Cap 39. Il ricordo mancante di Castiel

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 Castiel stava riepilogando a Bobby e John quel che già avevano saputo e sentito da Jared e Jensen.

John non era però molto propenso ad offrire amicizia.

“Perché permetti a questo criminale di stare nella tua casa? Perché permettiamo anche solo che ci parli??” 

“ John, un secondo. Come sappiamo che possiamo fidarci di te?” chiese Bobby a Castiel.

“Sarei qui altrimenti? Rischierei tanto se non fossi sincero?”

“Dovresti essere con Jensen. come mai non sei con lui?”

“Mi ha fatto cadere in una buca per costringermi a tornare indietro. Voleva che stessi vicino a Jared e…gli facessi forza.”

Tentennò e poi aggiunse: “Voleva che gli dicessi che…lo ama tanto….”
 

John alzò gli occhi al cielo, ma dalla parte del divano arrivò un tramestio di coperte messe da parte.

“Jensen? Ha detto che mi ama? Dov’è ora??”

Castiel rise. “Basta mettere insieme le parole Jensen  e ti amanella stessa frase e scatti come una molla. Sei così identico a Sam.”
 

John e Bobby lo guardarono storto e Castiel comprese di aver fatto una gaffe.

“ Non mi importa niente di Sam. Voglio sapere di Jensen.” disse Jared.

“È questo il problema. Ti è sempre importato molto di più di Jensen che di te stesso.” Disse Castiel, sorridendo tristemente.

“Piantala. Non sono dell’umore giusto per le metafore.”

“Non è una metafora, comunque ok. Cosa vuoi sapere, Jared?”

“Sapere innanzitutto che cosa c'entri tu con lui.”

“Jensen non te l’ha detto?”

“Maledizione, lo sto chiedendo a te!”

“Forse dopotutto Jared non si è ancora ripreso dall’ipnosi, dovrebbe rip…” cominciò Bobby.

Noi eravamo amici….tutti e tre.” Disse Castiel.

Jared restò di stucco. Questo non se l’aspettava.

“Quando dici tutti e tre…”

“Intendo io, Jensen e Sam, sì.”
 

Qualche secondo di silenzio, sufficiente a far credere a Castiel, Bobby e John, che tutto questo fosse semplicemente troppo per lui, e poi Jared parlò:

“Raccontami.” Disse solo.
 
 
Castiel gli raccontò tutto. Gli raccontò dell’inizio dell’amicizia con Jensen e di come non era comunque mai riuscita a superare l’amore che Jensen aveva per lui, Sam.

Gli raccontò di come Castiel non capiva questa cosa all’inizio, di come le incomprensioni stavano quasi per rompere il legame con Jensen, e di come si accorse di essere stato cieco fino a quel momento, quando perse i sensi sul furgone dell’ambulanza, durante un massaggio cardiaco, eppure riusciva a vedere comunque.

Sì, vedeva quello che finora gli era sempre sfuggito!
 

“ < < Non temo la morte, perchè quando ci sarà lei,io non ci sarò più, ma mi dispiacerebbe comunque non vedere la fine della storia. Don Marco mi suggerisce che dall'aldilà la vedrò lo stesso. E cos'altro vedrò? Dice: Tutto quello che qui non sono riuscito a vedere. > > 
Ora mi torna in mente questa frase, Sa….Jared, è una frase di un libro che lessi tanto tempo fa, durante gli estenuanti allenamenti a cui ci sottoponevano. Allora credevo di capirla, ma forse la capisco davvero solo adesso!” disse Castiel.
 
“Mi dispiace…vorrei ricordare…” disse Jared, mortificato.
 
“Non importa, non è colpa tua.” Disse Castiel
 
“Ma di altro sì, però!” lo attaccò duramente John.
 
“Cosa? Di cosa parla?” chiese Jared, voltandosi a guardare John.
 
Castiel sospirò e si preparò a raccontare quello che aveva già ricordato in quella buca..
 
 
“Beh, mi sembra che hai fatto del bene, no? Volevi salvarmi!” disse Jared, dopo che Castiel gli raccontò dell’amnesia che si era autoindotto.
 
Castiel lo guardò con sguardo grave e riprese a raccontargli il resto della storia. Gli disse di come avesse provocato il naufragio della nave.
 
“Prima vuoi salvarmi….e poi vuoi uccidermi…” disse Jared a bocca aperta.
 
“Mi dispiace, Jared…io non sapevo…non sapevo…non ricordavo!!”
 
E gli raccontò ancora, com’era finito tutto.
 
 
 
 
 
 
 
*
Dopo che Jensen ebbe messo in salvo Jared su quella scialuppa, tutt’intorno si stava scatenando il panico, ma a Jensen non importava.
 
Andò spedito da Castiel, che fece appena in tempo a vederlo arrivare, che venne quasi tramortito da un suo pugno.
 
Castiel cadde a terra per la forza di quel colpo. “Che diavolo….Jensen…”
 
Volevi uccidere l’amore della mia vita!!” gridò Jensen.
 
“Che dici? Sei pazzo? Non ho mai voluto torcere un capello a Sam!!”
 
“Non Sam, JARED!” 
 
“Stai sragionando…. L’hai appena conosciuto…”
 
“LUI è SAM! Eri venuto da me per raccontarmi come l’avevi scoperto, per dirmi di come i nostri stessi capi lo sapevano, e volevi che lo salvassi!! Volevi salvare tutti e due da questo destino!!!”
 
“Sei pazzo…lo saprei…io non…non è vero!”
 
Jensen gli mostrò la boccetta vuota che aveva ingoiato.
 
“Hai preso questa per dimenticare tutto, perché sapevi che non potevi vivere con questa scoperta, volevi proteggermi, ma non avrei mai pensato che dopo avresti cercato di….di….”
 
Castiel guardò la boccetta e poi guardo Jensen. Ci credette, eppure disse:
 
“E ALLORA SIAMO TUTTI E DUE PERDUTI!” 
 
E poi si scagliò contro di lui.
 
 
“Cas, no, fermati, ti ho detto la verità…ti ho detto….” Disse Jensen, cercando di scappare alla furia dei colpi di Castiel.
 
“LO SO!” disse Castiel. “ È proprio questo il problema, non lo capisci?? Ora dovremmo ricominciare tutto da capo!!” disse.
 
“Cas…”
 
“Colpiscimi, maledizione!!!” 

No, Cas…deve esserci un altro modo….”
 
“Dannazione, ti farò dimenticare tutto a forza!!” disse Castiel, sbattendogli la testa contro una porta.
 
“AHHHH!” 
 
Jensen si rialzò, furibondo.
 
“M……MALEDETTO PAZZO….!” 
 
Disse Jensen, preparandosi a colpirlo. 
 
 
 
 
 
 
 
“Siete pazzi tutti e due. Potevate farvi del male, davvero…potevate…” disse Jared a bocca aperta.
 
“Siamo dei soldati, Jared, non dimenticarlo. Abbiamo la forza fisica di molto superiore a quella di un normale essere umano. Sì, forse siamo stati un po’ eccessivi, ma è servito! Io e Jensen ce le siamo date di santa ragione, tanto che Jensen perse completamente la memoria, io no fortunatamente, avevo solo dimenticato perchè io e Jensen ci eravamo picchiati e chi tu fossi, ma la perdita parziale di memoria che mi ero autoindotto e quella naturale successiva, servì comunque a creare una falla nel sistema, impedendo loro di accedere del tutto al mio cervello, cosicchè anche se io sapevo che Jensen era ancora vivo, loro non potevano saperlo, perché la falla aveva danneggiato il sistema.” Spiegò Castiel.
 
“Aspetta, tu stai dicendo allora che…sapevi già di me…ma….perchè non l’hai detto a Jensen allora? Mi scrisse in una lettera, di averlo scoperto tramite delle fotografie di me da piccolo che ha trovato nella mia casa…” disse Jared.
 
“Io avevo completamente rimosso chi tu fossi, ricordi? Dentro di me conservavo una vaga idea di aver cercato di ucciderti, ma poi di aver deciso spontaneamente di lasciarti vivere felicemente con Jensen….solo che non ne capivo il motivo…non mi sono fatto troppe domande e anche quando Jensen mi ha rinfacciato quell’errore, io non sono riuscito del tutto chiaramente a spiegargli perché! Ho ricordato tutto solo quando Jensen mi ha buttato in quella buca. Forse l’ha fatto addirittura apposta, quel vecchio volpone, sperava che ricordassi!!”
 
“Ma…ma…avrebbe potuto raccontarti tutto lui!!” disse Jared.
 
“Non credo che Jensen abbia recuperato la memoria in un giorno solo…gli sta ancora tornando, e credo che l’ipnosi di Bobby gli sia stata molto d’aiuto per ricordare altre parti fondamentali. “ disse Castiel sorridendo. “Forse proprio in questo momento ha ricordato anche quest’ultima parte, ma se cosi non fosse, gli diremo che tu sei il suo soulmate , quando lo rivedremo!! Ehi, non c’è una birra gelata, qui??” chiese Castiel, cercando di scappare alle continue domande di Jared.
 
 










  Note dell'autrice: Spero che vi sia piaciuto questo capitolo e scusatemi se la sto tirando per le lunghe...ma ci tengo tantissimo a dare realismo alla storia e non voglio dimenticare niente!!

In tema di amnesie ahaahahaa il prossimo sarà il ricordo di Jensen, dopodichè vedremo anche Jared fare i conti con cosa è per lui Jensen, come è successo all'altro, poi finalmente dovremmo aver finito per un pò con le spiegazioni... senza contare che i due si incontreranno in un sogno <3333

iao e grazie a tutti quelli che hanno la pazienza di seguire questa storia e queste spiegazioni lunghissime :D  

Ps la frase:  "Non temo la morte, perchè quando ci sarà lei,io non ci sarò più, ma mi dispiacerebbe comunque non vedere la fine della storia. Don Marco mi suggerisce che dall'aldilà la vedrò lo stesso. E cos'altro vedrò? dice: Tutto quello che qui non sono riuscito a vedere." è del libro Per sempre - Susanna Tamaro  

Amore e Morte nel mirino - SoulmatesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora