Capitolo 97

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Apro gli occhi con la luce bianca del sole che illumina la stanza. Resto ferma per un po' ad ascoltare una strana sensazione. Solo dopo aver visto Albi che dorme di fianco a me, capisco di cosa si tratta: non sento più quel dolore, in mezzo al petto.
Il suo cellulare vibra insistentemente sul comodino, cerco di allungarmi per prenderlo, ma lui con gli occhi ancora chiusi, me lo impedisce. Rido -Mi vedi anche mentre dormi??-
-Sì- mugola. Poi si deve spostare per controllare il telefono.
-Chi è???- lo interrogo.
-Mamma- dice, aprendo gli occhi del tutto. -Ora mi ucciderà perché non l'ho avvisata che non tornavo-
-Oh oh, fulmini e saette! Beh, finchè tu ti prendi parole vado a fare un bagno, scappo prima che se la prenda anche con me-
-Ah, quella volta non le avevo chiesto io di chiamarti, deve averlo fatto perché ero davvero depresso e comunque vorrebbe scusarsi con te-
-Capisco perché l'ha fatto, ne parleremo con calma- lo rassicuro.
Mi rifugio in bagno e apro l'acqua calda. Mentre ripenso alla notte appena trascorsa, ho i brividi.
Passano pochi minuti e la porta si apre con veemenza.
-Non penserai davvero di farlo senza di me??- Albi mi assale, appassionatamente.
-Ahahah dai, qui non è così grande come a casa tua-
-Mi va bene qualsiasi posto, purchè ci sia tu!- mi prende e mi butta nella vasca, in pigiama, prima di entrarci anche lui.
-Waaa! Nooo!- protesto, anche se ormai è troppo tardi.
-Non spogliarti, voglio farlo io!-
-Cos'è tutta questa passione improvvisa?!?-
-Deve piacerti più che con Ace! Ne va del mio onore! Ti farò cambiare idea entro oggi, garantito!!-
Scoppio a ridere di nuovo, è una bellissima sensazione. Mi lascio togliere i vestiti, mentre faccio lo stesso con lui. Apro il bagnoschiuma e cerco di fare più schiuma possibile, riempiendo tutta la vasca e anche Alberto. La sua espressione è gioiosa, ma anche carica di tenerezza. Lo bacio e lo accarezzo come non ho mai fatto. È incredibile averlo di nuovo qui. Il gioco diventa amore, è una magia che esiste solo con lui. Lo stringo forte a me, siamo una cosa sola, un incontro di anime. E lui si accende, facendo crescere la passione, portandomi a toccare il cielo con un dito. Ancora una volta, voglio sentire tutto, ogni suo sospiro, ogni suo fremito. Sapere che lui sta provando piacere con me e che glielo sto procurando io, fa parte dell'estasi.
Riesco a sussurrargli -Ti amo- al culmine dell'ardore. Poi Albi crolla, tra le mie braccia, ansando.
Mi accarezza sulle labbra, dove poi ci posa un bacio, dolcissimo.
-Siri, amore, lo sai, non sei mai stata così bella-
I suoi occhi sono vivi e innamorati.
-Amore, non è mai stato così bello- rispondo.
Eccolo il suo sorriso, ora è perfetto.
-Se morissi adesso, non avrei nessun rimpianto- se ne esce lui.
-Non è vero- affermo. -Ti perderesti tutto quello che faremo insieme da ora in avanti-
Lui sorride di nuovo -Hai ragione. E poi - aggiunge dopo un po' -A dir la verità mi è venuta un po' di fame!-
Oddio, ridere è fantastico. Mi sembrava di essermi dimenticata come si fa.

Ci vestiamo e andiamo in centro a mangiare, nessuno dei due aveva voglia di cucinare.
Tra l'altro anch'io ho una fame che non ci vedo, quindi ci riempiamo per un bel po'.
-Aahh, sono così piena che se mi alzo, rotolo!- esclamo.
-A chi lo dici!- sbuffa, però poi sorride -Che vuoi fare ora?-
Io sbircio fuori dalla finestra, è una bella giornata di primavera inoltrata.
-Mi è appena venuta un'idea!-
Noleggiamo due bici e seguiamo l'Adige fino ad arrivare alla Diga del Chievo. Una volta lì, ci sediamo nell'erba, di fronte al campo di allenamento.
-Questo è uno dei posti che amo- gli rivelo.
Paloschi sembra meditare, a lungo non dice niente. -Penso che tornerò al Chievo, un giorno- afferma -Gli devo molto, senza contare il fatto che mi ha permesso di incontrarti-
-E anche, c'è una cosa che non posso ancora perdonarti..-
-Lo so- mi anticipa -Di aver fatto gol al Chievo-
-Sì!- affermo, accalorata. -E di essere venuto qui a far vincere lo scudetto al Milan in casa nostra!- lo rimprovero.
-Cercherò di farmi perdonare anche per questo- sorride con dolcezza. È bello come il sole.
-Ti amo- gli dico. Quanto lo sento, questo amore è in ogni parte di me. Gli salto addosso e lo bacio, ancora e ancora. Gli metto le mani sotto la maglia, accarezzandolo sugli addominali, scoprendo quel tatuaggio che ha fatto per me.
-Ehi amore!- ride, cercando di contenere il mio entusiasmo. -Credi di riuscire a resistere finchè non torniamo a casa?-
-No! Voglio un tatuaggio uguale a questo, ora!- ribatto.
-Con il tuo nome sopra?-
-Già! Il mio ego l'ha sempre voluto- scoppio a ridere. -Mi sembra ovvio che lo voglio uguale ma con il tuo, di nome! Ma quando l'hai fatto?- interrogo, notando alla luce del sole che la pelle intorno al disegno è ancora arrossata.
-Ieri, dopo aver parlato con te. Per questo sono arrivato tardi e il mister mi ha messo in panchina-
-Ma..e se poi non fossi entrato? E se non avessi segnato? E se io non avessi visto la partita?- sono a bocca aperta. Ci sono troppi 'se'!!
-..beh devo dire che la fortuna mi ha aiutato, questa volta-
-No! Tu sei pazzo, è questa la verità!- esclamo.
Lui ridendo, mi abbraccia.
-Sì, è vero- sussurra. -Sono pazzo di te!-
Dopo altri mille baci, mi stendo sull'erba a guardare il cielo, ma c'è ancora una nuvola.
-Che cosa ci hai comprato con quei soldi dell'assegno, se non erano per Nicole??- sparo.
Con una fitta al cuore, vedo il suo sorriso farsi tirato.
-Oh quello. Cavolo, non avresti dovuto vederlo-
-Eh? Di che parli??-
-È che..- è imbarazzatissimo ma io non mollo.
-Avanti, basta segreti, dimmelo!-
-Non è un segreto ma doveva essere una sorpresa. Non posso dirtelo così..-
-Daaaiii-
-No, sul serio. Al momento giusto lo saprai, promesso. Anche se..il prezzo non avresti dovuto saperlo-
-Insomma, così penso ancora più male!-
Il suo sorriso però diventa dolcissimo, mi fa sciogliere.
-Scoprirai presto cos'è-

Le meraviglie in questa parte di universo,
sembrano nate per incorniciarti il volto
e se per caso dentro al caos ti avessi perso,
avrei avvertito un forte senso di irrisolto.

Un grande vuoto che mi avrebbe spinto oltre,
fino al confine estremo delle mie speranze,
ti avrei cercato come un cavaliere pazzo,
avrei lottato contro il male e le sue istanze.

I labirinti avrei percorso senza un filo,
nutrendomi di ciò che il suolo avrebbe offerto
e a ogni confine nuovo io avrei chiesto asilo,
avrei rischiato la mia vita in mare aperto.

Un prigioniero dentro al carcere infinito,
mi sentirei se tu non fossi nel mio cuore,
starei nascosto come molti dietro ad un dito
a darla vinta ai venditori di dolore.

E ho visto cose riservate ai sognatori,
ed ho bevuto il succo amaro del disprezzo,
ed ho commesso tutti gli atti miei più impuri.
Considerando che l'amore non ha prezzo...

Senza di te sarebbe stato tutto vano,
come una spada che trafigge un corpo morto,
senza l'amore sarei solo un ciarlatano,
come una barca che non esce mai dal porto.

Considerando che l'amore non ha prezzo,
sono disposto a tutto per averne un po',
considerando che l'amore non ha prezzo
lo pagherò offrendo tutto l'amore,
tutto l'amore che ho.

(Jovanotti - Tutto l'amore che ho)

L'amore è un'altra cosa - Stella Marina || A. PaloschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora