Capitolo 59

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Sospiro infilandomi su per l'ennesima scala mobile. Malpensa è davvero enorme, io mi sono persa e sono in ritardo! Chissà se sono già arrivati. Controllo per la ventesima volta il cellulare; ho chiesto ad Albi di lasciarmi un messaggio appena atterrano, ma non l'ha ancora fatto. Sono preoccupata per lui, anche se ha cercato di minimizzare, è chiaro che è giù perché è stato male. Forse nell'ansia di dover dare tutto e subito per risollevare la squadra, ha esagerato. Ho cercato di farmi raccontare bene che cosa è successo ma lui non ha abbondato con i dettagli, tipico di un maschio! Comunque sia, sono qui apposta per tenerlo su di morale, sempre se trovo la sala arrivi! Giro l'angolo e mi trovo a tu per tu con una ragazza bionda. La riconosco al volo.
-Guarda chi c'è, la ragazza di Paloschi, giusto?-
Sono stupita però che anche lei si ricordi di me.
-Esatto. Tu invece sei Nicole, la ex di Mario.-
Fa un sorrisetto falso. -Hai una buona memoria, vedo. Ma per tutti è difficile dimenticarmi e il tuo ragazzo non fa eccezione.-
Non mi piace quello che sottintende. Non mi piace per niente.
-Cosa stai cercando di dirmi?- aggrotto la fronte.
-Non ti facevo così ingenua.- mi guarda come se fosse del tutto ovvio. -Sono la più richiesta, e non solo a Milano.. anche se non tutti possono permettersi i miei favori..-
Mi starebbe dicendo di essere una escort?!?!
-Alberto non lo farebbe mai.- ribatto, tentando di liquidarla. La supero con un paio di passi ma la sua voce squillante mi raggiunge.
-Ahahah davvero?? Prova a dare un'occhiata alle sue spese, a me risulta che di recente abbia speso circa 2.000 euro.-
-Puoi dirmi quello che vuoi, io mi fido di lui.- la fronteggio.
-E pensi che questo basti per tenerlo legato a te? Scialba come sei, non puoi certo offrirgli quello che gli offro io..-
-Sempre meglio sciacquetta che prostituta!- mi scaldo, anche se la decenza mi impedisce di dire di peggio.
La sua bocca si apre in un sorriso perfido.
-Ricordati le mie parole: lui sarà mio, perché io ottengo sempre quello che voglio!-

Mi allontano in fretta lungo il corridoio. Non credo a una sola parola di quello che mi ha detto. Ma perché dirmelo, poi? Non ne afferro il motivo.
-Ehi Siri!- ero così assorta nei miei pensieri che non ho nemmeno visto Albi. Gli corro incontro, ma non riesco a fargli il sorriso che si merita, non dopo il brutto incontro di poco fa.
Lui mi abbraccia e mi dà un bacio sulle labbra ma è teso, lo sento.
-Come stai?- gli chiedo.
-Bene! Alla fine c'era un po' di tempo libero per rilassarsi a Dubai..piuttosto, che grigio qui, eh?- commenta, osservando il cielo aldilà delle vetrate.
-Già.- commento, piatta.
-Ma che hai?- mi fa.
Non posso certo dirgli che ho incontrato una che dice di essere la sua escort! E poi, perché no? Potrei anche dirglielo! Ma no, mi sono appena ripromessa di sostenerlo, non posso causargli altro stress!
-Niente!- rispondo cercando di sembrare il più allegra possibile. -Ti devo raccontare tutte le cose che sono successe dall'ultimo in poi!-
Andiamo in un bar che mi piace molto, dove cerco di distrarlo con tutti i miei discorsi. Sento piano piano la sua tensione scemare, finiamo a ridere e scherzare, come sempre. Poi inizio a baciarlo, quanto mi è mancato!

-Buon compleanno, amore!- esclamo, estraendo dalla borsa il suo regalo. Gli avevo già fatto gli auguri per telefono due giorni fa, ma dal vivo è tutt'altro!
-Lo posso aprire?- mi chiede, compiaciuto.
-No! Lo usi così, non è meglio??- lo prendo in giro.
Facendomi la linguaccia, scarta il pacchetto. Poi mi guarda, con un mezzo sorriso.
-Ti serviva la sciarpa di Burberry per fare lo sboroncello milanese come si deve.- commento.
Lui mi tira scherzosamente per il collo con il braccio, ma poi mi stampa un bacio. -Grazie.-
-Albi sai che mi avevi detto, sì insomma, che oggi avrei dovuto dirti se volevo venire a Milano con te..- esordisco.
-Ah sì..-
-Te n'eri dimenticato?- squadro la sua espressione.
-No! Certo che no! Allora?- chiede con un sorriso.
-Beh, ti dicevo che Francesca ha rotto con il suo ragazzo e una sua cugina che abita qui a Milano ha un appartamento libero vicino al suo, così stavamo pensando di andare a stare in affitto io e lei e intanto cercare lavoro qui. Mi sono un po' informata e sembra che ci siano delle buone possibilità.-
-Ce ne saranno parecchie! Ma la mia proposta era che venissi da me..o te ne sei scordata?- dice, abbracciandomi.
-Eh lo so, però tu ti sei appena trasferito, io non sono mai stata fuori casa..ci vuole un po' di tempo per ambientarsi..-
Lui sorride di nuovo.
-Potremmo vederci quando vogliamo, non sei contento?- lo incalzo.
-Umm..mah non è che tu mi vuoi solo per il mio giovane corpo?-
-Sì e non vedo l'ora di sapere come stai con la mia sciarpa addosso!- ammicco.
Lui mi guarda perplesso.
-Solo con quella, addosso.- sottolineo, prima che scoppiamo a ridere entrambi.
Mangiamo qualcosa e poi lo accompagno allo stadio, anche se non gioca deve comunque restare in tribuna; lui si siede vicino ai suoi compagni, io resto con i suoi genitori e suo fratello, che nel frattempo sono arrivati. La partita è Milan-Siena e come al solito, la squadra 'piccola' si difende con ordine, impedendo al Milan di affondare. C'è da dire anche che per il numero di passaggi sbagliati in attacco, il Milan è un po' inguardabile. All'intervallo vedo Albi con i nervi a fior di pelle.
-Io queste partite neanche le dovrei vedere.- sibila quando viene vicino a me. Gli porgo del the, nella saletta del rinfresco, affollata, sperando che si calmi un po'.
-Dai, vedrai che si sbloccano. Fra sta giocando bene.-
-Almeno la difesa tiene, ma vorrei esserci io! Se solo non mi fosse venuta 'sta cosa!-
-Dai, non ti agitare, ti metti ancora più pressione. La salute viene prima.-
-Sto bene, è questo il punto!- mi ringhia. È davvero nervoso.
-Albi..- tento di addolcirlo. -Dai, fai finta di essere in panchina, non si può giocarle tutte, no? Sei appena arrivato. Il dottore ti ha solo detto di riposarti un po', poi sarai ancora più carico.-
-Ok, hai ragione.- mi concede. Lo sento respirare un po' più tranquillamente, così lo abbraccio.
Poi, di colpo, lo sento sussultare. Mi volto nella direzione del suo sguardo e vedo una ragazza bionda, di spalle, in mezzo alla gente. Poi guardo di nuovo Alberto.
-Che hai?-
-Mmm..scusa un attimo.- si infila tra le persone in direzione di quella ragazza che ora non riesco più a vedere. Non so se era Nicole o meno. E non so neanche se Albi ha visto quello che ho visto io. Ma che gli prende? Gli vado dietro, velocemente e lo afferro per un braccio.
-Dove vai?- non so perché ho questo panico addosso.
-In bagno, perché?- fa una faccia un po' stizzita. -Per favore, non fare come Fra che mi segue dappertutto come una babysitter, sinceramente è davvero fastidioso!-
Vado a sedermi ma sto in ansia, finché non lo vedo tornare.
Mi impongo di stare calma ma mi è tornata in mente quella frase.
"Non ti credevo così ingenua."

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NdAdmin: Ciao a tutti! Scusate il ritardo nel postare! E Buona Pasquetta (vista l'ora! 😅)

L'amore è un'altra cosa - Stella Marina || A. PaloschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora