Cap 63. Guarito

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 Castiel portò piano Jensen nella stanza di Jared. Gli infermieri li guardavano storti, perchè capivano che Jensen avrebbe dovuto stare a riposo e invece camminavano in corridoio. Castiel avvampò.


"Ci siamo. " disse Castiel aprendo la porta della stanza di Jared.

Jensen rimase a guardarlo.

Era così dannatamente bello e fragile in quel momento, addormentato, con la frangia che gli ricadeva disordinatamente negli occhi. Gli fece una leggera carezza.

"Jared..." sussurrò.

Jared aprì piano gli occhi, poi li sbarrò.

"Jensen!"

Jensen gli riservò un sorriso smagliante.

"La trasfusione...è andato tutto bene?"

"Sembra di sì amore mio. grazie a te!"

Jared lo abbracciò teneramente, poi si baciarono dolcemente.

"Devi riposare. Sono passato solo per vederti." Gli disse Jensen.

"Ma sono riposato!" si lamentò l'altro, cercando di riportarlo a sé.

"Jared, non tentarmi. Hai perso molto sangue."

"Non è perso, se è dentro di te." Disse l'altro, dolcemente.

Jensen gli diede un altro bacio, tenendo il suo viso tra le mani.

"Devo andare, altrimenti arriveranno gli infermieri a buttarmi fuori. Ci rivediamo tra qualche ora, per uscire da questo brutto posto."

"Uffa." Disse Jared, ma Jensen lo zittì con un altro bacio languido.




*

Dopo diverse ore, finalmente il medico consentì a Jared e Jensen di lasciare l'ospedale.

"Ora finalmente potete mangiare, ma restate leggeri e cercate di non abbuffarvi troppo. Ho fatto la tac al signor Padalecki e nel suo cervello non c'è nessuna macchia. Idem per il suo, signor Ackles. Qualsiasi cosa artificiale gli era stata impiantata per controllare il suo cervello, è scomparsa. Ecco, guardate." Disse il dottore, mostrando loro le rispettive tac.

"E per quanto riguarda il problema di Jared, potreste.." disse Jensen.

"Noi siamo medici, signor Ackles. Non guaritori. Mi dispiace, ma quello che ci chiede è troppo per noi. Non siamo in grado di imprigionare o...liberare anime, ma so che il signor Beaver sta facendo un buon lavoro con questo. Dovreste rivolgervi a lui."

"È un nostro caro amico. Lo faremo. Grazie...e un'altra cosa, anche un mio carissimo amico aveva..questa cosa nel cervello. Credo ce l'abbia ancora...può fare qualcosa per lui?"

"Dovrebbe venire qui e sottoporsi anche lui alla lavanda gastrica." Disse il dottore.

"Ok...verrà sicuramente!" disse Jensen.





*

Jared e Jensen vennero riportati a casa da John e Bobby che erano molto felici che fosse andato tutto bene. Restarono un po' a chiacchierare con loro, fecero una cenetta leggera con loro e poi decisero di lasciarli soli per concedere loro un po' di intimità.

Appena se ne furono andati, Jared chiese a Jensen:

"Davvero stai bene?"

Jensen se lo abbracciò con forza.

"Non sono mai stato meglio. Mi sembra di scoppiare di energie."


Jared lo guardò con un sorrisetto malizioso.

"Sei al pieno delle tue forze? Al 100 x 100?"

"E tu?" chiese Jensen, ricambiando il sorrisetto malizioso.

"Credo di essere troppo sovraccarico. Anzi, avrei proprio bisogno di sfogare tutta quest'adrenalina in eccesso!" disse, sedendosi sul divano del salotto.

Jensen lo attirò a sé in un abbraccio, facendolo alzare.

"Non qui. Sul letto. Voglio che lo facciamo per bene, voglio farti sentire l'amore che provo per te. Non voglio scoparti."

Jared rimase a bocca aperta davanti a quella dichiarazione.

"Voglio...assaporare...ogni attimo...." Disse Jensen, baciandolo languidamente.

Jared gli mise le braccia al collo e si lasciò trasportare sul letto.


Quando distese il ragazzo, Jensen lo accarezzò dolcemente e gli disse:

"Non voglio approfittare di te. So che ti sei appena ripreso."

"Jensen, non è un problema. Davvero." Disse Jared, ridendo.

Jensen non rispose e gli alzò piano la maglietta, dandogli soffici baci per tutto il torace.

"Oddio." Ansimò già Jared.

Jensen gli tolse i jeans e la biancheria, con dolcezza. Riprese a baciarlo e a toccarlo lentamente. Dappertutto.

Poi dedicò le sue attenzioni anche alla sua intimità. Piano, dolcemente. Jared si inarcava sempre di più, come in una specie di danza.

Finì di spogliarsi e poi riprese a baciarlo dappertutto.

Jared non lo pregava. Semplicemente godeva di tutte quelle attenzioni.

"Tu e io...per sempre."

"Per sempre." Rispose Jared, stringendo le mani nelle sue.


Anche quando Jensen si spinse dentro di lui, non smise di far capire quanto lo amasse. Si muoveva in modo passionale, ma lento, sempre guardandolo negli occhi.

"Grazie. Mi hai...fatto...rinascere...così tante volte, Jared..."

"E tu mi hai...reso...vivo." Ansimava Jared.

L'orgasmo arrivò, stravolgendoli.

"È così bello farlo con te, ora che sono....purificato. grazie a te. " gli disse Jensen.

"Concordo!" disse Jared, in maniera maliziosa. "Hai un'energia decisamente nuova!"  

Amore e Morte nel mirino - SoulmatesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora