Cap 92. Diretti alla locanda

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 Era parecchio che erano in viaggio. Verso le 3:00 di notte, Misha trovò uno spiazzo vuoto per fermarsi.


"Da qui dovremmo proseguire a piedi. Purtroppo un ammasso di latta come questo non è trasportabile o tascabile." Disse Misha.

" E se lo portassero via?" si chiese Jensen.

Misha ridacchiò. "Voglio proprio vedere come farebbero. Ad ogni modo, prima che riuscissero ad organizzarsi, noi saremo già lontani. Ad ogni modo, dobbiamo fermarci per forza. Il carburante non è eterno e dobbiamo almeno riposare qualche ora. Soprattutto il qui sottoscritto pilota."

"Misha, grazie per tutto quello che fai.." disse Jensen.

"Mi ringrazierai dopo. Adesso devo andare a procurarmi dell'altro carburante. Voi intanto andate alla locanda che sta in fondo alla piazza. Ci incontreremo là."

"Non credo che sia saggio separarci, Misha." Disse Sam, assonnato.

"Ci siamo sempre separati e ci siamo sempre ritrovati, inoltre, voi siete troppo assonanti per discutere. Andate. Io vi raggiungo tra poco."

"Mish, stà attento!" gli disse Jensen.


Rimasero Jensen e Sam da soli, di nuovo, a camminare insieme sotto le stelle, per raggiungere la locanda.

" Avrebbe potuto mandarci a fanculo un milione di volte. Tradirci un milione di volte, eppure è sempre al nostro fianco. Perché lo fa, secondo te?" chiese Sam.

"Perché è un vero amico. Stringiti a me. Senti freddo?" gli chiese Jensen, premuroso.

Sam tremò un po' di freddo.

"Un po'. Pensi mai al fatto...che forse ti sei sbagliato?" gli chiese Sam.

"Ma che cosa dici?"

"Voglio dire, Cas sembra così perfetto. Coraggioso. Nobile. Ti ha salvato un milione di volte."

"E perché, tu non l'hai fatto?"

"Lui aveva da perdere molto più di me."

"E tu no? Ti ricordo che mi salvasti dalle acque gelide di quel fiume, mi accogliesti nella tua casa, mi hai lasciato scappare anche quando scopristi che ti avevo mentito e ingannato e nonostante questo, sei lo stesso venuto a cercarmi per salvarmi, mi hai dato il tuo sangue..."

"Jensen...io..."

"Smettila di sottovalutarti."

"Sto solo dicendo che forse al tuo fianco meriti qualcuno di più coraggioso e indipendente. Qualcuno di più forte. Io sono così fragile....non voglio costringerti a proteggermi per sempre."

"Credevo ci proteggessimo a vicenda."

Sul volto di Sam comparve un sorriso.

"E comunque credo che dovrai fartene una ragione. Io ti amo e non posso fare a meno di te." Disse Jensen dandogli un bacio sulla testa.

" E Castiel?"

"Non devi essere geloso di lui. È sempre stato un amico fraterno per me. Tu...sei sempre stato molto di più!"

Sam si sentì molto più sollevato e nel frattempo erano arrivati alla locanda.

Amore e Morte nel mirino - SoulmatesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora