Sono dei mostri!" finì di dire Jared, mentre Jensen lo fissava con un'espressione immensamente triste; sulle sue ultime parole gli vennero gli occhi lucidi e si trattenne dal lasciar fuoriuscire le lacrime dal suo viso.
"E non possono essere salvati!"
Jensen poteva ancora sentire le parole di Jared rimbombargli nelle orecchie. Sapeva che non sarebbe dovuto fuggire in quel modo...quando Jared se ne sarebbe accorto, di certo sarebbe stato molto in pensiero.
Pensò mentalmente che non aveva neanche un telefonino per farsi rintracciare da lui, nel caso sarebbe stato necessario. Già...ma chissà se gli assassini usavano i cellulari?
E poi a che sarebbe servito? Doveva dire addio a Jared per sempre e in quel caso a cosa serviva avere un telefonino?
Jensen si trovava in un magazzino un po' desolato, in quel momento.
Non era stato difficile tornare a casa in fretta e rovistare nella borsa dei medicinali, e poi rifugiarsi nel luogo che si era accorto di ricordare già da un po'.
In quel magazzino ci andava sempre, una volta..era sempre tenuto aperto. Jensen non ricordava cosa andava a farci, ma non era importante questo ora.
Non avrebbe mai potuto farlo a casa di Jared. Non voleva scioccarlo più del dovuto.
Non pensava a come si sarebbe sentito Jared quando avrebbe scoperto quello che lui aveva fatto...nella sua testa Jared non lo amava davvero, lo odiava...è solo che non ne era ancora completamente cosciente, quindi non avrebbe potuto soffrire per quello che lui era davvero. Un mostro.
Senza contare che, facendola finita, non avrebbe potuto fare più del male a nessuno. Altre persone non sarebbero morte o avrebbero sofferto a causa sua.
"Me lo merito." Pensò Jensen, fissando le pastiglie dentro la sua mano, e il bicchiere d'acqua nell'altro.
Stava per portare le pastiglie alla mano, quando all'improvviso un suono di cellulare lo bloccò.
Non è possibile... pensò, tirando fuori il telefonino dalla tasca della giacca, guardando il display con la vista annebbiata dalle lacrime.
Jared
Non rispondere...non rispondere... pensò Jensen, ma troppo disperatamente desideroso di sentire la sua voce.
Decise di rispondere, ma cercò di controllare il tono della sua voce per non fargli capire che stava piangendo.
"Jared?"
"Jensen, dove diavolo sei???"
"Come hai fatto a chiamarmi?"
"Ho dimenticato il mio secondo cellulare nella tasca della tua giacca! E meno male..altrimenti non potevo chiamarti...ma perché sei sparito così? Ero in pensiero." Disse Jared.
"Perdonami, non mi sentivo tanto bene...la testa...e ho voluto fare due passi..."
"Jensen...stai...piangendo? Dio mio, che è successo?"
"Lascia stare, non preoccuparti, non è niente...cattivi pensieri." Disse Jensen, mettendosi una mano sugli occhi.
"Jensen, dimmi dove cazzo sei o vieni immediatamente qui, mi stai facendo preoccupare davvero!!!"
"Tranquillo, cucciolo, adesso torno subito da te."
"Lo spero, e guarda che conto i minuti."
Jensen non riusciva ancora a credere a quello che stava facendo e a quello che stava per fare a Jared...lui forse dopo si sarebbe sentito meglio, ma Jared? Poteva condannarlo a una simile infelicità, senza un briciolo di spiegazione?
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Amore e Morte nel mirino - Soulmates
Fiksi Penggemar"Mi hai trovato!" gli disse commosso. "Io ti troverò sempre. Dovunque andrai, io ti troverò sempre." Gli disse Jared commosso a sua volta. Chi vuole uccidere Jared e perchè? Ce la farà Jensen a salvarlo e da chi?