Capitolo 54

125 2 0
                                    

Albi è partito per il ritiro e io mi sto apprestando a fare la festa di Capodanno senza di lui, già con una tristezza incredibile. Ma ci saranno i miei amici e soprattutto le mie amiche. Se dovessi davvero decidere di andare a Milano, inevitabilmente molti di loro non li vedrei più, quindi meglio godersi la loro compagnia. Alice e Max, che da quando si sono sposati sono più felici che mai, ci hanno messo a disposizione la loro casetta in campagna, appartenuta ai nonni di Alice, così possiamo fare cena, festa, fuochi in giardino e anche dormire lì.
-Alla faccia della 'casetta'!- commenta ammirata Marta. In effetti stiamo parlando di un antico casale con una marea di stanze.
-Ciao ragazze!- ci accoglie Alice con un gran sorriso. -Spero che abbiate portato delle coperte pesanti perché le camere non sono riscaldate.-
-Tranquilla, dormiremo vicine vicine.- asserisco.
Dopo aver depositato i sacchi a pelo in una delle stanze al piano di sopra, scendiamo in cucina, dove i ragazzi si stanno già 'scaldando' con il limoncino. E dire che sono solo le 6 del pomeriggio!
Troviamo Francesca che ha un'aria un po' truce.
-Che succede?-
-Io e Andrea dovremmo parlare un po', visto che lui è tornato solo ieri dalla Germania. Invece, guardatelo là..- ci fa cenno con la testa.
Sta ridendo beatamente con gli altri del gruppo 'limoncino'.
-Vabbè dai, in fondo è l'ultimo dell'anno, lascia che si diverta. Anzi dovresti farlo anche tu!- la invito.
-L'hai detto, sorella!- mi fa eco allegramente la bionda, porgendoci una bottiglia di Bayles appena sgraffignata dalla dispensa.

Dubai è..incredibile! Non c'è altra parola per descrivere questo posto! Tornare al Milan questa volta mi è sembrato più strano, ma probabilmente devo solo mettere piede a Milanello, e soprattutto a San Siro e poi mi sentirò di nuovo a casa. La cosa più bella è che ho ritrovato i miei amici, tra tutti Alexandre e ovviamente Fra. Il mister mi ha fatto capire fin da subito che dovrò sudarmela tutta quella maglia, ma sono pronto! I primi allenamenti sono stati così impegnativi che non mi sono quasi accorto che è già arrivato l'ultimo giorno dell'anno! Resteremo in hotel, ma andiamo ben oltre il lusso, da queste parti! Giardino, piscina, spa, sauna, altra piscina, discoteca, casinò, ristorante panoramico, bar sul tetto con ennesima piscina..wow, una figata!
Do un'occhiata all'orologio, sono le 21 locali.
-Neanche restandoci un mese riusciremmo a sfruttarlo tutto 'sto posto!- commento, sorseggiando il drink.
-Bleah, questa caipirinha non è certo come quella che fanno in Brasile!- si lamenta Pato.
-Nostalgia di casa?- gli chiede Francesco.
-Un po'.-
-Eh no, se n'è andato Robinho ma tu resti, vero?- gli do una pacca sulla spalla.
-Eh chi lo sa? E comunque dovresti spingermi ad andare, più posto per te!-
-Al mio posto ci sto lavorando.- affermo, con un sorriso.
-E con Barbara come farai?- si interessa Acerbi.
-Quando non ha impegni ufficiali può benissimo venire in Brasile e comunque la distanza non ci spaventa!-
Se a lui non spaventano 9000 e passa chilometri, io dovrei lasciarmi intimorire da 250?? Siria si preoccupava per niente! Ma poi, che dico? Lei verrà a stare da me! E so già come fare a convincerla.
-A proposito, tu sei l'unico che ha la fortuna di avere la morosa qui nel ritiro e te ne stai qui a perdere tempo con noi??- lo canzono.
-Barb aveva quell'eterna cena di famiglia.- alza gli occhi al cielo. -Voi piuttosto, cosa aspettate a puntare la prima preda dell'anno??-
-Vai Fra! Tu sei l'unico che può fare conquiste!- lo incito.
-Beh, non è proprio così..-
-Non dirmi che sei tornato insieme a Denise?- indago.
Il suo silenzio è esplicativo.

Alice ha diretto magistralmente la cucina e la cena è stata una faticaccia ma è riuscita benissimo!
-Io direi che è l'ora di aprire le danze!- suggerisco, allegramente.
-Ma dai, non balla ancora nessuno!- protesta Marta.
-Per questo ho detto aprire.-
-Oh oh!-
Ci giriamo all'esclamazione di Francesca. -Che c'è?- chiediamo in coro.
Sara e Damiano sono appena entrati mano nella mano nella sala principale e Giacomo li sta fissando in modo indescrivibile. Solo ora mi sorge il dubbio che lui ne fosse ancora all'oscuro.
Poi se ne va, senza dire una parola. So benissimo come fa, va a sbollire la rabbia con un bel giro in macchina, ma poi torna.
Mi avvicino per salutare Sara.
-Ehi come va?-
Lei mi fa cenno di no con la testa.
-Che succede?- domando, sottovoce.
-Siamo arrivati ora perché prima io e Damiano abbiamo discusso..-
-Ma se siete entrati per mano.-
-Si però..lo sai meglio di me come è fatto..non sa se sono la ragazza giusta per lui.-
Che nervi mi salgono a sentire quelle parole! Mi ricordo benissimo la sensazione che si prova, l'eterna incertezza in cui ci si sente con quel ragazzo. Ora però avrei solo voglia di dargli una pedata nel sedere, anche al posto di Sara.

Con tutta questa gente radunata nel giardino ho perso di vista Fra. Manca solo mezz'ora al nuovo anno. Chissà se nonostante tutto si è imboscato a limonare con qualcuna! In compenso ho visto una ragazza che conosco, quella ragazza bionda, l'amica di Mario che avevo conosciuto in Versilia, a casa di Giulio..quella..come si chiamava? Certo però che per essere gnocca è gnocca. Scuoto la testa, meno di una settimana che non vedo Siria e già mi manca un sacco, meglio scriverle un messaggio.
"Ciao amore, come va lì? Qui la festa è bella, ma manchi tu!"
Mi volto e vado a finire addosso a una persona a cui cade il bicchiere di mano.
-Oh scusami, non l'ho fatto apposta.-
-Non è niente.- dice lei, mentre sbatte le ciglia lunghe che le mettono in risalto gli occhioni blu.
-Oh, ma tu sei Alberto..ciao! Ti ricordi di me, non è vero?- sorride.
-S..sì..tu sei..-
-Nicole!- fa lei, finta offesa.
-Ah ma certo!-
-Oh mi si è sporcato un po' il vestito..- si piega in avanti mostrando la scollatura generosa con nonchalance. -Ma fa niente.- fa un risvolto alla gonna, puntandola con una spilla, cosicchè diventa ancora più corta, si intravedono le autoreggenti. Poi fissa gli occhi nei miei. Sono paralizzato.
-Come sto così?- chiede.
-Da Dio! Ehm..cioè..-
Lei ride. -Mi offri da bere per farti perdonare?-
Riesco solo a fare un cenno positivo con la testa e gli occhi di Nicole brillano di una strana luce, ma solo per un attimo.

L'amore è un'altra cosa - Stella Marina || A. PaloschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora