Capitolo 80

83 3 2
                                    

-Ordino delle pizze, ti va?-
-Non mi va di mangiare.-
-Non fare così..-
-Non fare così?? Insomma è lui che mi ha tradita e io però non posso nemmeno parlare con un amico! Che cosa dovrei fare, perché fosse contento, chiudermi in casa e buttare via la chiave?? Ma può andare a quel paese! In più mi mette contro anche sua madre. È stata una mossa davvero scorretta!- mi lamento.
Francesco chiama per le pizze, mentre io continuo a tormentarmi. Poi si siede sul divano, di fianco a me.
-Vorrebbe solo che tu fossi ancora sua, è pazzo di gelosia.- mi spiega.
"Il punto è che tu sei mia." Scaccio con forza il ricordo di quei momenti.
ERO sua. Ora non sono più niente.
-Questa sua gelosia non l'ho mai capita, non ho fatto niente per meritarmi questo. E ora se la prende anche con te!- lo fisso, con gli occhi pieni di lacrime.
-È una rivalità, sa cosa provo per te.-
Sincero come sempre, lui.
-Ma cosa ho fatto per meritarmi questo??- continuo il mio delirio. -maledetta quella volta che vi ho conosciuti!- borbotto.
-Grazie, eh!- fa il finto offeso. Mi caccia in mano il cartone della pizza che nel frattempo è arrivata. -Tieni, capricciosa con le olive, te la meriti tutta.-
Lo guardo come a dire "are you fucking kidding me?"
Sbocconcello in silenzio, di controvoglia. Lui accende la tv su non so quale partita. È la mia pizza preferita, chissà come fa a ricordarselo, comunque ne avanzo la metà, non ho più fame. Poi mi acquatto sul divano, la schiena contro la spalla di Acerbi.
-Cosa pensi di fare?- gli chiedo.
-Prima deve calmarsi un po', poi gli parlerò di nuovo. Ora non è in grado di ragionare.-
-Non voglio che la vostra amicizia finisca per colpa mia. Tu hai bisogno di lui.-
-Ho bisogno anche di te.- asserisce, passandomi un braccio intorno alle spalle.
-Perché fa così?? Neanche lo avessi tradito io!- commento, amaramente.
-Vedi, quello che non capisci è che tu hai tutte le carte in regola per far impazzire un uomo.-
-Ma smettila, quello ce l'hanno tutte!- sbuffo.
-Non sto parlando solo di un bel culo..anche se il tuo..- lascia la frase in sospeso, ammiccando. Lo fulmino.
-È il tuo carattere. Sai essere irresistibile, se vuoi, ma se uno prova ad usare le maniere forti, finisce che si fa male. Sei come un'oliva, ecco.-
-Non credo di aver capito.- alzo un sopracciglio.
Lui prende un'oliva dalla mia pizza. -Se la assaggi lentamente puoi sentire tutto il suo sapore, ma se la mordi ti scontri con il nocciolo e ti rompi un dente.- spiega, mangiandola.
Mi strappa un mezzo sorriso. -Bah! Le olive sono amare.-
-Sì però una tira l'altra e non ti stanchi mai. Sono salate e amare ed è questo il loro gusto. Tu sei una stronza e gli uomini ci perdono la testa.-
-Non sono sicura che sia un complimento..- commento.
-Io non ti ho mai dimenticato e di sicuro non riesco a resisterti. Giudica tu se è una cosa positiva o meno.-
-Tu mi hai mitizzata. Siamo stati insieme solo un mese, il tempo di un flirt, quindi pensi che con me saresti stato bene, ma non mi conosci veramente. Sono davvero una stronza.- affermo.
-Potresti anche aver ragione..e che sei una difficile, lo so benissimo.. ma io devo fare i conti con quello che ho continuato a provare da allora e che provo ancora adesso.-
-Non so cosa risponderti. Cioè io, in questo momento, non riesco a provare niente, non posso ricambiarti..-
Di tutta risposta, lui mi bacia. Mi accorgo che lo avevo temuto, ma anche un po' desiderato. Sono sorpresa di me stessa. Infila la lingua, iniziando a coinvolgermi. Poi mi stacco.
-Cosa fai?- gli chiedo, tentando di dissuaderlo.
-Con tutto questo parlare di te, mi è venuta voglia di assaggiarti, Oliva.- sorride, riprendendo da dove lo avevo interrotto. È così tenero. Un secondo dopo lo sto baciando anch'io, con calore.
È davvero dolce e intenso, mi abbraccia e io so cosa vorrebbe, so cosa mi farebbe e so anche che sarebbe molto bello, con lui. Ma non posso.
-Ace, non posso fare l'amore con te, non dopo che ti ho detto che non ho dei sentimenti..-
Lui mi guarda e i suoi occhi esprimono molto più di quello che lui immagini.
-..e se ti dicessi che non mi importa..? Cioè, non importa a chi penserai domani, ma solo che sei qui, adesso. Io ti voglio lo stesso.-
Mi accarezza il viso, spostandomi i capelli. Mi bacia di nuovo, poi posa le labbra sul collo, lasciandovi una scia di baci sensuali.
-Ma così ci facciamo solo male..- riesco a dirgli.
-Io penso di no, penso che smettere di pensare ti farebbe star meglio..- afferma, mentre con la mano, sbottona il mio cardigan, poi inizia con la camicia..È preso davvero, e da parte mia, non posso negare che lo sto desiderando. Però..
-Questo non è giusto nei tuoi confronti.-
La sua mano inzia a scendere, accendendomi improvvisamente di un ardore che credevo sopito.
-Sto per fare l'amore con una ragazza bellissima e dolcissima, chiunque vorrebbe essere al mio posto..- mi sussurra all'orecchio.
Mentre la mia resistenza si scioglie, penso che ci stiamo accontentando entrambi di una dolce bugia.

"Quando sei apparsa nella mia visuale
Come potevo fingere di non notarti?
E' stata come un'incisione
quando anche tu mi hai guardato
E mi hai fatto avere una visione
attraverso tutto quanto
Ti prenderai ciò che possiedo?
Moriremo in questo punto?
Troppo presto per dirlo,
Tu mi fai venir voglia di agire
Ti vedo, e tu sai che ti vedo
Faccio di tutto per arrivare a te
è così vero, è così vero
ti vedo, e tu sai che ti vedo
e sai anche che non ci costa nulla ammetterlo
Ti voglio tutta per me
Il mio cuore è un libro aperto
e tu l'hai appena preso dallo scaffale"
(Jutty Ranx – I see you)

Lascio che sia lui a fare tutto; lo abbiamo fatto solo una volta e sono passati mesi, ma sembra sapere benissimo cosa vuole il mio corpo. Sa essere dolce e sensuale mentre si muove in me, chiudo gli occhi, assaporando quella dolcezza. Le mie mani percorrono la sua pelle, prendo un suo dito tra le labbra, lo lecco, lo mordo, tra i sospiri. Poi qualcosa cambia in me, cerco di ignorarlo ma si fa strada prepotentemente.. devo afferrarlo per i fianchi, mentre sottovoce gli faccio la mia richiesta.. -Di più..più forte..- lui non si fa pregare..
Sento il piacere salire con ondate di atroce bellezza.
È come se non fossi più padrona del mio corpo.
Poi esplode in me. Mi mordo le labbra per non urlare.
Lascio il fiato che avevo trattenuto, mentre non riesco ancora a smettere di tremare.
Guardo Francesco negli occhi. Anche lui ha avuto la sua gioia.
Ma come è riuscito a farmi questo?
-Stai bene?- chiede.
Gli metto una mano sulla bocca.
Non pensavo davvero di poter provare ancora piacere dopo Alberto.
Pensavo che non avrei provato più nulla.

NdA: Uuh ve lo aspettavate?! Che ne pensate? Dareste un'altra possibilità a Ace o a Palo? Fatemi sapere ;)

L'amore è un'altra cosa - Stella Marina || A. PaloschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora