amichetto mi fa ciao con la testolina..-
-Ѐ anche amico tuo..e puoi salutarlo anche tu, dato che ci sei..- si butta.
Sbuffo sorridendo –lo farei volentieri ma non riesco a rilassarmi con i tuoi e tuo fratello di là..-
Mi accarezza suadente e mi fa la sua richiesta sottovoce nell'orecchio.
-Ma no, dai..-
-..ma non hai detto che mi vuoi bene?- ok, adesso si gioca la carta occhioni di cucciolo.
-Si ma "ti voglio bene" non vuol dire che puoi avere sesso orale quando ti pare..- -.-'
-Domani potrai avere tu tutto quello che vuoi..- ribatte, sensuale.
-A proposito di domani..dopo la partita vieni da me? Tra l'altro visto che stasera sono stata a cena con i tuoi, i miei vogliono ricambiare l'invito..-
Lui sembra soppesare la cosa. Già so perché è così combattuto.
-Ok non posso scontentare i futuri suoceri..ma poi promettimi che sarai mia..- mi stuzzica, mordicchiandomi l'orecchio..
-Mmm ti prego mi fai il solletico..- anch'io lo sto desiderando tanto.
-Un momento, hai detto addirittura suoceri?!?! Mi vuoi proprio imbuonire!!- salto su poi, realizzando improvvisamente.
Lui sorride un po' da furbetto, mentre mi spinge dove vuole che concentri le mie attenzioni.

L'amore è un'altra cosa - Stella Marina || A. PaloschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora