Capitolo 53

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Madonna di Campiglio è splendidamente innevata.
-Abbiamo perso metà della mattinata, che è il momento migliore.-
-Basta lagnarti e datti una mossa!- lo sprono.
Cominciamo da una pista facile perché io non prendo gli scii da qualche anno, però è sempre una meraviglia! L'unico problema è che tutto questo movimento mi mette una fame fotonica. A pranzo ci aggiungiamo ai suoi.
-Wurstel e patatine!!!!- esclamo, felice.
-Così poi scenderai rotolando..- mi sibila Albi.
-Ecchè palle, dai siamo in vacanza!-
Alla fine prende lo stesso anche lui 😁 e suo fratello ci segue a ruota.
-Ma perché io devo dormire in camera con voi, non posso stare con loro?- chiede Filippo ai suoi genitori.
-Loro usciranno stasera, lasciali in pace.- commenta Giovanni.
-Perché cosa devono fare, tro***re???-
Caterina dà uno scappellotto ad Albi.
-Ma non sono stato io a dirlo!- protesta lui.
-Sì ma tu glielo hai insegnato!-
-Non è vero..sarà stato papà.-
Quello lo guarda di sbieco.
-Nell'hotel c'è anche la spa..- osservo io, per tentare di cambiare discorso.
-Sì è una figata, c'è anche la sauna.- esclama Albi.
-Attento, i tedeschi ci vanno nudi.-
-Anche le tedesche, per quello ci vado.-
Questa volta lo scappellotto lo prende da me, tra le risate generali.
-Se il sangue scende troppo in basso, non ne resta più per il cervello.- lo avviso, sottovoce.
Nel pomeriggio io provo lo snowboard ma sono piuttosto impedita. Dopo la mia terza caduta in 100 metri, Albi mi si lancia sopra, spiaccicandomi nella neve, ovviamente finisce che mi slaccio la tavola e lo rincorro lanciandogli palle di neve a pioggia. Quando siamo entrambi bagnati fradici, è ora di tornare in hotel. Bene..piscina riscaldata, arrivooo!!
-Non mi sono mai divertita tanto!- commento, in ammollo.
-Ovvio, ci sono io!- Albi si avvicina, ringalluzzito.
Ci abbracciamo e stiamo un po' a rilassarci. Lui si struscia su di me, il suo corpo già bollente.
-Sono già passate le tedesche nude o l'acqua calda ti fa sempre questo effetto??-
Lui ridacchia. -Dai, andiamo di sopra..-

Ci accarezziamo, giochiamo un sacco, anche prima di fare l'amore, con il risultato che è davvero bello. Lui mi copre di baci, mi fa sciogliere completamente, prima di entrare dentro di me. Il calore che mi dà con il suo corpo è unico..lo voglio sentire, voglio tutto, fino in fondo. La passione sta raggiungendo il culmine quando lui mi prende per i fianchi e mi fa voltare, ancora più infuocato, lo eccita il controllo che gli permette quella posizione. Non riesco più a resistere, premo forte la bocca sul cuscino, nel momento più bello.
-Mi sembra che ti sia piaciuto..- mormora Albi, abbracciandomi. Siamo sudati, esausti, felici.
-Dai, lo sai che mi vergogno a fare tutto questo baccano.- mi accoccolo vicino a lui, sotto il piumone.
-A me non dispiace, vuol dire che sono bravo.-
-Eh si, aumenta il tuo orgoglio maschile.- lo prendo in giro.
-Dovresti essere contenta del mio impegno. Vorrei che ti piacesse, quanto piace a me.-
-Pensavo lo facessi solo per far invidia ai vicini.. Dai scherzo..ti fa onore preoccuparti per me, davvero.- dico, seria.
-Lo faccio perché voglio che tu stia bene con me.-
-Io sto bene con te.- affermo. -Certo che, se non ti incazzassi per niente, sarebbe anche meglio.- continuo, mezzo sorridendo.
-Lo so, sono impulsivo e testardo, ma non riesco a stare lontano da te..anche perché ti amo.-
Il mio stomaco fa una capriola, forse anche due. Lo stringo forte, mentre un'emozione incredibile mi pervade. -Tu invece sei ironica, pungente e orgogliosa e questo ti impedisce di dirmi che sei pazzamente innamorata di me, ma io lo so lo stesso..- commenta Albi, compiaciuto.
-Te la fai e te la racconti.- tento di resistere.
Lui inizia a farmi il solletico.
-Avanti, dimmelo!-
-Non ci penso nemmeno!- rispondo, mentre cerco di divincolarmi, ma lui mi blocca le braccia.
-Dai!-
-E va bene. Ho una cotta per te.-
-Non è abbastanza!- esclama indignato, riprendendo a solleticarmi.
-Waaa, no la pancia no, ti pregooooo!- supplico, ridendo fino alle lacrime. Alla fine Albi mi si siede sopra, con il suo dolce peso.
-Avanti, parla!-
-Ok ok.- cedo. -Sono innamorata, un po'.-
-Devo ricominciare??-
-No no! Uff, ok, tanto.- ammetto. -Non so cosa farei, senza di te.-
Lui sembra finalmente soddisfatto.
Si ributta sul letto, di fianco a me. Stiamo un po' in silenzio, ad assaporare questo stupendo momento insieme.
-A parte gli scherzi- riprende lui. -Non ti piacerebbe venire a stare con me a Milano?-
Non riesco quasi a crederci che me lo stia proponendo.
-Sarebbe bello, anzi bellissimo..- commento lentamente. -Anche se penso che litigheremo ogni due giorni.-
-Come sei pessimista..ogni giorno, no?!?-
Rido. Poi torno a riflettere.
-E poi, sai quanto io sia orgogliosa, non potrei mai venire lì e farmi mantenere da te, è una questione di principio. Ma se trovo lavoro, ci posso pensare.-
-Hai tempo fino alla fine del ritiro, cioè il 6 gennaio.-
-Cavoli, ci devo pensare proprio in fretta!!!- esclamo.
-Ѐ perché mi piaci davvero tanto!- è la sua risposta. Mi fa impazzire, lo devo riempire di baci.
-E comunque non ti preoccupare, sono io l'uomo che deve sfamare la famiglia.- prosegue poi.
Colgo subito il rimando. -Come il padre di Fra..- sorrido.
-A proposito, con me, di tuo padre, non hai mai parlato, non voglio che tu lo faccia solo con Fra!-
-Aahh gelosia portami via!!-
-Che male c'è ad essere geloso? Se tu mi tradissi, darei di matto..-
-Ma io non lo farò. Tu piuttosto, a Milano, se mi tradisci, è finita.- lo metto in guardia seriamente, fissandolo. -Ricordatelo.-
-Dai smettila con queste paranoie inutili, e poi dal mese prossimo sarai a Milano anche tu, con me. E dovrò stare attento che nessuno ti metta gli occhi addosso.-
-Avrò una sfilza di corteggiatori, guarda.- ironizzo.
-Il punto è che tu sei mia.-
-Oohh addirittura? Guarda, non sai ancora la gatta da pelare che ti sei trovato, allora.- lo avviso.
-Scherzi a parte, non volevo rattristarti con discorsi tristi riguardo mio padre..- continuo. -Ma la famosa ninna-nanna che volevo propinarti tempo fa è uno dei ricordi più belli che ho di lui.-
Albi mi sorride dolcemente, così io proseguo. -E poi, oltre alla canzoncina recitava sempre una preghiera.- tiro fuori dalla borsa una medaglietta d'oro con le effige di Sant'Antonio, appesa a una catenina, sempre d'oro. Dietro il ciondolo è scritta la preghiera: "Ecce Crucem Domini! Fugite partes adversae! Vicit Leo de tribu Iuda, Radix David! Alleluia!" -Ѐ una preghiera di protezione. La porto sempre con me. È come se ci fosse papà a proteggermi.- spiego.
-Ѐ in latino?-
-Sei avanti! Totti avrebbe detto inglese.- lo canzono.
-Ѐ davvero bello.- commenta, serio.
-Chi, Totti??-
-Sei proprio scema, a volte.- mi rimprovera, abbracciandomi.
-Senti è un po' che ci penso, invece.- riprendo dopo una pausa. -La vorresti tenere tu la collana, quando andrai a Milano?-
-Io? Non posso, è di tuo padre!-
-Con la supervisione del 'suocero' sarai ancora più al sicuro!- affermo, ridendo. -Sul serio, mi farebbe piacere sapere che è con te, è un legame.-
-Ѐ speciale.- dice, commosso, mentre gliela metto al collo.
-Anch'io vorrei che tu avessi qualcosa di mio.- se ne esce. -Questo anello che porto, me l'hanno regalato i miei, quando sono andato a stare da solo, a Verona. Dovrebbe essere il simbolo dell'impegno e dell'abnegazione che metto in quello che faccio.- me lo porge e io lo osservo da vicino. È un anello in oro bianco con una linea di piccoli brillanti che lo percorre per tutta la circonferenza.
-Non posso tenerlo, è troppo costoso.-
-Ѐ vero, ma non è il prezzo quanto il valore, quindi non vale più della tua collana.-
Lo guardo, sbalordita.
-Tu chi sei? Che ne hai fatto di Paloschi??-
Lui mi prende e mi fa rotolare sul letto, una scherzosa punizione.
-Davvero, tienilo.-
Lo provo, mi va giusto solo nel pollice.
Tutto questo è davvero molto più di quanto potessi sognare.

Si dice amore quando si accende
che più rovente non c'è,
sbatterci contro è inevitabile
sta capitando proprio a me.
Si dice amore se tutto prende
ma non ti importa perché
tanto lo sai che è inevitabile
ed è successo anche a me, come a te.
Inevitabile, anche se ti chiudi dentro
nascondersi non serve,
è questione sai di tempo,
ti sorprende prima o poi.
Questo è l'amore che fa cambiare
in ogni parte di te,
finirci dentro è inevitabile
sta capitando proprio a me.
Questo è l'amore che fa dannare
e uscire fuori di te,
viverlo in pieno è inevitabile
ed è successo anche a me, come a te.
(Giorgia/Ramazzotti - Inevitabile)

L'amore è un'altra cosa - Stella Marina || A. PaloschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora