Cap 105. La storia dei nonni di Jared

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  "Tu sei....cosa?" chiese Sam basito.

"Sono una strega. Ho questi poteri dalla nascita. Mi sono stati tramandati da mia madre e a mia madre furono tramandati da mia nonna, prima di lei." Disse Deanna.

"Io non sono uno stregone, ma quando seppi che era una strega, accettai di sposarla comunque, perché la amavo. La amo ancora. Una volta si dava molta più retta all'amore e alle leggi del cuore, piuttosto che all'orgoglio e alle ragioni personali, dettate dall'egoismo. Con il tempo le cose sono un po' cambiate." Disse il nonno Samuel, amaramente.

"Ma adesso il mondo è cambiato di nuovo e forse sta diventando migliore di prima!" disse Jo, senza riuscire a trattenersi.

I due vecchietti fecero una faccia stranita e confusa, alchè Jensen chiese perplesso:

"Voi...sapete cosa è successo nel mondo, negli ultimi mesi, vero?"

I vecchietti dissero di no.

"Viviamo in un punto in cui non prendono segnale tutti i canali e anche se potessero, loro non ci permetterebbero di venire a conoscenza di qualcosa che riterrebbero pericoloso. È così che riescono a controllarci." Disse Deanna.

Sam sentì la rabbia crescere nel petto.

"Beh, vi dico io cosa sta succedendo." Disse Jensen, ma Sam lo interruppe. "Potrebbe volerci molto e a me preme di più al momento conoscere la vera storia della mia famiglia." Disse.

Jensen si zittì, stupito, ma poi gli sorrise, orgoglioso di lui.

Sam aspettò che gli altri raccontassero.

"Beh, per quanto cercammo di vivere nell'ombra, non era facile per una donna come Deanna, accettare di andare avanti con le nostre vite, incontrando molta gente che soffriva. Voleva..risolvere i loro problemi, soprattutto quando li vedeva piangere. Considerate che quando la conobbi, lei era una zingara che faceva le carte."

A tutti sfuggì una risatina.

"Una zingara?" chiese Jo.

"Era l'unica maniera per cercare di aiutare la gente senza scoprirmi. Solo che io non truffavo la gente. Io aiutavo davvero la gente. Potevo vedere il loro futuro."

"Fu così che la conobbi. Quando poi ci fidanzammo, lei lasciò il suo lavoro da zingara, ma dopo diverso tempo, io capì che lei era infelice. Decise di riprenderlo, ma poi lo lasciò di nuovo. Fu costretta."

"Perché?" chiese Sam.

"Perché si stavano avvicinando persone strane, sospette. Chiedevano strani favori, malocchi, fatture...ci stavamo spaventando! Io non faccio queste cose, non faccio del male alla gente, io la aiuto, dissi loro, ma le richieste aumentavano. Telefonate continue con pressing asfissianti. Ci siamo anche rivolti alla polizia, ma i numeri che cercavano di rintracciare non suonavano mai attivi." Disse Deanna.

"Deanna cominciò ad avere delle visioni. Vide una grossa quantità di denaro circolare tra questi individui e poi l'ombra della morte aleggiare su noi e tutta la nostra famiglia, la nostra futura famiglia. Dissi a Deanna di scegliere. O abbandonava per sempre il suo lavoro o sarei finito in prigione, perché avrei ammazzato quei bastardi, se osavano minacciarla un'altra volta."

"Bastò davvero così poco?" chiese Jensen.

"Sì. Ci rivolgemmo alla polizia e per un bel po' di tempo i nostri contatti telefonici rimasero controllati. Per mesi aspettammo di vedere un passo falso. Sparirono nel nulla. Forse ebbero paura o forse chissà, erano dei tipi pazienti." Disse la donna, stringendo la mano del marito.

"Credevamo di esserci lasciati alle spalle quella brutta esperienza. Ci facemmo una famiglia e infine nascesti tu, Jared." Disse il nonno.

"E tu." Disse la nonna, guardando dolcemente Jo, che indietreggiò, un po' intimidita.

Amore e Morte nel mirino - SoulmatesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora