Cap 38. Soulmates - seconda parte

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 Jensen e Jared stavano ricordando questo avvenimento in sincrono….
 
 
 
Jared si era intrufolato nella cabina di Jensen in piena notte. Non poteva aspettare l’indomani.

Dopo quello che era successo con Jensen non poteva aspettare.
Forse era solo un illuso, ma gli era proprio parso che anche Jensen sentisse qualcosa, provasse qualcosa.

E poi lui, anche se poteva sembrare assurdo, pensava di essere già innamorato…

Non si era mai sentito cosí!

E anche se ora si sentiva decisamente stordito, come se avesse infilato la testa sotto un tir, non poteva fermarsi.

Forse era una pazzia intrufolarsi nella cabina di Jensen di notte, ma doveva…
 

“Jensen, sono i….” disse, senza bussare, e impallidí quando vide un altro corpo disteso al suo fianco.

“Jared!” disse Jensen sconvolto.

“I-i-io avevo pensato d- di …..sono uno sciocco…” balbettò Jared.

“Jared, aspetta, io…” disse Jensen scioccato, guardando prima Jared, poi Sam, - che era anche più scioccato di lui, di vedere il suo doppio -  poi di nuovo Jared.
 

Jared si rese conto che la persona al fianco di Jensen era proprio lui, e per poco non gli venne un infarto.

“NO! NON PUÓ ESSERE!” gridò.

“Jared!!!” 
 

Jared cercò di scappare, ma l’arnese che Castiel aveva portato a Jensen, cominciò a suonare e a lampeggiare nella sua direzione.

Jared lo fissò sgomento, per poi ritrovarsi praticamente appiccicato con il suo *gemello * come se dovesse fondersi o entrare forzatamente dentro di lui, ma era tutto inutile, Sam non poteva superare la barriera del corpo.

“NOOOOOO, VÁ VIAAAAA LASCIAMI STAREEEEEEE!” gridava Jared, cercando di spingerlo via, ma Sam era spaventato come lui, e gridava anche lui, e soprattutto, non era lui a deciderlo.

“Nooooooo. Basta!! BASTAAAAA!” gridò Jensen, dividendo forzatamente i due.
 

Jared cadde a terra e svenne. Per quel che riguardava Sam, cominciò a scomparire gradualmente, e poi Jensen lo vide entrare dentro Jared.
 
 
 
 
 
Quando Jared si risvegliò, era nella sua cabina.

“Jensen, che…cavolo è successo?” chiese Jared sdraiato sul suo letto.

“Sei svenuto.” Disse Jensen.

“Io..ti ho visto a letto con un altro…e poi quell’aggeggio mi ha colpito..e quell’uomo…lui…”

“Jared, hai avuto delle allucinazioni. Mi hai accusato di andare a letto con te stesso e poi sei svenuto. Soffri di sonnambulismo, per caso?”
 

Jensen si sentiva una schifezza a mentirgli così, ma doveva farlo, se non voleva perderlo…e se anche gli avesse detto la verità, non gli avrebbe creduto.

“Ho…detto cosí? Diosanto, dovevo essere proprio…ma non mi sembra di aver bevuto, ieri sera.” Disse Jared, toccandosi la testa.

“Mi dispiace…anche se devo ammettere che in un certo senso…mi sento lusingato..” disse Jensen, dicendo una mezza verità.

“Ah sí? E allora come mai mi hai respinto?” chiese Jared sempre più perplesso.

“Perché io…ho paura di stare per innamorarmi di te…lo so che è folle ma…” disse Jensen, e si accorse che era la verità.

Amore e Morte nel mirino - SoulmatesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora