Capitolo 96

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Siamo ancora abbracciati quando sentiamo urla da tutte le parti. I giocatori del Milan stanno uscendo, alcuni vestiti, altri no, cantando e spruzzandosi con lo spumante, e i tifosi li chiamano a gran voce. Io vorrei solo andare via da lì, ma Albi è giusto che si prenda la sua festa.
-Dai vai con loro, ci vediamo dopo a casa mia-
-No! Tu resti con me!- esclama, tenendomi per mano, raggiante. Poi gli viene in mente qualcosa. Sta arrivando Francesco, anche lui più felice che mai.
Alberto lo prende da parte e lo fissa, serio.
-Mi dispiace, non posso lasciartela-
Cade il silenzio per qualche secondo, poi Ace risponde -E chi la vuole?? Ho altro, per le mani- fa spallucce, coraggiosamente.
Io sorrido, avvicinandomi. Paloschi ci osserva, perplesso.
-Trattamela bene o dovrai vedertela con me!- lo metto in guardia.
-Vuol dire che ho la tua benedizione??-
-Adesso..parola grossa..- però vado ad abbracciarlo.
Mi dispiace infinitamente per Fra, gli voglio bene davvero, ma, di nuovo, ho scelto Alberto.

La festa è stata interminabile, poi finalmente, i milansti si sono decisi a tornare a casa. Mi butto sul letto, esausta. Albi si mette di fianco a me, ha un leggero odore di spumante sui capelli. Per fortuna i miei mi hanno lasciato la casa libera per festeggiare il mio compleanno e sono andati a farsi un weekend romantico in Toscana.
-Buon compleanno, amore mio- Alberto mi bacia dolcemente per poi abbracciarmi.
Io sorrido. Non avrei mai pensato di festeggiarlo così. Ritrovando lui. Il più bel regalo che potessi desiderare.
-Come so che non lo rifarai?- è la paura che parla, attraverso di me.
-È stato orribile senza di te, un incubo..un incubo che non finiva mai. Ogni giorno, ogni ora, era un'agonia, mentre pensavo che tu non eri più con me!- si sfoga -Non ti farò soffrire mai più! Perché se tu soffri, soffro anch'io-
-Non dirlo. Non fare promesse che non puoi mantenere- ribatto.
-Io ti amo, Siria. Ti amo. Non riesco ad immaginare la mia vita senza di te- il suo sguardo limpido mi entra dentro.
-Ma litigheremo ancora, avremo sbalzi d'umore, ci lasceremo ancora, forse. Come faremo a sopportare tutto questo?-
-Finchè ci sarà l'amore sopporteremo tutto. Io sopporterò tutto, pur di stare con te-
-Ma come posso io fidarmi ancora di te? Ci sono tante ragazze, belle e senza scrupoli, in giro- ribadisco.
Alberto mi guarda negli occhi, ancora. -Non pensi che la lezione mi sia bastata? Non c'è vita per me, senza di te-
-Ma dovrai dirmi tutto quello che ti succede e quello che ti passa per la testa! Non puoi mai più pensare di essere solo, anche tu dovrai fidarti di me!- lo invito, a cuore aperto.
-Lo farò-
Il silenzio cala su di noi, un silenzio morbido come il velluto, ma restano i nostri occhi a parlare. Poi ci baciamo, dolcemente, assaporandoci. Potrei farlo per tutta la notte. Anzi no, per tutte le notti del mondo.

-Perché sei stata con Ace? Per ferirmi?- vuole sapere.
Sospiro. -No, io..cercavo di dimenticarti, volevo davvero riuscirci..-
-Ma proprio con lui??- si lamenta.
-Con un altro sarebbe stato meglio??-
-Meglio no, ma un altro potevo prenderlo a pugni almeno!- sbotta, facendomi sorridere. Lui però è ancora amareggiato.
-È stato davvero un duro colpo quando hai detto che è più bravo di me..ma non è così, vero?- evidentemente gli brucia da morire.
-Ti lascerò vivere con questo dubbio amletico-
-No, non puoi! Sei davvero una stronza!- si ribella.
-Lo so, non dovevo dirti così. Mi hai provocato ed ho affondato il coltello. Non esiste un confronto tra di voi, perché per quanto io possa essere stata bene con lui, niente è paragonabile a quello che c'è stato con te. Comunque, con tutto quello che ti ho insultato, di questo ti preoccupi?- chiedo, un po' divertita.
-Tutto il resto, sapevo che non era vero. Anche se avevo paura, un terrore grande come un abisso, che tu non mi amassi più-
-Invece ti amo, Albi- che liberazione, dirlo. -Ti amo e non ho mai provato nulla di simile. E avrei dovuto dirtelo ogni giorno. E ogni giorno che ho passato lontano da te, ho pensato che, se fossi morta, avrei avuto per sempre il rimpianto di non avertelo mai detto. Perché è vero, sono vissuta di orgoglio. Solo quello mi ha fatto andare avanti, per non vedere quanto ti amavo. Quello che sentivo quando mi hai tradita era più grande di me, non riuscivo a gestirlo. Mi avevi distrutta. Per questo non riuscivo a perdonarti e cercavo di combattere quello che provavo per te. E mi sono accorta che l'amore è strano, non lo puoi scegliere, è lui che prende te. Non lo puoi controllare, ti sfuggirà sempre di mano. Però allo stesso tempo, "l'orgoglio in amore è un limite, sazia solo per un istante e poi, torna la fame", più di prima. L'ho scoperto quando ho provato a ferirti. Hai ragione, io sono una stronza e tu sei un testardo. Litigheremo altre mille volte, ma preferisco litigare con te che fare l'amore con qualsiasi altro-
Lui mi bacia, ancora, ancora e ancora. Passa un dito delicatamente sul labbro tagliato.
-Scusa se ti ho fatto male-
-Non è di questo male che dovresti scusarti. La ferita che ho portato sul cuore, quella non la puoi vedere..-
-Ti chiedo scusa per ogni singolo attimo che hai passato stando male per colpa mia-
-Ti perdono- e anche questo, dopo averlo detto, mi libera di un peso enorme. Ho voglia di piangere, ma di felicità, questa volta.
-E tu, mi vuoi ancora?- domando.
-Più di ogni altra cosa-
-Più dello scudetto del Milan? Più di giocare la Champions?- lo incalzo, incredula. Lui ci pensa.
-Voglio anche quelli..ma tutto viene dopo di te-
C'è una pausa perchè ci baciamo ancora.
Sono pronta, pronta per ricominciare ad amarlo e le mie carezze glielo mostrano, ma lui mi ferma.
-Siri, non voglio essere il tuo uomo solo a letto, ma anche in piedi..in tutte le situazioni della vita, sempre! Ti amo-
Sorrido, commossa. -Ti amo anch'io..come lo hai capito?- chiedo poi.
-Ho ripensato a quando stavamo parlando di Fra..sembravi voler dire: 'voglio bene a Francesco, ma amo te'-
-Infatti è così. Lui ci è arrivato prima di me, ma poi me se sono resa conto anch'io, l'amore è un'altra cosa-
-Siri...- lui si blocca di nuovo. -Ho paura di non piacerti più..e se non dovesse piacerti più come prima..?-
Gli faccio una carezza sul viso, che scende davanti alle sue labbra -Basta parlare adesso-
E poi, facciamo l'amore con un'infinità di dolcezza, di baci, di carezze, di parole sussurrate, con la sensazione di non potercene mai stancare, di non arrivare mai ad averne abbastanza, ma insieme con la consapevolezza che ci sarà anche domani per farlo di nuovo, o dopodomani o il giorno dopo ancora. Ci sarà tempo per ridere di nuovo, per litigare e fare pace, per parlare e dirsi tutto quello che è successo quando eravamo separati o per dimenticarlo e cancellare i momenti di disperazione con una nuova felicità.
Eccolo l'amore, ha fatto mille giri ma è arrivato, alla fine.
-L'amore sei tu- gli dico.
-Sì- risponde lui, asciugandomi una lacrima -L'amore sei tu-

Perché mi piaci
in ogni modo
da ogni lato o prospettiva tu.
Perché se manchi
stringe un nodo
e il respiro non mi ritorna più.
Perché non chiedi mai perdono,
ma se mi abbracci
non ti stancheresti mai
e poi sai fare
morire un uomo
con l'innocenza del pudore che non hai.

Sei solo tu
nei giorni miei,
sempre più
dentro me,
sei solo tu
e dimmi che sono questo ora anch'io per te.

Perché sei bella
che mi fai male,
ma non ti importa
o forse neanche tu lo sai
e poi la sera vuoi far l'amore
ogni volta come fosse l'ultima.

Sei solo tu
nei gesti miei
sempre più oramai.
Sei solo tu
dentro me
tutto il resto è invisibile.
Cancellato ormai
conquistato dagli occhi tuoi
quel che resta poi.

Sei solo tu
nei giorni miei
sempre più dentro me.
Sei solo tu
e dimmi che
sono questo ora anch'io per te.

Sei solo tu
e dimmi che
tutto il resto non conta,
ora non conta
tutto il resto sei solo tu.

(Nek e Laura Pausini - Sei solo tu)

L'amore è un'altra cosa - Stella Marina || A. PaloschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora