Cap 112. Basta bugie

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  Castiel si era portato dietro dei giubbotti antiproiettile e dei gas soporiferi già durante il loro viaggio. Cercò di convincere alcuni temerari dell'isola ad unirsi a loro, per far fronte alla missione di salvataggio. Era difficile, per il 99 per cento dei versi sarebbe sembrata una missione suicida, ma fortunatamente Cas era un ottimo oratore e Jo era felice di dargli manforte.


Ormai mancava davvero pochissimo e avrebbero tentato un agguato alla fortezza.

Castiel si era messo in comunicazione con John e lo aveva avvisato delle coordinate dove si trovavano in quel momento. Se le cose fossero andate storte, dovevano sapere dove si trovavano.

"Scusa, Jared." Disse Castiel. Ultimamente lui e Jensen avevano cominciato a chiamarlo sia Jared, sia Sam. "Dovevo avvisare tuo padre. Quello che stiamo facendo è davvero molto pericoloso e rischiamo la vita, perciò..." disse.

Sam/Jared non disse niente. Lo abbracciò solo dolcemente.

"Stà tranquillo, Cas."

Sia Cas sia Jensen però, avevano capito chiaramente che qualcosa di profondo turbava il giovane moro.

"Sam, vieni qui." disse Jensen, portandolo un po' in disparte.

"Jensen.."

Jensen gli cinse la vita e lo guardò profondamente negli occhi.

" Jared, se stai male per l'attacco imminente a quella sottospecie di fortezza di delinquenti, dirò a Castiel che andremo solo noi due...e.."

"Jensen, no!! Cosa pensi che sia? Un codardo??" chiese Sam ferito.

Jensen sospirò, appoggiando la fronte contro la sua. "Mi sei venuto a salvare quando quei figli di puttana mi hanno trasformato in un vampiro. Come potrei pensare che sei un codardo? Sei la persona più coraggiosa che conosca, ma mi preoccupo per te. Questo non è...come l'ultima volta."

"No, con la differenza che stavolta ci sei tu con me dall'inizio, ma io non ho intenzione di lasciarti lo stesso da solo!"

"Jared, io..."

"Sai cosa mi fa star male? Non è la paura, Jensen!" disse Sam con gli occhi lucidi. "Ma sono le bugie!"

Jensen strinse gli occhi.

" Bugie? Ma..."

" Ti ho mentito, Jensen. Continuo a farlo. E continuo a dirmi che lo faccio per amor tuo, perché ti amo, ma questo non mi fa sentire meglio!"

"Jared..." disse Jensen sconvolto.

"Io non voglio più mentirti." Disse Sam cercando riparo tra le sue braccia.

"Sam..."

" Mi sono fatto dare...una cosa..da mia nonna...una bevanda..." disse Sam cominciando a piangere.

"Schhh. Basta. Non dire niente."

"No, Jensen, tu devi saperlo. Io non posso fare questo senza che tu..."

"Lo so già."

Sam rimase di sasso.

"Io...io ti ho ascoltato quando eri con tua nonna nell'orto."

Sam deglutì. "O-ok....sei...arrabbiato?"
Jensen sorrise tristemente.

"Sono preoccupato."

"Jensen, io..."

"Non posso permetterti di prendere quella cosa, Sam. Non posso perderti in questo modo." Gli disse.

Sam restò zitto.

"Ma, per il momento abbiamo cose più grandi di cui occuparci. Vieni, torniamo a parlare con Cas della seconda parte del piano." Disse, prendendolo per un braccio e dandogli un soffice bacio sulla testa.  


Amore e Morte nel mirino - SoulmatesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora