Cap 20. Jared....un'anima romantica..

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Io non ho mai potuto affezionarmi a qualcuno.

Chiunque era una potenziale persona che avrei messo in pericolo.

Chiunque era un potenziale nemico che mi voleva fare la pelle.

Chiunque era una potenziale persona che una volta scoperto chi ero e con chi avevo a che fare, mi avrebbe abbandonato…..

Certo, ne ho avuti di amici e anche di ragazze….ma tutti amori e amicizie casuali…a volte durati il tempo di un’estate. A volte un po’ di più….ma non durevoli.
 
 
Quando incontrai per la prima volta Jensen, non avevo idea che sarebbe accaduto nell’acqua

L’acqua…il soffio che dà la vita…

Oppure la morte.

È buffo pensare che il nostro primo incontro sia derivato da un salvataggio.

Si può dire che io gli ho salvato la vita.

Le prime parole che mi disse furono: “No! ti farò affondare!”

Ti farò affondare disse la voce celestiale, quella di un angelo!

È mai possibile? Jensen pensava di farmi affondare, e non capiva che invece mi stava salvando!

Il momento in cui io l’ho salvato e il momento in cui l’ho conosciuto, fu il momento che tornai a vivere!

Quando i soccorsi stavano per raggiungerci, e io stavo per svenire, Jensen mi parlava, dicendomi di respirare piano, mi sosteneva, e le sue braccia e la sua voce mi hanno tranquillizzato..sono stati l’appiglio per impedirmi di non svenire.

Svenne lui però, e quando cercai di riparlargli, non si ricordava di me..peggio ancora, ne aveva paura! Non potevo sopportare che avesse paura di me, che volesse allontanarmi.

Ne ero ferito.
 
Quando tornò in sé, si ricordò di me, ma non della crisi di nervi che aveva avuto…scherzammo e ridemmo come bambini, amici, fratelli…come se ci conoscessimo da una vita.

Mi piace il suo umorismo, il suo sorriso dolce, gli occhi che si illuminano mentre mi guarda.

È simpatico e sembra anche buono e dolce.

Il fatto che siamo entrambi senza memoria, non mi preoccupa. Anzi, lo trovo un valore aggiunto…un’altra cosa che ci accomuna.
 
Lo invito a casa mia..le sue battutine un po’ a sfondo sessuale mi mettono a disagio, ma in fondo mi divertono…voglio sentirne altre.
 
Lui è stupito del fatto che lo accolgo nella mia casa, senza neanche sapere chi è. Potrebbe essere chiunque, dice. Io non gli dico che penso che sia una persona buona, lascio ancora per me questo tipo di sentimenti. Voglio che siano solo miei, ancora per un po’…e poi forse non voglio affezionarmi.
 
Troppo tardi per quello. Jensen finisce nel mio letto.  Quasi non riesco a credere di averglielo chiesto..

“Vuoi…venire a dormire di là con me?”

Per fortuna non ha rifiutato.

“Non credo che tu dovresti restare da solo stanotte. "

Non credo che tu dovresti restare da solo mai più.
 
 
Dormiamo abbracciati e cavolo! Non mi sono mai sentito meglio.

La mia schiena e tutto il mio corpo erano completamente rilassati e gridarono quando si staccarono da lui.

Avrei voluto restare in quel letto e coccolarlo magari.

Accarezzargli e arruffargli i capelli…ma non ci conoscevamo nemmeno.

Amore e Morte nel mirino - SoulmatesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora